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Finita
la guerra, comincia la guerra
Finalmente
qualcuno al parlamento italiano si è deciso
a chiedere al Premier Silvio Berlusconi delle spiegazioni
riguardo alle presunte armi di distruzione di massa
per cui si è scatenata la guerra contro l'Iraq
di Saddam Hussein.
di Nessun Nome *
Finalmente
qualcuno al parlamento italiano si è deciso
a chiedere al Premier Silvio Berlusconi delle spiegazioni
riguardo alle presunte armi di distruzione di massa
per cui si è scatenata la guerra contro l'Iraq
di Saddam Hussein.
Sono passati quasi tre mesi dalla fine della guerra
in Iraq e non si è trovata traccia di un solo
batterio o di una sola molecola di gas venefico utilizzabile
per una guerra o per un attentato terroristico.
E già, in ogni caso il nostro Presidente del
Consiglio non ci fa una gran bella figura. Sembra
infatti, dalle notizie che stanno trapelando dalla
Gran Bretagna e dagli USA, che le informazioni dei
servizi segreti riguardo le fantomatiche (e mai trovate)
armi in possesso del regime di Saddam Hussein, siano
state, per lo meno, "gonfiate".
Lo scandalo rischia di travolgere la già vacillante
posizione di Tony Blair. Attaccato fortemente anche
all'interno del suo stesso partito per la partecipazione
alla II guerra del golfo. Sembra che i sudditi di
Sua Maestà non siano tanto concilianti con
un Presidenti del Consiglio capace di mentire, capace,
anzi, di utilizzare le menzogne per coinvolgere il
suo paese in una guerra. Mr. Bush può dormire
sonni più tranquilli dato che l'opinione pubblica
statunitense è più "addomesticata"…
secondo un recente sondaggio il 50% degli statunitensi
è convinto che le armi chimiche siano realmente
esistite e siano perfino state trovate!
In Italia, come al solito, qualsiasi notizia che possa
essere scomoda per il Cavaliere viene messa da parte.
E una situazione in cui Il nostro Presidente del Consiglio
passa o da bugiardo o da incompetente non può
certo essere troppo pubblicizzata. Soprattutto ora
che in Iraq ci stanno anche i nostri soldati.
Dicevamo: o bugiardo o incompetente. Ci sembra giusto
chiarire il concetto. Bugiardo nel caso in cui sapesse
che le informazione dei servizi segreti erano create
e proposte ad hoc per far credere che le armi pericolose
esistessero veramente. Potremmo dire "costruite"
ad arte. Le dichiarazioni di alcuni membri dell'intelligence
della Gran Bretagna fanno chiaramente capire come
le notizie da loro proposte ai capi di stato siano
state modificate in modo da rendere reale e inoppugnabile
ciò che era solo un vaghissimo sospetto. Se
Lui sapeva le Sue dichiarazioni al parlamento italiano
sono da prendere come delle grandissime bugie. L'aiuto
dato agli Stati Uniti e alla Gran Bretagna, oltre
che anticostituzionale, si realizza anche come una
vera e propria truffa nei confronti dei cittadini
italiani.
Nel caso in cui gli amici Tony e George Jr. gli abbiano
tenuti nascosti i loro sforzi per trasformare in prove
inoppugnabili quelle che erano solo dei labili indizi…
bhe… allora Lui ci fa la figura dell'incompetente
che viene tenuto all'oscuro e viene tenuto in considerazione
come il due di coppe in una partita di poker…
La situazione in Iraq è sempre più esplosiva.
La Libertà e la Democrazia che soldati americani
e britannici avrebbero dovuto portare, insieme alle
munizioni e ai dollari, nelle strade dell'Iraq non
si sono ancora viste. Si sono viste invece invece
manifestazioni di protesta, a volte vere e proprie
rivolte, contro l'occupazione militare… Democraticamente
prese a fucilate…
Sono una cinquantina i militari americani morti dallo
scoppio della pace in Iraq (24 quelli caduti durante
i combattimenti per mano degli iraqeni).
In questa situazione e con le premesse di cui sopra
arrivano in Iraq le truppe di pace italiane.
Disgraziatamente la sinistra italiana non ha la forza
e il coraggio di sollevare uno scandalo che renda
manifesta la posizione del Capo del Governo agli occhi
di tutti gli italiani. Ma ci sembrava giusto rendere
merito a qualche coraggioso deputato di, per lo meno,
averci provato.
Non vedremo mai, in televisione, la discussione parlamentare
che si svolgerà su questi accadimenti. Sui
giornali leggeremo solo qualche trafiletto.
Ma noi non possiamo non fermarci a pensare che una
guerra è stata fatta sulla base di una montagna
di bugie. Non possiamo non fermarci a pensare che
la guerra in Iraq è ben lungi dall'essere finita
solo perché non si vede più in televisione.
E non troviamo nessun motivo per togliere la bandiera
della pace che sventola alla finestra.
*In
Cina è il d'uso firmarsi in questo modo per
evitare le persecuzioni politiche. Spero che mi capirete
se da adesso in avanti ogni volta che parlerò
del nostro Presidente del Consiglio mi firmerò
in questo modo.
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