giovedì 1 marzo 2018, di Sergej
Scriveva R. Bradbury:
"Tutti devono lasciare qualcosa per quando si muore.
Un bambino, un libro o un dipinto,una casa o un giardino piantato. Qualcosa che la tua mano ha toccato, un qualcosa in cui la tua anima ha un posto dove andare quando muori, e quando le persone guardano quell’albero o quel fiore che hai piantato, sei lì. Non importa quello che fai o lasci, a patto che cambi qualcosa da come era prima di toccarlo in qualcosa che è come te dopo che hai tolto le mani.
La differenza tra l’uomo che taglia i prati e un vero giardiniere è nel come sa toccare le cose. Il tagliaerba potrebbe anche non esserci affatto; il giardiniere ci sarà per tutta la vita."
Beh, noi speriamo sempre che la nostra opera di giardinaggio intrapresa con Post/teca qualche anno fa possa essere frutto per qualcuno dei nostri lettori/lettrici, o semplicemente luogo di ristoro, di pace e di riposo.
Il numero di febbraio 02.2028 di Post/teca è qui, liberamente fruibile con il meglio e/o peggio del web italiano che abbiamo incontrato nel nostro cammino. Il file al solito della nostra rivista è gratuito, scaricabile quando lo si voglia ecc_. Buona lettura.