La marcia per la Ficuzza

mercoledì 1 giugno 2005, di Morris Bober

Circa tremila persone hanno marciato sulla SS 118 per dire NO al prossimo inizio dei lavori di ammodernamento di una strada che volerà sopra la riserva naturale della Ficuzza.

Circa tremila persone hanno marciato sulla SS 118 fino al borgo di Ficuzza per dire NO al prossimo inizio dei lavori di “ammodernamento” di un lotto di sei km su un totale di sei lotti, quattro bocciati dalla Soprintendenza e Azienda Foreste e uno, il cosiddetto by-pass di Marineo, bocciato dalla Regione Sicilia.

Una partecipazione veramente imponente in una giornata calda che invitava ad andare al mare! Dietro le bandiere del WWF, di Italia Nostra, LIPU, CAI, Sicilia Antica, Legambiente, Sinistra Ecologista, Verdi, CGIL, CIA un corteo variopinto e lunghissimo chiuso sa oltre duecento scout dell’AGESCI: cittadini locali e provenienti dai comuni vicini, associazioni come La Comune di Marineo, moltissimi palermitani, uomini politici ed amministratori; i sindaci di Bolognetta e Villafrati in testa al corteo.

Una grande manifestazione terminata davanti alla palazzina di caccia per fare una sola domanda al Sindaco di Corleone, paladino di quest’opera insensata.

Perché si insiste tanto?

Il collegamento fra Corleone e Marineo è stato suddiviso in sei lotti:

- Il tratto fra Bolognetta e Ponte Cerudda, by-pass di Marineo, è stato bloccato dall’Assessorato Territorio e Ambiente, che ritiene ineludibile una sua valutazione nell’ambito del progetto generale di ammodernamento della SS 118 e pertanto ne richiede lo stralcio dal progetto di ammodernamento della SS 121 Palermo-Agrigento, opera che ricade fra quelle previste dalla legge obiettivo e per le quali è prevista la Valutazione d’Impatto Ambientale a livello nazionale.

- Il collegamento fra Ponte Cerudda e Marineo è stato diviso in cinque lotti; la Soprintendenza e l’Azienda Foreste hanno bocciato il progetto perché interferiva con la Riserva Naturale della Ficuzza e con una ZPS, oltre che per i valori paesaggistici e archeologici in esso presenti con caratteristiche uniche per la Sicilia.

- L’ANAS, responsabile del progetto ha chiesto il nulla-osta solo per il lotto esterno alle due aree protette e per esso ha ricevuto benestare, con alcune prescrizioni. Da notare che questo tratto interferisce con la progettata pista ciclabile per cui la Provincia sta per bandire la gara al fine di recuperare il vecchio tracciato della ferrovia Palermo-Corleone. Su di esso insiste un filare di pini storici, vecchi di oltre 70 anni, e che l’ANAS vorrebbe estirpare e ripiantare.

- Esiste un’alternativa più economica e veloce al faraonico progetto che vale 250 milioni di euro, la Corleone - S. Cipirrello.

- Il P.R.G. di Corleone prevede un asse di sviluppo lungo la strada suddetta, all’inizio della quale esiste già un’area artigianale. Si avrebbe così un’opera unica che sarebbe, allo stato delle cose, sottoposta ad uno spezzatino di Valutazioni d’impatto ambientale! Un tratto esente da VIA, quattro tratti sottoposti a VIA Regionale e un tratto sottoposto a VIA Nazionale!

Una vera assurdità. Perché?

Gli ambientalisti si sono rivolti direttamente al Presidente della Regione per avere le risposte che invano attendono da mesi e preannunciano il rinnovo della richiesta all’Assessorato Territorio e Ambiente affinché ritiri in autotutela il benestare alla realizzazione del terzo lotto, per cui l’inizio dei lavori sono previsti a giorni. e alla Soprintendenza affinché metta il vincolo sui pini storici e ne impedisca lo sradicamento.

Non chiediamo la luna, ma cose che in altre regioni d’Italia si fanno senza bisogno di pressione dei cittadini, in quanto questi beni sono considerati la vera ricchezza del territorio.


Fonte: cronaca della giornata tratta dal sito www.wwf.it/sicilia.


Morris Bober

:.: Città invisibili

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