Natale al Museo a Canicattini Bagni

venerdì 13 dicembre 2013, di Giuseppe Castiglia

Hanno preso il via stamani con l’arrivo della delegazione della cittadina toscana di Coreglia Antelminelli, nel lucchese, famosa per le sue cartiere e una antica tradizione di “figurine”, l’arte dei maestri “figurinai”, i vecchi lavoratori del gesso, che ancora oggi realizzano statuine, soprattutto per i Presepi.

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A guidare la delegazione, che domani (sabato) alle ore 12 incontrerà ufficialmente il sindaco Paolo Amenta e l’Amministrazione comunale, per dare corso al “gemellaggio”, è il giovane sindaco della cittadina montana di 5251 abitanti, Valerio Amadei, appena quarantenne, alla guida di una giunta di centrosinistra.

Un legame con il Museo canicattinese del Tessuto, dell’Emigrante e della Medicina Popolare, che parla di emigrazione e di valorizzazione delle tradizioni. A Coreglia, ad opera del barone Carlo Vanni, nel 1883 venne istituita la “Scuola di Disegno e Plastica” a coronamento dell’attività svolta da secoli nelle Valli del Serchio e del Lima, quella di “figurinaio”. L’emigrazione di questi maestri artigiani ha così consentito di diffondere nel mondo questa arte, legata, come si diceva, principalmente alle statuine per il Presepe. Un’arte ancora vive, che nel tempo ha saputo, grazie all’evoluzione delle tecniche di lavorazione, allargare altresì l’utilizzo di materie prime come le resine, e modificare anche le produzioni, introducendo articoli da regalo e per la casa, come specchiere, lampade, articoli in legno, quadri e cornici.

La delegazione toscana presenterà sabato alle ore 17,30 la Mostra dedicata ai “figurinai” che si tiene al Museo di Canicattini Bagni assieme a quella sullo scalpellino Sebastiano Bonaiuto, e parteciperà, con i due sindaci, Paolo Amenta e Valerio Amadei, e ancora con il professore Marcello Saja, direttore della Rete dei Musei siciliani dell’Emigrazione, e il professore Tanino Golino, studioso e ricercatore delle tradizioni popolari, al convegno sull’Arte che emigra.

Per il sindaco Valerio Amadei e la delegazione di Coreglia, la permanenza a Canicattini Bagni, sarà l’occasione per conoscere il territorio, ad iniziare dalle città patrimonio dell’Unesco: Siracusa (già da oggi con la festa di S. Lucia), Palazzolo Acreide e Noto, oltre al Liberty canicattinese.

Dunque, “Quando l’arte emigra”, è il primo appuntamento del ricco programma messo a punto dal Museo del Tessuto, dell’Emigrante e della Medicina Popolare di Canicattini Bagni, in via XX Settembre, per domani (sabato), per presentare alle 17,30 una Mostra innovativa che nello stesso tempo ripercorre la storia e le radici della tradizione popolare, con a confronto due elementi fondanti della comunità canicattinese: la maestria dello scalpellino canicattinese Sebastiano Bonaiuto, meglio conosciuto col soprannome di “mangia pasta”, e la sua vicenda di emigrante in Venezuela negli anni ‘50.

La mostra, come si è detto, è collegata al gemellaggio tra il Museo e il Comune di Canicattini ed il “Museo della Figurina di gesso e dell’Emigrazione” del Comune di Coreglia Antelminelli. Protagoniste saranno le sculture del Bonaiuto, delle quali Canicattini e il suo cimitero sono ricche, e le figurine e i Presepi lucchesi famosi in tutto il mondo, tra cui, oltre a quelli del Museo di Coreglia, che in questi giorni saranno esposti nelle sale del Museo canicattinese, anche le opere di maestri artigiani come “Barsanti” e “Landi” di Lucca che da centinaia di anni producono rarità artistiche.

Altro appuntamento di rilievo, quello di sabato 21 dicembre, con la proiezione di un documentario sulla tonnara di Favignana, “Le tonnare di Sicilia: dal racconto al gusto”, e sulla ormai quasi scomparsa ritualità della mattanza e dei tonnaroti siciliani, commentato dalla guida naturalistica Paolino Uccello.

E ancora il 4 gennaio con “Vi cuntu lu Natale”, serata dedicata alle tradizioni natalizie del territorio ibleo con letture in vernacolo dei “cunti” e delle nenie che venivano raccontare durante il periodo del Santo Natale.

L’ultimo appuntamento del programma natalizio del Museo del Tessuto, dell’Emigrante e della Medicina Popolare, sarà dedicato alla figura del “Cav. Emanuele Cassarino”, canicattinese illustre dall’animo caritatevole, nonché fondatore dell’omonima Opera Pia in via XX Settembre, dove oggi ha sede il Museo di Canicattini. Il 24 gennaio ne ricorre il centenario dalla morte, ed il Comune ed il Museo civico intendono ricordarlo (”Ricordando un benefattore”) con una Messa commemorativa alle ore 17 nella Chiesa Madre e l’inaugurazione di una Mostra alle ore 18 nei locali del Museo, che furono la sua dimora.

Canicattini Bagni COMUNICATO STAMPA Prot. n. 911 del 13/12/2013


Giuseppe Castiglia

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