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mercoledì 24 aprile 2019, di Sergej

"Janina Turek, fino al momento della morte sconosciuta casalinga, ha lasciato 748 diari, in cui dal 1943 ha registrato dettagliatamente i fatti intercorsi in ogni giornata della sua vita."

"Janina Turek, fino al momento della morte sconosciuta casalinga, ha lasciato 748 diari, in cui dal 1943 ha registrato dettagliatamente i fatti intercorsi in ogni giornata della sua vita. Fatti allo stato puro, non commentati: colazioni, pranzi, cene, telefonate ricevute e fatte (38.196), visite non annunciate, regali (5.817), programmi tv visti (71.042), spettacoli teatrali (110), persone salutate con “Buongiorno” (23.397); appuntamenti fissati (1.922) e poi, ancora, conoscenti visti di sfuggita, sconosciuti visti per caso, film, letture, gite eccetera. Più che fatti, numeri: aveva stabilito 33 categorie in cui archiviare i diversi accadimenti. Quando suo marito tornò da Auschwitz, nel 1945, finì appunto fra i visitatori inattesi.

Il diario contabile dei propri giorni Janina, cominciò a tenerlo nel 1943, due anni prima, quando il marito fu arrestato. Da ragazza aveva tenuto un diario intimo che però, violato dallo sguardo della madre, aveva gettato l’autrice nella disperazione.

Ognuno degli accadimenti registrati da Janina è numerato e descritto con precisione. Per esempio: nelle vicinanze di casa sua, in via Parkowa, vide passare nel corso della vita, 82.523 conoscenti. Categoria: Persone viste di sfuggita (Persone viste per caso, invece, è la categoria degli sconosciuti). La Persona vista di sfuggita n. 7713 è «una bionda alta e prosperosa che una volta lavorava come commessa all’alimentari in via Limanowskiego». Il Regalo ricevuto n. 5184, avuto da sua figlia e da suo marito, fu «imballaggi di legno e cartone per accendere fuoco nella stufa». Il libro letto n. 2435 fu “Zelda” di Nancy Mitford."


Grazia a Massimo Mantellini che ha segnalato la storia di Janina Turek.



Sergej

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