La situazione in Italia: Giuseppe Di Vittorio, 1938

venerdì 6 settembre 2019, di Sergej

Giuseppe Di Vittorio, In aiuto degli ebrei italiani!, in «La Voce degli italiani», 7 settembre 1938.

"Mentre la situazione internazionale si aggrava di ora in ora, sotto le minacce intollerabili degli aggressori fascisti, il delirio razzista è giunto al parossismo in Italia.

Tutti i mezzi, potentissimi di pressione morale e materiale di cui si è munito il regime, sono stati messi in azione per creare un’atmosfera di pogrom.

Nella disonorante campagna di odio contro gli ebrei, contro gli stessi ebrei italiani, che sono nati in Italia, che hanno compiuto il loro servizio militare in Italia, che sono degli onesti cittadini, non vi è ritegno, non vi sono limiti, né pudore.

La vigliaccheria garantita dalla protezione senza riserve dello Stato, si ammanta della pelle del leone e si accanisce con estrema ferocia contro i deboli, contro coloro che sono stati spogliati d’ogni diritto e messi al bando come lebbrosi. Gli ebrei sono divenuti gli ‘untori’ di manzoniana memoria. Nessuno degli omonzoli del regime ha il coraggio civico di dire almeno una parola di moderazione; nessuno di costoro mostra di possedere ad un grado qualsiasi il senso di misura, né sentimenti d’umanità.

Al contrario, i gerarchi arricchiti sul sangue e sulle lacrime del popolo, fanno a gara, a chi più può mostrarsi ‘intransigente’, feroce e spietato verso i deboli, gli isolati, i paria, messi nell’impossibilità di reagire e difendersi.

Tutti partecipano ‘coraggiosamente’ a questa gara della più abbietta viltà e quei gerarchi che hanno vissuto alla greppia di ebrei capitalisti, e si sono magari arricchiti, sono oggi fra i più infuriati cacciatori di ebrei; cioè, fra i più vili".

Giuseppe Di Vittorio, In aiuto degli ebrei italiani!, in «La Voce degli italiani», 7 settembre 1938.



Sergej

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