Un quesito per Rashi

giovedì 10 aprile 2014, di Sergej

Elie Wiesel, Rashi. Il grande commentatore, trad. Rosanella Volponi, collana: Schulim Vogelmann, 168; tit. orig.: Rashi (2009), Firenze, Giuntina, 2012, pp. 84. ISBN 978-88-80-57436-1.

E a un certo punto, nel primo libro della Bibbia, nel Genesi, compare l’uomo (ish) e la donna (ishà): "E il Signore Dio disse: Non è bene che l’uomo sia solo" (2, 18). Ma soprattutto. "Gli farò un aiuto adatto a lui" (letteralmente, "un aiuto di fronte a lui" o "contro di lui").

Rashi_Il_grande_commentatore Siamo a pag.37-38 del libro di Elie Wiesel, "Rashi : il grande commentatore" (Giuntina, 2012). Di Wiesel abbiamo letto molto, quasi sempre grazie agli editori fiorentini della Giuntina, nei primissimi anni Ottanta (Il processo di Shamgorod, La notte, Il testamento di un poeta ebreo assassinato ecc.). Questo breve testo sul commentatore ebraico Rashi è stato edito in italiano nel 2012, ma risale al 2009 in francese.

Rashi era un rabbino, ma fu soprattutto commentarista del Talmud e della Bibbia. A lui arrivavano dalle regioni confinanti i "quesiti" cui rispondeva. E le cui risposte poi entravano a far parte del commentario a cui lavorò per tutta la vita.

Scrive Elie Wiesel:

“Sin dall’infanzia, Rashi mi ha sempre accompagnato con le sue intuizioni e il suo fascino. Sin dalle mie prime lezioni di Bibbia nel cheder, mi sono rivolto a lui per afferrare il significato di un verso o di una parola che sembravano oscuri. È il mio primo riferimento. Il mio primo sostegno. Il primo amico il cui aiuto è inestimabile, per non dire indispensabile, se desideriamo approfondire un pensiero attraverso passaggi sotterranei sconosciuti, fino alle sue origini remote. Un suo velato suggerimento è come un sorriso, tutto s’illumina e diventa più chiaro.”

Rashi visse a Troyes tra il 1040 e il 1105. Città mercantile e sede di importanti fiere, Troyes fu tra XI e XII secolo centro ricco e importante. A Troyes opererà di lì a poco anche un poeta come Chrétien de Troyes. Chrétien nascerà circa una trentina di anni dopo la morte di Rashi, e ovviamente in tutt’altra famiglia e tradizione culturale. Ma è importante sottolineare certe compresenze all’interno dei luoghi.

Non erano tempi "facili". Wiesel ne accenna a pagg. 74 e segg. Ma è nel 1096 che improvvisa venne la tempesta: circa 12 mila ebrei furono uccisi tra Colonia Magonza Worms e Spira. Siamo a pochi passi da Troyes e gli echi di questi stermini giunsero certamente anche qui. Il 27 novembre 1095, Urbano II a Clermont-Ferrand aveva indetto la crociata anti-musulmana, e i "crociati" infervorati avevano cominciato ad ammazzare le popolazioni indifese di religione ebraica. A Worms, dove pare Rashi era stato da giovane, c’erano parenti e maestri di Rashi. Tutti uccisi.

In questo contesto, l’opera di Rashi desta ancor più ammirazione e pregio. Riuscire a portare luce e semplificare lì dove si aggrovigliavano gli esegeti, esprimendosi in una lingua immediata e comunicativa. Il corpus dei suoi Commenti è enorme, tanto da divenire punto di riferimento nei secoli successivi.

Annota Giannatonio Borgonovo (vedi):

"i grandi grammatici ebrei dell’xi secolo si muovono nell’alveo del pešā , del senso letterale, prima di salire nei più impervi passi verso il raggiungimento del pardēs, quel «paradiso» ermeneutico al quale si accede con il remez (l’analogia della concordanza), il midrāš (la ricerca aggadica e halakica) e infine il sôd, che si dispiega con la contemplazione del «mistero»."

[...]

Giustamente dice un detto diffuso tra gli Ebrei medievali spagnoli: «Getta tutti i commentari francesi nella spazzatura, tranne quello di Paršandata» (è il nome che Ibn ‘Ezra diede a Rashi, prendendolo dal nome di uno dei figli di Aman secondo Ester, 9, 7; il significato è «interprete della Legge», da paršan «interprete» e dātā’ «Legge»)".

Rashi e i suoi colleghi si chiedevano perché Dio affermasse che non era bene che l’uomo rimanesse solo. Si rispondono: "Così che non sia detto che nel mondo regnino due autorità".

"La domanda di Rashi: Come può essere un aiuto e contemporaneamente contro di lui? La sua risposta: Se ne è degno, l’altra lo aiuterà, se non lo è, l’altra combatterà contro di lui".


Elie Wiesel, Rashi. Il grande commentatore, trad. Rosanella Volponi, collana: Schulim Vogelmann, 168; tit. orig.: Rashi (2009), Firenze, Giuntina, 2012, pp. 84. ISBN 978-88-80-57436-1.



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