In giro da sole: Maria Mathus Tenorio e Pippa Bacca

lunedì 13 agosto 2018, di Redazione

Ci vogliono chiuse in casa, intabarrate e pronte all’uso del padrone (o della padrona) di turno. Usano contro di noi l’arma dello stupro, la violenza, l’omicidio. Girodivite rivendica il diritto alla libertà e al rispetto dei nostri corpi (e delle nostre persone). Delle nostre vite.

La storia di Maria, una ragazza messicana che voleva fare il giro del mondo da sola ma è stata stuprata e uccisa in Costa Rica solo pochi giorni l’inizio della sua avventura, rimbalza in tutto il pianeta.

Maria Mathus Tenorio, che ha postato molte foto con lo zaino in spalla per esprimere la sua gioia, è morta il weekend della settimana scorsa sulla spiaggia di El Carmen, nella località di Santa Teresa del Cobano. I suoi assassini - due i sospetti fermati dalla polizia costaricana - l’hanno prima violentata,poi annegata in mare. Una ragazza britannica con cui aveva fatto amicizia è riuscita a sfuggire agli stupratori e ad allertare un vigilante. Ma sulla spiaggia era rimasto solo il cadavere della giovane Maria, ritrovato all’alba di domenica scorsa. "Viaggiare da sole non dovrebbe essere un pericolo", è statala reazione dei suoi amici sui social network. E la morte della ragazza ha suscitato un’immediata ondata di reazioni, fra cui quella del movimento femminista latinoamericano ’Ni una menos’(Non una di meno). E a una settimana dalla sua morte, amici,parenti e persone solidali hanno commemorato Maria sulla spiaggia di Cobalo.

Fonte: RaiNews.

La vicenda di Maria ci ricorda l’altra, tragica vicenda che non possiamo dimenticare. Quella di Pippa Bacca.

"Pippa Bacca è morta tragicamente durante la performance itinerante Spose in Viaggio, con cui si proponeva di attraversare, in autostop, 11 paesi teatro di conflitti armati, vestendo un abito da sposa, per promuovere la pace e la fiducia nel prossimo.

Il viaggio, la cui meta era Gerusalemme, era stato intrapreso insieme a un’altra artista, Silvia Moro, anch’essa in vestito da sposa ed era iniziato a Milano, l’8 marzo 2008 (Giornata internazionale della donna). Dopo aver attraversato Slovenia, Croazia, Bosnia e Bulgaria, Pippa e la sua compagna arrivarono in Turchia il 20 marzo. Secondo il programma, le due avrebbero poi dovuto continuare attraverso Siria, Libano, Giordania, Cisgiordania e Israele, con arrivo a Gerusalemme per la metà di aprile.

Nel corso del viaggio, però, dopo essersi separata a Istanbul dalla compagna, con cui prevedeva di rincontrarsi dopo pochi giorni a Beirut, il 31 marzo 2008 Pippa Bacca fu violentata e uccisa a Gebze, da un uomo che le aveva dato un passaggio. La sua scomparsa era stata subito segnalata e le ricerche, immediatamente messe in atto, portarono alla scoperta del suo corpo l’11 aprile successivo. Il responsabile del suo assassinio, il trentottenne Murat Karatash, fu individuato per aver fatto uso del cellulare della vittima.

Pippa Bacca aveva al suo attivo diverse mostre personali e collettive.

L’assassinio di Pippa Bacca ha scosso l’opinione pubblica italiana, ma ancor di più quella turca. Numerosi quotidiani sono usciti con titoli anche in italiano: "Perdonaci Pippa", "Siamo molto addolorati". Lo stesso Erdogan, primo ministro turco, ha espresso la propria partecipazione, dicendosi "profondamente rattristato" per il delitto e affermando di "non poter trovare le parole adatte per descrivere questo brutale omicidio", a proposito del quale ha ribadito l’impegno della giustizia turca a punire il colpevole. In precedenza lo stesso presidente della Repubblica turca, Abdullah Gül e il ministro della cultura Ertugrul Gunay avevano fatto pervenire all’ambasciatore italiano ad Ankara e alla famiglia il proprio rincrescimento e cordoglio.

Da più parti il tragico avvenimento è stato messo in relazione con altri delitti e con tematiche interne della Turchia, riaprendo il dibattito sulla violenza contro le donne, sulle spietate tradizioni ancestrali e l’asserito "disinteresse della giustizia e della società". Uno dei principali quotidiani del paese ha addirittura proposto che un’artista turca riprenda — in abito bianco e pur consapevole dei pericoli — il viaggio interrotto di Pippa Bacca, trasformandolo in una "marcia della libertà" delle donne turche.

I funerali, celebrati il 19 aprile 2008 nella basilica di San Simpliciano, con la partecipazione di una grande folla (circa duemila persone), sono stati organizzati a spese del Comune di Milano [...]".

fonte: Wikipedia.



Redazione

:.: Città invisibili

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