Lentini: devastazioni incendi e strane bombe

mercoledì 14 gennaio 2004, di Sergej

Succede a Lentini città invisibile del siracusano: un allarme bomba alla AUSL, una sede dei DS devastata, un incendio alla villa comunale...

Lentini è un grosso centro del siracusano. A metà strada tra Catania (35 Km) e Siracusa (40 Km). Ha vissuto la sua stagione d’oro fino agli anni Sessanta con le arance. All’epoca c’era anche un combattivo sindacato, i braccianti lottavano per la terra e i segantini contro le gabbie salariali. E’ dalle campagne agrumicole del siracusano (qualcuno ricorda Avola?) che è partito un movimento culminato con lo Statuto dei Lavoratori - tra morti e cariche dei carabinieri.

Negli anni Settanta e Ottanta la pace. Il luogotenente di Nitto Santapaola si chiamava e si chiama Sebastiano Nardo. Gli appalti dell’edilizia e la droga hanno progressivamente sostituito l’economia agrumicola in crisi. La sede del Tribunale di Lentini solo in questi mesi è stata riappaltata - i lavori erano rimasti fermi vent’anni, e per vent’anni il Tribunale è rimasto in appartamenti affittati. Tra parentesi: al Tribunale di Lentini fece la sua prima prova il giovane Giovanni Falcone, allora di prima nomina. Sebastiano Nardo è stato arrestato, ma solo perché si trovava momentaneamente e casualmente fuori Lentini.

Oggi Lentini è una città dormitorio. La gente che lavora va a Priolo, o a Catania, o a Siracusa. I ragazzi circolano tutti in moto, senza casco, e nessun vigile urbano si stupisce della cosa. Recentemente tre piccoli episodi di quotidiana normalità, indicativi di come si vive in città.

La mattina di venerdì 9 gennaio, allarme bomba alla AUSL di via Cerere. Gli impiegati sono stati fatti tutti uscire. Due volanti della polizia sono state poste a chiudere la strada. Un allarme presto rientrato. Le due auto della polizia per tutto il tempo sono state lasciate al centro della strada, senza nessun poliziotto a custodirle e neppure a dare spiegazioni ai passanti che hanno continuato a passare sotto le mura della AUSL indisturbati.

La sede del partito dei DS, in via Garibaldi, è stata devastata da "teppisti". Il segretario dei DS ha tenuto a precisare che probabilmente si era trattato di un gruppo di ragazzi che era stato il giorno prima rimproverato aspramemente per aver sparato dei botti e fatto schiamazzi, mentre all’interno della sede si svolgeva una riunione. Evidentemente i ragazzi non hanno ritenuto giusto che qualcuno si permettesse di rimproverarli.

Venerdì pomeriggio, un piccolo incendio alla villa Gorgia di Lentini. Un passante nota l’incendio, provocato da qualcuno che profittava di alcuni vasi di plastica lasciati dai giardinieri e delle cartacce che infestano la villa. Il passante ha avvisato i vigili urbano, poi ha aspettato che venisse qualcuno. Ha aspettato tre quarti d’ora, poi è intervenuto direttamente a spegnere l’incendio, aiutandosi con una bottiglia di plastica e prendendo l’acqua dalla vasca centrale, quella con fontana e papere.

Lentini è uno dei tanti paesi invisibili siciliani, malato. Si vive in attesa che succeda qualcosa di più grave ed eclatante. Il Comune è commissariato. Le forze politiche hanno mostrato l’assoluta incapacità a governare dopo otto anni di sonnacchiosa giunta DS (Raiti) e tre di inconcludente giunta di centro-destra. Si aspettano le elezioni. Recentemente dei manifesti sono stati affissi: ringraziavano Pippo Gianni, politico con un lungo curriculum di ex DC, che ha la sua base elettorale a Priolo e che recentemente ha trovato modo di espandersi nei paesi del nord siracusano - Carlentini, Lentini, Francofonte. Lo si ringraziava per aver fatto ripartire l’appalto del Tribunale di Lentini.

Lentini è stata per diversi decenni considerata una "città rossa". Per via dei suoi braccianti e delle lotte degli anni Sessanta. Di tutto questo oggi non c’è più traccia. E’ una città che vive sulla propria pelle e nella vita di tutti i giorni tutti i segni del declino non solo economico.


Sergej

:.: Città invisibili

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