NO MORE! Sabato 24 novembre ore 10, Catania piazza Università

mercoledì 21 novembre 2012, di Redazione

NO MORE! Convenzione Nazionale contro la violenza maschile - femminicidio

NO MORE! Convenzione Nazionale contro la violenza maschile - femminicidio UDI Catania

Non serve alle donne firmare appelli accorati ad ogni femminicidio, vogliamo riuscire insieme a sfondare il muro di omertà dell’informazione pubblica, che tace i nostri intenti e le nostre azioni politiche. In nome di ogni femminicidio avvenuto abbiamo dato vita al coordinamento “NO MORE! Convenzione Nazionale contro la violenza maschile sulle donne – femminicidio” Se davvero condividiamo il dolore, l’indignazione, la protesta, possiamo condividere azioni concrete, misurando la nostra forza con la realtà, che oggi riguarda le necessità espresse dalle donne che subiscono violenza e insieme il riconoscimento del diritto di tutte all’integrità fisica. Gli anni che abbiamo alle spalle hanno mortificato la capacità politica delle donne proprio privandole della storia, assente a scuola e nella politica e deformata dai media. La cancellazione della memoria lontana e recente rende inefficace qualsiasi azione volta a debellare la violenza stessa, questa sì sedimentata nella storia con radici ben salde e ramificazioni presenti in tutte le istanze sociali: il femminicidio è fatto politico troppo grave perché se ne possa fare oggetto di rappresentazione a scopo privato e individuale. Proprio per questo la Convenzione si fonda su una parità dei soggetti che dichiarano i propri intenti, la propria visione di un mondo nel quale si agisce quotidianamente. Donne e uomini che hanno responsabilità politiche nelle istituzioni, che occupano posti socialmente prestigiosi nelle università, nell’informazione, nelle imprese, che rivestono ruoli dirigenti nel pubblico e nel privato, devono confrontarsi con noi, accogliere le nostre richieste, tradurle in fatti. Non ha senso che sottoscrivano appelli a se stesse o a se stessi. Possiamo essere unite negli intenti, dove ognuna deve fare la sua parte, altrimenti la parola donna, che abbiamo tenacemente declinato al plurale per segnalare la feconda molteplicità delle nostre esistenze, ridiventa il marchio di una mistificazione che ci riduce al silenzio. Non c’è alibi alla sottomissione culturale, allo stato di immobilità, non c’è alibi per le affermazioni minimizzanti, perché il femminicidio assume le dimensioni e l’orrore di cancro della nostra società e dei nostri tempi.

LA VIOLENZA SULLE DONNE

Sabato 24 novembre ore 10 – piazza Università microfono aperto - flash mob - letture - passeggiata in bicicletta Promuove: Cgil, Udi, Arci Sicilia e tante altre associazioni


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