Clamoroso! Le oche del Campidoglio hanno cambiato colle

martedì 29 maggio 2018, di Franco Novembrini

Dopo aver decantato per giorni l’irregolarità della nomina di ministri non eletti dal popolo, Mattarella ha dato l’incarico a Cottarelli. Ovviamente, un non eletto.

Da circa due mesi le oche del Campidoglio, sacre alla dea Vesta e ai Romani per aver scongiurato un attacco dei barbari, hanno deciso di ritirarsi sul Colle più alto della capitale, il Quirinale. Una nuova e più comoda postazione, che è stata sede di Papi numerati, di imperatori (seconda casa di Napoleone) e dei Savoia (Sciaboletta e il Re di Maggio). Da settant’anni è abitata dai presidenti della Repubblica di turno.

E le oche? In questi ultimi anni orde di barbari hanno deciso che una sede di tale ampiezza e relativi costi di manutenzione, ordinaria e straordinaria, stridevano con le ristrettezze di molta parte dei sudditi (ops! cittadini) e, rendere più snelle le procedure farraginose e superate circa il conferimento di incarichi post elettorali, variamente interpretati, e veti usati in maniera temeraria usando linguaggi che ci hanno resi famosi nel mondo per la loro fumosità e per la facilità di cambiamenti di posizioni (ribaltoni), hanno reso necessario l’arruolamento delle sopracitate ochette che, però, hanno capito che una parte del loro successo è dovuto alla quantità di allarmi lanciati contro le orde barbaro-pentastellute che hanno conquistato la Capitale, alle quali si sono aggiunte nell’attacco al Colle anche truppe originarie del Nord, calate su Roma con intenti poco affini alla vita di corte e alle cerimonie.

Ossequienti alla dea Europa ed ai suoi sacerdoti capeggiati dal gran sacerdote e gran bevitore Juncher, prodigo insieme alla sua corte di Macron e micron stati di saggi consigli su cosa debbano fare gli italioti affinché possano restare nel magico mondo del club a ventotto stelle su cui incombe però un altro impero che di stelle ne ha ben cinquanta più sette strisce e potentissime banche.

Qualche giorno prima degli incarichi, l’inquilino del Colle in una assemblea celebrativa di un suo onesto predecessore lo ha citato a discarico di una sua decisione, dimenticandosi però che la decisione presa dall’onesto presidente fu l’inizio di quella caratteristica italiana che passa sotto il nome di ’’governi balneari’’, nomignolo ottenuto per la loro breve durata, che vide nell’arco di un anno il succedersi di ben tre governi e di cui il suo diretto predecessore (re Giorgio), ha continuato degnamente questa specificità nazionale che ci permette di essere nella top ten delle barzellette mondiali.

Dopo mesi di allarmi, preincarichi, incarichi con riserva e a tempo e, dopo aver scartato quelli che erano stati eletti e quelli che non erano stati eletti, il Reggente di turno ha deciso scegliendone uno che, oltre a non essere stato eletto, aveva anche scritto in un recente libro che in Italia si devono pagare più tasse perché, secondo la sua tesi, sono pochi quelli che le pagano e che si dovrebbe mettere in discussione la moneta corrente (questa €!), cioè molto di più di quello che aveva chiesto un rappresentante delle orde dei barbari assedianti.

Mi domanderete, che fine hanno fatto le ochette? Si sono unite al coro del reggente che ha sanzionato i giornalisti della coalizione europea che hanno osato criticare, facendo il loro mestiere certi modi allegri di fare finanza dai gran visir del potere italiano, dimenticandosi le intromissioni di stati, staterelli e grandi banchieri che hanno usato il dio Spread per ricondurci alla ragione. La loro, ovviamente!


Franco Novembrini

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