Quisquilie & pinzellacchere: per liberare l’Italia dai lacci della burocrazia. Nr. 7

martedì 21 agosto 2018, di Franco Novembrini

Il senso del ridicolo non tange alcuni ’’capitani coraggiosi’’, direbbe d’Alema, del capitalismo italiano. Dopo che il 14 agosto il viadotto Morandi era crollato...

Il senso del ridicolo non tange alcuni ’’capitani coraggiosi’’, direbbe d’Alema, del capitalismo italiano. Dopo che il 14 agosto il viadotto Morandi era crollato facendo 43 vittime, sperando che i feriti sopravvivano tutti e più di 600 sfollati i padroni dell’autostrada non hanno ritenuto di interrompere due serate di festeggiamenti, il 15 e il 16 agosto, perché è una loro tradizione e poi perché alcuni ospiti venivano da paesi lontani. Ma siamo proprio sicuri che gli ospiti non avrebbero capito? Certo se gli ospiti erano tutti come una che dopo la festa ha rilasciato ad un giornalista una frase che diceva: ’’...io li conosco da tanto tempo e posso dire che sono distrutti’’. Sì avete letto bene, non angosciati, dispiaciuti, amareggiati e mille altri aggettivi di cui è ricca la lingua italiana, ha detto distrutti che rende bene il tragico umorismo insito nel vocabolo quando si parla di un ponte, quello sì distrutto dall’incuria o dall’incapacità di chi lo doveva monitorare.

Oltretutto i ’’padroni’’ sono gli stessi di un altro cavalcavia che ha retto come struttura ma non i suoi guard rail che giusto 5 anni fa non trattennero un pullman di gitanti facendo 40 vittime. Certo l’automezzo era un rottame tenuto in vita da falsa documentazione di funzionari della Motorizzazione, ma che comunque dimostrò che viaggiare in Italia a volte si rischia anche se burocraticamente mezzi e controlli sui manufatti risultano a norma.

I parenti delle vittime del pullman hanno manifestato facendo sapere che a loro non è stato ancora riconosciuto nessun indennizzo e consigliando di non fidarsi delle promesse dei ’’distrutti’’ che è vero, ne fanno veramente di tutti i colori! Mi domando in quale Paese se non in quello del Bengodi, si stia ancora parlando di togliergli la concessione cosa aspettiamo che combinino. Alcuni politici e giornalisti beneficiati dai gestori multicolori parlano di risarcimenti miliardari, ma non alle vittime ma dei loro amici. Ma visto che queste situazioni ’’distruggono’’ questa famiglia, leviamogli il pensiero e lasciamoli alle loro cene e serate danzanti.


Franco Novembrini

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