Not in My Name

giovedì 5 maggio 2005, di Serena Maiorana

Lo spettacolo teatrale “Non in mio nome” del Living Theatre, messo in scena tra il 2 ed il 3 maggio per le strade in giro per Catania.

“Living” significa soggiorno, “theatre” significa teatro. Le due parole messe insieme significano invece che il teatro non necessita di luoghi specifici, può trovare spazio ovunque, anche in un soggiorno. È da questa semplice intuizione che Judith Malina e Julian Beck fondarono negli anni 50 il “Living Theatre”, iniziando semplicemente dal loro soggiorno.

Da allora il “Living Theatre” ha continuato, a volte più altre meno, a rendere teatro luoghi altri, portando in quei luoghi la sua voce anarchico-pacifista e anticapitalistica. Ed anche se il tempo ha un po’ sfilacciato il fenomeno “Living” quella protesta continua ad esser detta in vari luoghi del mondo. Negli ultimi giorni anche a Catania.

Nelle serate di lunedì 2, martedì 3 e mercoledì 4 maggio è stato infatti messo in scena “Not in My Name” rispettivamente al centro sociale Auro, in piazza Duomo e alla Villa Bellini. Si tratta in sintesi di uno spettacolo sperimentale contro la pena di morte. Uno degli spettacoli manifesto del “Living Theatre” di New York. Luogo privilegiato per la messa in scena: la strada.

A portare il “Living” fino a Catania c’ha pensato Gary Brackett che del living fa davvero parte, e che da qualche tempo organizza stages teatrali in giro per l’Italia sui metodi di quel teatro. Alla fine dello stage (della durata di dieci giorni) si mette in scena lo spettacolo.

Così è andata anche a Catania, che però è diventata palcoscenico della più specifica protesta contro la pena capitale, vista anche la contemporanea esecuzione di Lonnie Pursley in Texas la sera del 3 maggio. Quella stessa sera in piazza Duomo si è tentato di render viva la protesta di quella società civile che non crede nella vendetta. E vista la partecipazione del pubblico e dei passanti è bello poter dire che ci si è riusciti.

Per informazioni rivolgersi a: http://katanelab.altervista.org


Serena Maiorana

Teatro

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