La Scuola-Albergo di Siracusa, da sessant’anni incompiua

giovedì 7 ottobre 2004, di Tano Rizza

Siracusa è anche capitale nazionale delle incompiute e dei soldi pubblici sprecati, se si fa un giro più attento in questa città ci si può facilmente accorgere di quanti immobili (di proprietà pubblica) sono stati costruiti, rifiniti e poi lasciati allo stato di più totale abbandono. Un tipico esempio? La scuola-Albergo di Via Crispi, da quaran’tanni abbandonata a se stessa

Siracusa è una ridente cittadina al sud d’Italia, anzi, Siracusa è una ridente cittadina a nord dell’Africa. Da qualche anno a questa parte l’amministrazione comunale sta affrontando e cercando di risolvere problemi storici della città. Problemi che sono quelli di una località a forte richiamo turistico, quindi priorità assoluta è data all’abbellimento delle strade, delle fontane, si potenziano i parcheggi e le vie di comunicazione che portano all’isolotto d’Ortigia.

Questi lavori hanno portato Siracusa ad essere capitale nazionale delle rotatorie stradali, capitale indiscussa dell’asfalto ben rifatto e capitale assoluta di una città che ha la faccia pulita ed i panni sporchi. Certo, da quando l’amministrazione del sindaco Bufardeci ha messo piede in comune la città è sicuramente più appetibile e più rispettabile per lo sguardo turistico.

Ma, sono tanti i problemi di cui l’ignaro turista non può mai accorgersi. Siracusa è anche capitale nazionale delle incompiute e dei soldi pubblici sprecati, se si fa un giro più attento in questa città ci si può facilmente accorgere di quanti immobili (di proprietà statale) sono stati costruiti, rifiniti e poi lasciati allo stato di più totale abbandono.

Qualche esempio? Il teatro comunale di Siracusa inaugurato nel 1897 ed abbandonato dall’incuria di tutte le amministrazioni comunale come a simbolo di una cultura che in questa città non decolla o l’ex carcero Borbonico altro esempio di sruttura lasciata al degrado; Altro esempio, ed è di questo che ci vogliamo occupare in questa sede, la scuola albergo di via Crispi.

La struttura è un’albergo-scuola, progettato negli anni sessanta e completato negli anni ottanta, una volta costruito, arredato e rifinito non è stato mai utilizzato. Il progetto fu promosso dall’allora Azienda Autonoma del Turismo di Siracusa un’idea sicuramente innovativa che inglobava in un unico complesso un’albergo e una scuola di perfezionamento per gli studenti del locale istituto alberghiero. Logisticamente situato nell’immediate vicinanze della stazione ferroviaria il complesso non è mai stato utilizzato.

La struttura ha visto alternarsi le varie amministrazioni comunali, e tra un proggtto di riqualificazione e l’altro sono molti soldi pubblici sono stati lasciati per strada, per non portare mai a compimento quest’opera.

Oggi, a distanza di quasi quarant’anni dall’idea dell’A.A.T di Siracusa quest’imponente costruzione è lasciata a simbolo dell’istruzione negata ed a simbolo dell’impossibilità a portare a termine le opere di pubblica utilità in questa città. Però, la struttura ha trovato il suo giusto riutilizzo negli anni è stato luogo ideale per esercitare la prostituzione, per il ricovero di barboni, anche ottimo centro d’accoglienza per tossicodipendenti. E’ diventata luogo ideale per i ricettatori che, in tranquillità hanno rubato tutto quello che all’interno poteva essere utile alle loro attività. Sono difatti, incredibilmente scomparse anche le cucine industriali che figuravano al suo interno per non parlare di televisori, computer, mobili e tutto l’arreredamento.

Nel frattempo, l’Istituto Alberghiero di Siracusa non ha una sede degna di questo nome, dislocata in quattro plessi sparsi per la città, la scuola vive da sempre uno stato di disagio che non consente agli studenti un’adeguata formazione professionale. Ma Sircusa, tolte le rotatorie e la faccia pulita, è anche questo

Portfolio

la scuola albergo di Siracusa

Tano Rizza

:.: Città invisibili

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