Delfo Castro una storia da ricostruire

lunedì 2 marzo 2020, di Sergej

Delfo Castro, il socialdemocratico / Ferdinando Leonzio. - Roma : ZeroBook, 2020. - 110 p. - ebook: ISBN 978-88-6711-169-5, book: ISBN 978-88-6711-170-1

Esce per i tipi ZeroBook e con la solerte penna dello storico Ferdinando Leonzio, una biografia dedicata a Delfo Castro, che fu sindaco di Lentini prima e dopo il ventennio fascista e la guerra. Sindaco socialista. Era lui sindaco quando venne a Lentini Maria Giudice il 22 luglio 1922 e "qualcuno" sparò sulla folla - e a morire furono in 4, si contarono una cinquantina di feriti. Un episodio di storia "dimenticata" per i più diversi e convergenti motivi [1].

Leonzio ha recuperato un trafiletto uscito sul giornale socialista Avanti! Lo riportiamo per dire qual era il clima dell’epoca:

"Giungono in questo momento notizie di gravi fatti avvenuti ieri a Lentini, dove si era recata la compagna Maria Giudice per un comizio di protesta contro l’arresto del sindaco Castro.

Dopo il comizio, la folla, in corteo, percorse le vie della città invocando la scarcerazione del Castro. All’imbocco di piazza Umberto il corteo fu affrontato dalla forza, che tentò di scioglierlo. Dinanzi alla resistenza dei dimostranti, che non desistevano dal loro pacifico proposito di continuare nella loro manifestazione tranquilla, la forza fece uso delle armi e sparò sul corteo. Questa inaspettata aggressione da parte della forza pubblica ha determinato un immediato sbandamento del corteo; ma, passata la prima impressione di sorpresa e di sgomento, i dimostranti tornarono in massa verso piazza Umberto. Qui giunti, furono accolti da una nuova scarica di fucileria. Avvenne un conflitto che durò a lungo.

Rimasero uccisi Giuseppe Gaetano di anni 20; Pasquale Sammata, di anni 20, casalinga; Concetta Rondine, di anni 25, casalinga; Francesco Fole, di anni 21, contadino. I feriti sono moltissimi.

Dopo il conflitto la polizia ha proceduto a vari arresti. Fra gli arrestati vi è anche la compagna Maria Giudice, che è stata trasportata al carcere di Siracusa.

La cittadinanza, indignata per il comportamento della forza pubblica e per l’aggressione da questa compiuta, è in fermento. Si temono nuovi incidenti, anche perché l’autorità di P.S. [2] ha proceduto a nuovi arresti, colpendo i pazienti e pacifici lavoratori."

Il trafiletto datato 11 luglio 1922, fu pubblicato sul numero del giorno successivo de l’Avanti! Ovviamente oggi quasi nessuno ricorda questo che accadde a Lentini, e neppure chi era Maria Giudice [3]. Con questa biografia, attraverso la figura di Castro proviamo a mantenere viva una memoria. Castro visse in anni turbolenti - il momento politico e la lotta sociale erano le cose che più turbavano gli animi. Il processo per cui i pezzenti (orrore!) rivendicavano diritti e persino volevano uscire fuori dalla fame e dalla miseria. Una storia che è stata spazzata via non solo dal fascismo, ma dalla storia successiva - in cui a predominare sarà il fronte del Partito Comunista che per tutti gli anni Sessanta e di seguito si trovò a polemizzare e competere contro non solo il dominio della DC, ma anche contro il Partito Socialista. Ognuno si tiene cara la propria storia, e così si finisce per rimuovere quella altrui finché si diventa tutti polvere.

Leonzio sinteticamente ha il merito di riportare alla luce la figura di questo grande personaggio della storia di Lentini - anche a lui si deve nel dopoguerra se Lentini potè avere un Liceo Classico e forgiare così la nuova gioventù uscita dalla guerra - creare quei quadri di cui si aveva disperatamente bisogno. Di altri meriti si parla nel libro, anche anedotticamente. Invitiamo alla lettura.

