Città Felice: la tragedia di Lampedusa

domenica 6 ottobre 2013, di Redazione


Comunicato di Città Felice (Catania) sulla tragedia di Lampedusa

Centinaia di corpi privi di vita di bambini, donne e uomini in mare, centinaia di esseri umani rifiutati, morti in dispregio a qualsiasi senso di umanità, morti mentre erano alla ricerca di una vita. Per delle leggi che permettono il libero trasporto delle merci ma non degli esseri umani. Come è potuto accadere tutto ciò? Come non inorridire di fronte a tutto questo? Come non pensare all’egoismo e alla crudeltà di una società opulenta chiusa nel piccolo spazio degli interessi di pochi. Le donne e gli uomini della Città Felice si sentono sgomenti di fronte a questa ennesima, immane tragedia.

Da tre anni la rete delle Città Vicine si riunisce a Lampedusa per trascorrere una vacanza politica insieme alle donne e agli uomini dell’isola che hanno fatto della “Porta di Lampedusa – Porta d’Europa” la “Porta della vita”, il monumento proprio all’accoglienza e alla vita, perché stragi come questa non avvenissero mai più.

Le donne e gli uomini della rete delle Città Vicine e de La Città Felice di Catania sono profondamente vicini/e alle donne e uomini migranti, alle abitanti e agli abitanti di Lampedusa e alla Sindaca Giusi Nicolini che per l’ennesima volta piange i suoi tanti figli in mare.

Le donne e gli uomini de La Città Felice


Redazione

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