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Università, ma quanto mi costi?
Con l'euro è tutto raddoppiato, dunque anche il prezzo degli affitti. E i proprietari chiedono anche 200 euro per una stanza...


di Lucia Sollima

Non so se tutti sono al corrente delle spese che bisogna affrontare quando in famiglia qualcuno decide di andare all’università per cercare di crearsi una vita quantomeno dignitosa , ebbene costa parecchio ma nessuna istituzione si preoccupa di questo.
Infatti tutti i nostri rappresentanti che vanno a formare le nostre istituzioni, non affrontano tale problema anzi lo sottovalutano disinteressandosene, accontentando gli studenti tramite l’assegnazione di borse di studio e posti letto, che non coprono nemmeno il 10% delle iscrizioni. L’assegnazione di tali servizi avviene mediante concorso, al quale si può accedere attraverso requisiti di reddito e di merito, ma tutti gli altri studenti?
Tutto il resto, vorrei ricordare non sono figli di imprenditori ma di operai ...
Questi studenti non ricevono nessun indennizzo, anzi, se prendiamo in esame il caso di uno studente fuori sede, egli è costretto ad affrontare spese più consistenti in quanto oltre a dover far fronte alle spese di routine, deve anche sostenere i costi dell’affitto. Ed ecco il tasto dolente, la situazione si presente più grave di quanto si possa facilmente immaginare, innanzitutto è già dispendioso cercare casa in termini di tempo, ma quello che va a gravare sulle spalle della famiglia, dove spesso lavora uno solo, è l’aspetto economico. Infatti è diventato praticamente impossibile per un giovane studente riuscire a trovare alloggio ad un costo accessibile soprattutto dall’entrata in circolazione della moneta unica. Con l’euro tutto è addirittura raddoppiato quindi anche il prezzo degli affitti, e ovviamente i proprietari ne approfittano chiedendo per una stanza 200,00 euro ed offrendo in cambio delle catapecchie sporche, indecorose e soprattutto prive delle più banali norme igieniche e di sicurezza. Ma la cosa ancora più indecente riguarda i padroni di casa, i quali sono, per la maggior parte, assenti e strafottenti, presenti solo al momento del pagamento. Per ciò che concerne i contratti, sono pochissimi gli studenti con contratto regolarmente registrato, in quanto non è facile trovare un proprietario tanto disponibile da stipulare un contratto dinanzi ad un notaio; li devi già ringraziare quando ti permettono di fare una scrittura privata, pertanto come si può intuire la maggior parte degli studenti affittuari hanno solo un contratto verbale.
Come si può risolvere tale problema?
Quello che in questa sede si vuole chiedere è un maggiore intervento e riguardo da parte delle istituzioni , dalle più lontane (lo Stato), alle più vicine (il Comune), al fine di promuovere una serie di operazioni che abbiano come obiettivo primario l’interesse e la tutela dei giovani universitari.

 

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