No alle trivellazioni petrolifere nella val di Noto

mercoledì 20 aprile 2005, di Redazione

Giorno 9 aprile si e’ tenuto l’incontro, con politici e associazioni: bisogna fermare la Panther Oil. Girodivite aderisce al comitato di difesa della Val di Noto.

Giorno 9 aprile 2005 si e’ tenuto a Noto l’incontro, con politici e associazioni: bisogna fermare la Panther Oil.

Difficilmente una cosi’ imponente rappresentanza di istituzioni e associazioni si può vedere riunita e concorde su uno stesso problema: il caso e’ quello dei comuni e dei cittadini del ‘’Val di Noto’’, che si sono incontrati, assieme ai loro rappresentanti locali e regionali, per discutere sulla grave situazione che il futuro prospetta: quella delle trivellazioni per l’estrazione di idrocarburi gassosi e liquidi. La problematica e’ di recente assurta a livelli nazionali, con articoli su testate nazionali e su varie riviste, coinvolgendo ulteriormente l’opinione pubblica e le associazioni ambientaliste. Il caso, in estrema sintesi: la Panther Oil co., una ricca multinazionale del petrolio, ha ottenuto dal governo regionale della Sicilia una concessione per l’estrazione di idrocarburi gassosi e liquidi, e iniziera’ a piazzare torri di estrazione e tubi per il trasporto delle sostanze grezze fra pochi mesi (inizio giugno 2005).

Il danno sarebbe doppio: a livello ambientale, in quanto si turberebbero in maniera permanente diversi ecosistemi (una delle installazioni riguarda, per esempio, la bellissima zona del Tellaro, paradiso naturale ed archeologico); per ciò che riguarda il contesto economico, inoltre, non sono previsti guadagni per i comuni in cui si trovano i territori interessati dalle operazioni. Naturale, quindi, la levata di scudi contro l’azienda texana e contro l’amministrazione regionale, che, con un decreto dell’ex assessore all’industria Noè, ha fornito la concessione per l’inizio delle operazioni.

Il forum che si e’ tenuto presso il teatro ‘’Vittorio Emanuele’’, nel centro della città barocca, ha visto, fra le presenze, esponenti del parlamento regionale (l’assessore Granata) e autorità locali (il presidente della provincia di Siracusa, Marziano), che hanno concordato, nei loro interventi, su una strategia tesa a bloccare la Panther. Revocare una concessione di questo tipo non e’ ovviamente semplice, in quanto la multinazionale ha regolarmente ottenuto tutti i permessi necessari, ed ‘e’ pronta ad entrare in azione; c’e’, però, un’arma importante, da impugnare per difendere la zona dalle trivelle, ed e’ quella della mancanza di una serie di valutazioni di impatto ambientale, di incidenza e di rapporto costi/benefici.

Sono documenti fondamentali, che devono essere prodotti dall’azienda interessata, a dimostrazione della non pericolosità, per l’ambiente, delle operazioni di scavo e trasporto; su queste motivazioni poggiano le critiche e le attivita’ delle associazioni ambientaliste, sociali e quelle dei lavoratori (ARCI, Legambiente, Verdi, CGIL, CISL, Coldiretti e operatori turistici). Negli interventi dei vari convenuti si sottolinea l’incompatibilità di un siffatto progetto industriale con le caratteristiche ambientali, di sviluppo turistico e del lavoro della zona. Il presidente Marziano parla, a questo proposito, di << Uno sconvolgimento ambientale che si abbatterebbe come uno tsunami sul nostro territorio, senza parlare del potere corruttivo che il petrolio ha sulle coscienze >>; parole pesanti, che vengono ribadite e accompagnate dagli applausi dei presenti, anche nell’intervento del deputato nazionale Gianni, che parla del Val di Noto come di un ‘’territorio intoccabile’’.

Espressioni forti anche da parte dei rappresentanti locali dei cittadini: il sindaco di Modica, Torchi, spera in una attiva collaborazione dei primi cittadini della zona, attraverso una presa di posizione che ancora, inspiegabilmente, per la gravita’ della situazione, non c’e’ stata. Fondamentale e’, ovviamente, la partecipazione dell’opinione pubblica, da sensibilizzare ulteriormente con manifestazioni e campagne informative, per ottenere supporto a livello sociale, indispensabile per rendere effettivo il lavoro delle istituzioni. In questo ambito, le associazioni si dichiarano pronte a scendere in campo e a stare vicino al popolo e ai suoi rappresentanti; esempio lampante sono l’ ’’Ente Fauna’’ e ‘’Il Ponte’’ che, con la collaborazione dell’ARCI ‘’Glocalaction’’di Noto e di diverse altre realta’ associative della zona, hanno reso possibile questo incontro.

Al termine del forum, soddisfazione da parte degli organizzatori e dei convenuti, con la certezza di poter raggiungere un risultato concreto, grazie alla collaborazione attiva di tutte le parti sociali e istituzionali; l’intento, difficile ma non impossibile, e’ di fermare quella che e’ stata definita dall’assessore regionale Granata come << Una scelta sconsiderata, che deve essere combattuta con la consapevolezza storica e culturale di tutti, nell’interesse collettivo e delle generazioni future >>. Occhi, quindi, puntati sulla faccenda, nella speranza che le trivelle sulle rive del Tellaro, ed in altre zone del sud-est della terra del sole, restino solo un brutto sogno, lontano dalla realta’.

Salvatore Zuccarello, 13/04/2005

foto: Francesco Di Martino


sito ufficilale del forum antitrivellazioni:

http://www.comitatocontroletrivellazioni.tk/


Redazione

:.: Città invisibili

Parole chiave

Home page