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Oltre la memoria e lo sguardo
And Now… Ladies and Gentlemen

Regista: Claude Lelouch

Il cinema di Claude Lelouch è un cinema che tenta da sempre di varcare le frontiere dello spazio e del tempo. Un cinema volutamente senza memoria, nella misura in cui si costruisce per frammenti, per digressioni, sostanziando su di un’apparente vacuità la sua stessa ragione di essere.
Secondariamente, quello di Lelouch è un cinema dei sentimenti, talvolta così sottilmente esasperati da rasentare l’artificiosità. Eppure non esiste nulla di più lontano dal romanzo d’appendice di un film di Lelouch. Colui che appare ad uno sguardo distratto come un poeta del superfluo e dell’inessenziale, è in realtà un regista scabro fino all’astrazione, e ciò lo si nota in filigrana proprio in quei frangenti in cui il suo cinema sembra rivolgere uno sguardo al di là dell’oggetto del discorso, ammantandosi in realtà di una ridondanza solo apparente.
And Now… Ladies and Gentlemen, ennesimo paradigma, esatto e matematico, del cinema di Claude Lelouch vive e pulsa proprio nei momenti in cui sembra abbandonarsi all’estatica, voluttuosa contemplazione di una certa indolente sensualità della narrazione, fra momenti da pochade e (in)opportuni inserimenti di sottotracce diegetiche apparentemente esornative. Gli intrecci amorosi e le ragioni del cuore si susseguono, in un interminabile valzer che coinvolge uomini e donne ad ogni angolo e riesce a dare una caratterizzazione persino al luogo più ameno. Il pellegrinaggio del protagonista, affetto da una malattia che gli procura delle temporanee perdite di memoria, diviene così lo speccho della volontà del regista di perdersi letteralmente nei meandri di un racconto che in realtà non vuole raccontare nulla, rifiuta di chiudersi, di giungere ad una conclusione, perché, sembra dire Lelouch, ogni racconto è un viaggio dell’immaginazione, e come ogni viaggio conta più l’atto di muoversi in sé che non la meta da raggiungere.
E allora il regista si scopre, quasi inavvertitamente a seguire, di nascosto e con una tenerezza infinita, gli incontri, casuali e inevitabili, del suo protagonista (sorta di inconfessato alter-ego?) e degli altri personaggi del film, pedinandoli con puntiglio e discrezione al tempo stesso, talvolta prendendoli per mano e conducendoli verso quel crocevia del caso che finisce fatalmente per farli incontrare. Con un’apparente naturalezza che sorprende ad ogni inquadratura.
Film etereo e sospeso, come quasi tutta la filmografia di Lelouch, And Now…Ladies and Gentlemen ribadisce ulteriormente quella vocazione alla gentilezza del tocco e alla sottile, garbata ironia che sono da sempre proprie del regista francese. Ma attenzione: sotto la programmatica leggerezza emerge sempre un’inquietudine di fondo, che squarcia la superficie traslucida dell’immagine e crea delle zone d’ombra abitate dai fantasmi della memoria e del rimosso; quegli stessi fantasmi che gli eroi “normali” (o quasi) di Lelouch continuano incessantemente a cercare…

 

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