Quisquilie&Pinzellacchere. Nr. 26. Il Paese dei bilòtt (parte seconda)

mercoledì 2 gennaio 2019, di Franco Novembrini

Anche se le feste sono quasi finite, rimane solo la Befana, che per me di origini toscane è l’unica che amministra democraticamente la destinazione di giochi e balocchi vari

Anche se le feste sono quasi finite, rimane solo la Befana, che per me di origini toscane è l’unica che amministra democraticamente la destinazione di giochi e balocchi vari, anche del carbone, divenuto di difficile reperibilità. Nel mio paese (Villasanta) si sprecano le promesse di immaginifiche piste ciclabili che, senza scendere dalla bici, ci faranno raggiungere mete lontane, una circolazione delle auto fluida, senza intoppi, parchi giochi per bambini sicuri, pedoni che cammineranno per strade senza buche, pulite e illuminate, spazi verdi in cui respirare aria salubre. Cosa si potrebbe chiedere di più?

Beh, qualcosa si potrebbe. Per esempio perché tutte queste belle cose dovrebbero succedere nell’anno appena iniziato e per quale ragione non sia stato possibile farlo nei cinque anni trascorsi. So che alcuni di voi mi accuseranno di mancanza di fiducia, ma che ci posso fare, è nella mia natura.

Per esempio da pochi mesi si è insediato come assessore all’Edilizia un ex assessore allo stesso ramo del comune di Monza, città dieci volte più grande come abitanti del nostro comune ed è stato voluto per quell’incarico, non essendo stato riconfermato il 4 marzo alle elezioni per cambio di gestione del Comune, diciamo così, anche per il voto delle periferie monzesi, che non hanno ritenuto di riconfermare la coalizione votata precedentemente. Anzi notizie di questa settimana vogliono che l nuova Giunta monzese stia smontando il PGT voluto dall’ex assessore che però si sta rifacendo con il nuovo PGT di Villasanta da lui caldeggiato.

In questi mesi, sotto la spinta della Giunta rinnovata, è stato tutto in fiorire di iniziative per fare della nostra cittadina un fiore all’occhiello della Brianza, telecamere ovunque, cartelli di divieto o di prescrizione in gran numero. Ogni quartiere dotato di cartelli di ’’controllo di vicinato’’ di dubbia utilità e posti anche in luoghi non proprio affollati, coordinamenti di quartiere, a volte esistenti solo sulla carta e dei quali, almeno per il mio, non si sa dove, come e quando si riuniscano e di cosa parlino o decidano. Un problema grave di inquinamento da parte di un venditore di gomme non ha mai contattato il comitato sorto spontaneamente di cui fanno parte molti agguerriti cittadini che è riuscito a far intervenire la stampa nazionale oltreché quella locale.

Ma veniamo anche alle brutte notizie, non mie, ma di uno storico settimanale che non può certo definirsi contro la Giunta attuale, tanto che nella cronaca dell’ultimo numero dell’anno dedica due foto a sindaco e giunta per manifestazioni e tagli di nastri. Ebbene nelle pagine che parlano del consumo di suolo in Brianza, per l’anno 2017, il nostro Comune risulta al quarto posto su 56 testati e qualche mese fa lo stesso settimanale poneva Villasanta al 20° posto su 23 comuni per la raccolta differenziata. Bisogna tener presente che dall’inizio dello scorso anno è stato adottato, dopo riunioni e consultazioni, il mirabolante ’’ecuosacco’’ che doveva risolvere alcuni problemi. Sia chiaro non è colpa del sacco colorato di rosso, ma forse dello scarso controllo di chi dovrebbe controllare. Il nostro sindaco, oltretutto, fa parte del comitato di controllo della società che gestisce il servizio.

Il PGT prevede insediamenti per circa 1.000 persone che presumibilmente verrebbero da fuori comune e portando, si presume, mediamente circa 700 autoveicoli che certo non aiuterebbero la circolazione, visto che molti di loro dovrebbero raggiungere luoghi di lavoro che non saranno, se non in minima parte, situati in paese. Altro problema è la qualità dell’aria che ci vede allineati a quella pessima di Monza, la quale non si risolve certo fermando ogni tanto gli eurodiesel 4 e l’aumento delle auto non porterà certo giovamento. Mi fermo qua per il momento, disposto a continuare...



Franco Novembrini

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