martedì 8 aprile 2014, di Giuseppe Castiglia
Gli studiosi ormai concordano nell’attribuire alla lingua siciliana illustre un ruolo nella formazione dell’italiano letterario.
In documenti risalenti al 1270, ritrovati a Bergamo, sono trascritte poesie della scuola poetica siciliana tra cui quelle di Federico II, l’imperatore, e del Notaro Giacomo da Lentini.
La scoperta documenta la precoce circolazione delle liriche della corte siciliana nell’Italia del Nord.