Il Dormiveglia e la Discarica di Santa Lucia

domenica 7 agosto 2005, di Stiletto Paradossale

Tolentino rinnova l’accordo di programma per riaprire la discarica di Santa Lucia. Una discarica che ha causato non pochi danni ambientali e che sarebbe dovuta essere risanata molti anni fa. Alla fine, più che di parlare dell’accordo di programma, si litiga sul regolamento del Consiglio Comunale

Da "Il Tamburo di Latta"

Tolentino- Il caldo non fa bene al sonno. Spesso, madidi e intorpiditi, si pellegrina, bottiglietta d’acqua e libro alla mano, da una poltrona all’altra, cercando d’intercettare una corrente fresca che ci ristori dall’afa. E’ quello che c’è capitato venerdì notte, il 29 luglio scorso. Con gli occhi stanchi, dopo aver letto un paio di libricini su Cirillo e Metodio e uno su Giuliano l’Apostata, abbiamo cercato di stroncare ogni resistenza al sonno con la madre di tutte le sirene: la TV.

A volte la programmazione notturna offre delle perle cinematografiche esaltanti, ma per la maggior parte si incontrano sfiancanti teleannunci, hot line, sitcom di terza classe.

Per fortuna la programmazione locale ci viene incontro: è in onda il Consiglio Comunale del 28 luglio. Impossibile non assopirsi. Si parla della discarica di Santa Lucia e sta prendendo la parola il Consigliere Ds, nonché vice Presidente del Con.Sma.Ri, Giuseppe Foglia(DS). L’argomento, di per sé, è davvero appassionante: si sta parlando di riaprire la discarica che, per circa vent’anni, ha causato molti danni ambientali alla valle del Potenza, la discarica di Santa Lucia. L’ordine del Giorno parla di rinnovare l’accordo di programma, siglato fra comune di Tolentino, Provincia di Macerata e Con.Sma.Ri., nel 2001, nel quale si prevedeva e si prevede anche oggi il risanamento dell’area e la costruzione di nuove vasche per abbancare altri rifiuti. 165 mila metri cubi, oltre i quali, come già avvenuto nel caso di Potenza Picena, la discarica verrà chiusa.

L’Ing. Giuseppe Foglia( cita proprio Potenza Picena come esempio, per dimostrare l’efficacia e la correttezza delle procedure adottate, e dedurre l’affidabilità di queste sue promesse.

Cita anche l’ingente spesa per le cause e procedimenti giudiziari, che nel caso di Potenza Picena non hanno portato a nulla, se non ad ingrassare le tasche degli avvocati. Spera che la cosa non si ripeta.

In realtà, l’accordo di Programma che viene rinnovato è già stato disatteso nei tempi. La discarica di Santa Lucia dovrebbe essere già funzionante e la bonifica già ultimata. Tra le altre cose, quell’accordo di programma fu firmato dallo stesso Ing Foglia quando, nel 2001, era Sindaco di Tolentino. Così si passa all’Ass. all’Ambiente Bernardini, che si proclama a favore dell’accordo, perché un ambientalista non dice sempre no e comunque è meglio risanare, facendo anche una nuova discarica, piuttosto il tutto che rimanga così com’è.

Così, in ultimo, prende la parola Francesco Massi che, da ottimo oratore, a differenza di chi lo aveva preceduto, ripercorre la storia, anche giudiziaria, che ha interessato quella discarica, parla della gestione passata, ma solleva anche il punto più scottante e più controverso della questione: se la Provincia e la Regione non assicureranno altre discariche? Risposta del consigliere: Tolentino sarà l’unica discarica funzionante. Massi sottolinea quindi il rischio, sollevato anche da diversi comunicati dell’Italia dei Valori durante la scorsa settimana, che Tolentino rimanga l’unica discarica attiva nella provincia e che per questo si debbano prevedere tempi più lunghi per la sua chiusura, rispetto a quanto promesso.

Massi ricorda come Tolentino, oltre alla già citata discarica, ospiti anche l’impianto d’incenerimento e come ne subisca le ricadute in termini d’impatto ambientale. Per questo annuncia il suo voto contrario, e quello della minoranza, a cui si aggregherà anche Voce alla Città, con il cons. Casadidio.

Mentre arriva la replica del Sindaco Ruffini (Marcherita) che, lo abbiamo notato, evita il termine “discarica”, per mettere in risalto un più rassicurante “risanamento”, promettendo un confronto con la cittadinanza.. Ma proprio nel quel momento in cui il Sindaco conclude il suo discorso, si apre il giallo: la minoranza presenta una mozione per modificare l’accordo di programma e impegnare Provincia, Sindaco, e Con.Sma.Ri, qualora quell’accordo producesse in futuro dei danni ai cittadini che abitano nelle vicinaze, ad un risarcimento minimo di 2 milioni e mezzo di euro.

Il presidente Giuseppe Belli (DS)sbotta, non ricorda il regolamento, sospende per dieci minuti, poi cita il regolamento e chiede di votare se la mozione è accettabile oppure no. La questione sta nei tempi di consegna della mozione, che deve rientrare all’interno della discussione. Nell’aula consiliare si alzano voci fuori dai microfoni, è bagarre. La minoranza dice di aver consegnato prima della fine, il presidente Belli giura che gli è arrivato dopo. Quindi, con gran confusione, chiede una dichiarazione sull’accettabilità della mozione e una dichiarazione di voto sull’accordo nel complesso, spiazzando il Cons. Casadidio che, a sua volta, dice che due punti contenuti nel cronoprogramma dell’accordo sono stati inseriti all’ultimo momento e che perciò andrebbero stralciati.

L’Ing. Foglia tenta di mediare, dicendo che la mozione può essere già contenuta nel testo originario, ma non si capisce come. Ormai ci si arrampica sulle interpretazioni dei comma del regolamento. Ma non quello dell’accordo di programma della discarica, ma quello del funzionamento del Consiglio Comunale. Passano i minuti e la confusione aumenta: prima il Presidente Belli fa come per accogliere la proposta dell’Ing Foglia, poi, visto che si prende la responsabilità di non accettare la mozione della minoranza, che giudica tendenziosa e fuori dal regolamento, non può accettare nemmeno la proposta dell’ex sindaco e compagno di partito. Abbiamo perso totalmente il filo del discorso e la pazienza. Sono le 4 del mattino, ce ne andiamo a dormire, ponendoci soltanto l’ultima lecita domanda: come fanno a mandare avanti una discarica se non riescono a far andare avanti un consiglio comunale?

Il giorno dopo veniamo a sapere che l’accordo di programma è stato approvato e quasi niente di più.


Stiletto Paradossale

:.: Città invisibili

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