Su Girodivite per coincidenza, abbiamo pubblicato in queste settimane un importante dossier dedicato al Biviere di Lentini. A scriverlo è Giuseppe Barone. E in quelle pagine si incontra il giovane socialista Castro - attraverso i report di un "infiltrato" che operava affinché l’opinione pubblica dell’epoca appoggiasse una "parte" economica, interessata ai lavori del Biviere; e cercava di farsi bello davanti ai suoi padroni amplificando a dismisura gli effetti delle proprie solerti "azioni". Anche alla luce della biografia di Leonzio, riconosciamo l’estrema coerenza politica e umana di Castro - sempre dalla parte di chi ha poco e niente -, attraversando le diverse epoche della storia - dal mondo dei baroni e dei campieri al mondo delle camicie nere, a quello del primo consumismo e del desiderio di lavoro e di case del dopoguerra. Un attimo prima che tutto questo venisse ancora una volta messo in discussione con il mutamento antropologico e sociale che Lentini conobbe dopo il 1975. Ma questa è un’altra storia.


Sinossi del libro

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La copertina del libro di Ferdinando Leonzio: Delfo Castro, il socialdemocratico

Filadelfo Castro (1884-1963), lentinese, socialdemocratico. Dal socialismo turatiano al riformismo bissolatiano, al classismo rivoluzionario nel primo dopoguerra, alla socialdemocrazia saragattiana nel secondo: egli percorse tutto il grande fiume del socialismo italiano, ma senza mai varcarne i confini. Fu alla testa di un bracciantato agricolo affamato di terra, alla conquista dei grandi feudi, fu protagonista nella costruzione di un imponente movimento socialista nel lentinese. Conobbe Maria Giudice e Giacinto Menotti Serrati, esaltò Lenin, ma finí anticomunista.

Fu, soprattutto, tre volte sindaco della sua Città, stimato per il suo generoso attivismo e per la sua assolutà onestà.

È stato l’unico a guidare il suo movimento alla conquista del Comune poco prima dell’avvento del fascismo e subito dopo la sua caduta, come se il Ventennio fosse stato solo una parentesi fra due vittorie. È stato un grande protagonista della storia lentinese e siciliana. Ferdinando Leonzio è stato il primo a ricostruirne la biografia politica.


L’autore

Ferdinando Leonzio è nato a Lentini il 2 gennaio 1939. Laureato in giurisprudenza, ha insegnato per 32 anni, fino all’anno scolastico 1997/98. Iscrittosi diciottenne al PSI vi ha ricoperto diverse cariche, fra cui quella di segretario della sezione di Lentini, di componente del Comitato Direttivo della Federazione di Siracusa e della Commissione Provinciale di Garanzia. È stato corrispondente da Lentini dell’Avanti! e de „L’Ora“. Consigliere Comunale e assessore a Lentini.

È stato, inoltre, componente del Comitato Amministrativo dell’Ente Comunale di Assistenza, della Commissione Elettorale Comunale, del Consiglio di Amministrazione della Biblioteca Comunale Riccardo da Lentini e del Comitato di Gestione del Comune di Lentini. Tra i soci fondatori dell’Unione Sportiva Leontina, ne è stato anche il primo presidente.

Da sempre appassionato di storia e di ricerca storica, ha pubblicato 21 libri e decine di articoli, ha tenuto conferenze e rilasciato interviste, tutti di carattere storico. I suoi libri sono attualmente pubblicati dalle edizioni ZeroBook.


È possibile acquistare il libro in formato ebook e cartaceo presso tutti i maggiori store online italiani.


Note

[1] Già in altre occasioni mi è capitato di scrivere di questo, della mia sorpresa a vedere quanti dei miei amici, politici impegnati e lentinesi, dicessero di non ricordare o non sapere nulla di questo episodio, che invece a me - non lentinese - era venuto alle orecchie per vie traverse.

[2] Pubblica Sicurezza, NdC

[3] Su Maria Giudice si veda Wikipedia, e la bio pubblicata da Ferdinando Leonzio in Donne del socialismo, edito da ZeroBook.


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