Schizzi&Ghiribizzi. Nr. 13. Anas e Tfr. Borzi, Bonazzi e le ’’barbe finte’’. Auto elettriche, perché siamo in ritardo? Giuro che non volevo...

mercoledì 13 febbraio 2019, di Franco Novembrini

Perché siamo in ritardo in Italia con la costruzione e l’acquisto di auto elettriche? In questi giorni, su alcuni quotidiani del nord Italia, in particolare dove l’aria si è fatta francamente irrespirabile...

ANAS E TFR - La scorsa settimana ho scritto dell’ex ad delle Ferrovie Moretti e della sua carriera, al di la dei risultati e dei fallimenti. Questa volta tocca al quel disastro, a livello dirigenziale che è l’Anas, ’’padrona’’ di migliaia di chilometri di strade e autostrade, ponti e sottopassi. Il mantenimento della rete statale, eufemisticamente, si potrebbe dire che presenta delle criticità e a volte anche fatti dei quali si sta interessando la Magistratura.

Gli unici a cui va bene tutto, sono i massimi dirigenti. Pensate che l’ad Armani ha ottenuto come ’’buonuscita’’ un milione di euro, ma chi può aver firmato una tale somma? Armani stesso. Non so in quanti stati europei un manager pubblico possa fare, legalmente, una cosa del genere. In Italia si può. Al capo del personale dello stesso ente, per tre anni di lavoro quanto potrebbero aver riconosciuto come tfr? Seicentomila euro. Poi non ci sono i soldi per pagare gli ’’stradini’’ che riparano le buche, delle strade, non quelle di bilancio.

BORZI, BONAZZI E LE ’’BARBE FINTE’’ - I giornalisti Borzi e Bonazzi, indagando sulle vicende della Banca Popolare di Vicenza hanno scoperto alcuni conti segreti che i servizi, poco segreti, italiani definiti storicamente ’’barbe finte’’ avevano in tale banca. Ovviamente i due giornalisti hanno pubblicato tutti i movimenti e di cui sono venuti in possesso, fra i quali alcuni conti segreti (sic!) bancari dei nostri spioni. Ebbene all’italiana, non sono stati puniti i poco accorti depositanti, ma vengono indagati i cronisti per aver fatto il loro mestiere e l’accusa è violazione di segreti di Stato! Se volete la mia opinione è questa: non si possono condannare due giornalisti per aver rivelato i segreti di Pulcinella.

AUTO ELETTRICHE... - Perché siamo in ritardo in Italia con la costruzione e l’acquisto di auto elettriche? In questi giorni, su alcuni quotidiani del nord Italia, in particolare dove l’aria si è fatta francamente irrespirabile, si parla di auto elettriche e dei ritardi con alcuni paesi europei. Io sono dell’opinione che l’unica auto che non inquina sia quella che non c’è, in quanto anche se sta ferma occupa spesso spazio pubblico sottratto ad altre attività, viene costruita usando materiali inquinanti o di difficile smaltimento quando viene demolita. Ma l’auto è ed è stata anche mezzo di liberazione dai confini imposti dalla natura. Ma torniamo ai mezzi a trazione totale o parziale elettrica ed alla loro diffusione. Al momento alcuni handicap per l’acquisto sarebbero il costo, la durata delle batterie e la mancanza di punti di rifornimento. Io due proposte, forse possibili, le avrei.

In molte famiglie le auto sono più di una e vengono usate in città per fare la spesa, percorrendo meno di 50 chilometri al giorno. La prima: aumentare considerevolmente i punti di ricarica, fra l’altro molti sono gratuiti nei parcheggi dei supermercati, che attirerebbero clienti e allungherebbero la loro permanenza negli esercizi? La seconda riguarda condomini o anche semplici abitazioni che andrebbero dotati di punti di ricarica, nei box, che specialmente durante le ore notturne permetterebbero di ricaricare le batterie e darebbero maggior valore all’immobile? Certo bisognerebbe che i fornitori di elettricità facessero dei contratti favorevoli a chi adottasse questa soluzione. Si consumerebbe meno petrolio, viaggerebbero meno autocisterne, meno treni cisterna e petroliere. Vi sembra poco?

GIURO CHE NON VOLEVO... - Molti di voi lettori non ci crederete, ma io giuro che non volevo parlare dl mio comune, in provincia di Monza, ai confini di Arcore. Poche settimane fa avevo fatto notare che in una mail ufficiale con tanto di stemma comunale inviata ai cittadini per un evento in cui si invitava la popolazione a gettare nell’apposito contenitore le capsule del caffè dopo l’uso (perché c’era il pericolo che lo facessero prima?). In quattro righe si notavano 2 errori di ortografia e il modo trionfalistico per un fatto di ordinaria amministrazione non deponeva a favore dell’ente comunale. Sembrava finita lì, invece oggi sono comparsi manifesti che annunciano un consiglio comunale straordinario, sì straordinario per la data, ’’Venerdi 15 FEBBARIO 2019, alle ore 18.30’’.

Contemporaneamente grande affissione di manifesti della lista che sostiene il Sindaco, alle prossime elezioni di maggio, che magnificano le cose fatte: che il paese è pulito, si circola a piedi, in bicicletta, in auto e, aggiungo io anche in tram, che non c’è, ma fa comunque un bell’effetto. Ma hanno mai girato in periferia? Boh, ne dubito. Riguardo al mese di febbraio non sarà mica l’effetto Macron, perché i rivoluzionari francesi cambiarono i nomi dei mesi e non vorrei che qualcuno si fosse montato la testa. Prima che qualche saccente risponda che sono sciocchezze, un refuso, roba da poco, faccio notare che se un ragazzo in V elementare scrivesse strafalcioni simili a quelli non otterrebbe un buon voto. Mi sembra che in Comune ci sia gente pagata per non far fare figuracce che potrebbero finire su ’’Striscia la notizia’’ o simili.



Franco Novembrini

Quisquilie & pinzellacchere

Parole chiave

Home page