Emergenza scarafaggi a Salerno

mercoledì 16 luglio 2014, di Giovanni Greco

Come rimediare a tutto questo? Il comune, per esempio, potrebbe far redigere ai gestori di bar, pub e ristoranti un piano di manutenzione delle strutture all’atto della richiesta di inizio attività o di utilizzo di suolo pubblico.

Ormai sono diventati i compagne delle mie passeggiate serali; a via Irno come al lungomare, a Torrione come nella zona Carmine. Mi riferisco a quello che considero l’insetto più rivoltante in assoluto: la blatta. A Salerno sembravano essere scomparse ma, quest’anno che pure non è particolarmente caldo, sono tornate numerosissime. E così capita di dover fare lo slalom non solo tra gli escrementi dei cani, diffusi in maniera esponenziale, ma anche tra questi animali che corrono sui marciapiedi. La loro presenza è diventata oggetto di una interrogazione, a risposta scritta, del consigliere comunale Roberto Celano (Ncd). “I residenti della zona orientale (Pastena e Torrione) lamentano la presenza di blatte che stanno invadendo perfino gli appartamenti”, denuncia Celano. C’è da dire che per gli esperti la loro presenza è collegata a situazioni di scarsa igiene in quanto frequentano con la stessa disinvoltura le nostre case “ispezionando” la dispensa, la cucina e le fogne o le cloache. I commercianti sono allarmati, i genitori preoccupati per i loro figli che, in questa stagione, amano giocare sui marciapiedi e nei giardini. E’ una vera e propria emergenza.

Ormai è diventato impossibile vivere in questa situazione “, denuncia un commerciante di via Irno; “ Odio blatte e scarafaggi – mi dice una distinta signora incontrata nel centralissimo corso Vittorio Emanuele che aggiunge: “non è solo avversione epidermica verso questo insetto c’è tutto un discorso di salute e igiene che va affrontato e risolto”.

Ne è consapevole il consigliere Celano che nella sua interrogazione parla di ““ Matierno letteralmente invasa dai ratti”e di altri “quartieri periferici” che “versano in condizioni di grave degrado”.

Di chi la colpa? Sicuramente dell’amministrazione comunale “incapace – accusa Celano - perfino di assicurare la manutenzione e l’ordinario servizio di raccolta dei rifiuti e di pulizia della città”. La nostra città sta facendo molti passi indietro in questa direzione. Blatte, topi, escrementi animali e sottopassi che hanno l’odore nauseabondo di piscio. Non c’è che dire, un biglietto da visita eccezionale per una città che vuole candidarsi ad essere una perla turistica europea.

Come rimediare a tutto questo? Il comune, per esempio, potrebbe far redigere ai gestori di bar, pub e ristoranti un piano di manutenzione delle strutture all’atto della richiesta di inizio attività o di utilizzo di suolo pubblico. In caso di mancato rispetto dovrebbe poter elevare multe salate. C’è da dire, però, che la colpa è anche di tutti noi, della nostra sciatteria, della nostra incuria, del nostro menefreghismo verso la cosa comune: mangiamo e non ci preoccupiamo di gettare i rifiuti negli appositi contenitori, amiamo gli animali ma non ci curiamo di lasciare puliti i marciapiedi che sporcano con i loro escrementi. C’è necessità, insomma, di una proficua collaborazione tra cittadini e amministrazione che però deve chiarire, conclude Celano, come “intende concentrarsi ed impegnarsi per assicurare ai cittadini salernitani, tartassati dai tributi e dai balzelli più esosi d’Italia, quantomeno i servizi essenziali ed ordinari”. I salernitani aspettano solo che l’amministrazione "batta un colpo" nella speranza che le grandi manovre per le elezioni regionali non distraggano dalla routine quotidiana i politici locali.


Giovanni Greco

:.: Città invisibili

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