In ricordo di Luca Boneschi

mercoledì 19 luglio 2017, di Sergej

Ringraziamo il deputato Luigi Di Maio per averci fatto ricordare chi era Luca Boneschi

Non si ringrazierà mai abbastanza Luigi Di Maio, parlamentare del Movimento 5 Stelle, per averci fatto ricordare (o scoprire, per i più di successive generazioni, che non possono più sapere) chi era Luca Boneschi.

All’interno della polemica contro i "privilegi dei parlamentari", polemica da sempre in mano alle frange della destra italica (da sempre anti parlamentarista) poi passata alla Lega, a Forza Italia, fino a "giornalisti" berlusconiani come Mario Giordano autore degli autopsicobiografici "Sanguisughe" e "Vampiri"... fino ai volenterosi ragazzi e ragazze del Movimento 5 Stelle allocchi lettori della pubblicistica di regime (che compie il suo compito proprio nel momento in cui si spaccia per "anti-regime").

Riportiamo un commento di Massimo Bordin:

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Massimo Bordin, 18 luglio 2017

Bene, su Luca Boneschi e su tante cose che sono accadute negli anni Settanta, l’Italia ha calato diversi decenni di omertà e rimozione. Troppe cose accadute, che hanno lasciato gran parte dei problemi allora aperti, scoperti. Uno dei motivi della lunga crisi partita negli anni Novanta e mai più conclusa è derivata proprio dalla incapacità, allora, di affrontare i problemi di sistema e politici che il Settantasette aveva messo a nudo.

Tra le cose più complete che abbiamo letto in questi giorni, l’articolo di Helga Marsala su Gli Stati Generali.

Io che ho vissuto quegli anni, non ricordavo più chi fosse Boneschi, e me ne scuso con me stesso e prendo occasione di questa estiva polemica per rinfrancare memoria e scoprire altri particolari.

(Fermo restando trovare stupida e bambinesca questa polemica contro i supposti "privilegi" dati agli ex parlamentari: lo Stato ha firmato con questi cittadini un contratto che non può più rimangiarsi indietro, come non può farlo con nessun altro cittadino sia esso un supposto privilegiato o un pensionato "normale": i patti firmati vanno onorati. Probabilmente è vero quello che scrive Fabrizio Patti su L’ichiesta che ci sono altri danni che sono stati fatti all’erario pubblico e che dovrebbero essere invece resi pubblici e indagati, come quello dei derivati appunto).

Le "black list" e le gogne di persone non ci sono mai piaciute, né credo mai Girodivite nei suoi vent’anni e passa di esistenza ne ha mai fatte. Quella dei "privilegi dei parlamentari" è un’altra di quelle "espressioni usata finora da persone in malafede e con intenzioni riprovevoli", come dice Luca Sofri a proposito dell’’ "aiutiamoli a casa loro".



Sergej

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