Quisquilie&Pinzellacchere. Nr. 36. Apocalypse now all’italiana. Rami sei sicuro...?

mercoledì 27 marzo 2019, di Franco Novembrini

Nel 2013, governo Berlusconi manda la portaerei ’’Cavour’’ a fare il periplo dell’Africa, destinazione finale i paesi arabi con un carico di armi fra cui mine e bombe di ogni tipo...

L’Arabia Saudita, paese di ’’provata’’ fede democratica, ha cercato di entrare nel consiglio di amministrazione del Teatro alla Scala. Si è scatenato un inferno di polemiche in quanto, secondo la Regione Lombardia, gestita dalla destra, Lega compresa, ritiene offensivo far partecipare i ’’ricchi beduini’’ nella gestione del prestigioso teatro. Io sarei d’accordo ma per altri motivi.

Un po’ di storia. Nel 2013, governo Berlusconi con la Lega, il ministro della Difesa (sarebbe più congruo dire dell’Offesa), Mario Mauro manda la portaerei ’’Cavour’’ a fare il periplo dell’Africa, destinazione finale i paesi arabi con un carico di armi fra cui mine e bombe di ogni tipo, siluri ed elicotteri Agusta-Westland, facevano anche parte degli ospiti della nave industriali del settore armamenti ed un gruppo di giovani ragazze con compiti non ben definiti. Caduto il governo, il bipresidente Napolitano sponsorizza, in pochi anni, alcuni governicchi che sfociano nel suo gioiello personale, quello di Matteo Renzi.

Durante questi governi risulta una costante, il ministero della Difesa ha come piazzista la virago Pinotti, amica di generali ed ammiragli che riesce a vendere al Qatar, alleato dei sauditi nell’aggressione allo Yemen, 28 elicotteri NH90, definiti pudicamente multiruolo ed a bypassare l’embargo della UE circa la vendita di armi ai paesi in guerra, numerosi carichi di bombe destinate all’Arabia Saudita, partivano dalla Sardegna.

In buona sostanza ritengo che abbia fatto male la Regione Lombardia a non concedere la partecipazione nel consiglio di amministrazione della Scala agli amici cui ai quali le industrie, magari bresciane, hanno venduto bombe e munizioni, perché con gli elicotteri e le armi italiane, i ricchi acquirenti avrebbero potuto ripetere la scena del film ’’Apocalypse now’’ e invece della musica wagneriana della Cavalcata delle Walkyrie, avrebbero potuto bombardare con O sole mio, Funiculì, funiculà oppure O mia bela Madunina esportando così anche un po’ di buona musica italiana.

RAMI SEI SICURO...? - Caro Rami sei sicuro di voler diventare cittadino italiano? Sei stato in gamba ed hai contribuito a salvare te stesso e i tuoi amici dalle mani di un idiota, come ce ne sono tanti in circolazione, di tutte le nazionalità, che invece di essere ricoverato in ospedale, era autorizzato a portare in giro centinaia di ragazzi con un autobus. Non credere che non abbia dato segni di squilibrio visibili.

Il fatto è che in Italia da decenni sta trionfando il motto di non vedere, non sentire e tantomeno parlare.

Pensa che la legge che regola il rilascio delle patenti, il mantenimento dell’efficienza del mezzo perfino l’acquisto di un’auto in Italia comporta l’intervento di numerosi ministeri, di notai e di enti come Motorizzazione, ACI e sino a pochi anni fa se compravi un’auto pagandola al rivenditore, il costruttore poteva rivalersi su di te sequestrandoti il mezzo se il concessionario non aveva pagato l’auto. Un po’ come se tu comprassi e pagassi un paio di scarpe in contanti e fuori dal negozio il fabbricante delle stesse te le facesse sequestrare perché il negoziante non le ha pagate. Però a chi vuole negarti questo ’’diritto’’ consiglierei di fare, lui che è stato eletto, e come ministro deve ordinare di catturare i malviventi, sempre, di qualsiasi colore siano, una legge che togliesse la cittadinanza a quelle persone che evadono le tasse o che ’’inguattano’’ i loro soldi in società di comodo in altri stati, il ’’malloppo’’ preso in Italia. Cioè dovremmo poter dire: prima gli onesti!


Franco Novembrini

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