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Catania cambia Catania di Ugo Giansirascusa


Non so se ridere o piangere. Potrei fare una via di mezzo e ridere con un occhio mentre con l'altro piango… oppure, cosa assai più salutare, potrei cominciare a mandare qualcuno a quel paese.
Di certo la mia salute psico-fisica trarrebbe grande giovamento nel potersi sfogare da tanto sentimento represso.
Ma chi dovremmo mandare a quel paese e perché?

Bene, bene… allora veniamo subito al sodo senza perderci in chiacchere. Chi dovremmo mandare a quel paese? Semplice: un'intera classe di pseudo-amministratori. Perché? Perché se veramente credono nelle cose che fanno sono degli imbecilli… se invece non ci credono e le fanno lo stesso sono dei truffatori.
Niente mezze misure perché ne ho piene le scatole e se qualcuno ha voglia di replicare lo faccia pure. Non chiedo altro.
Nella stessa pagina in cui potete leggere questo articolo-sfogo sono anche inserite alcune immagini. Sono le immagini delle cose più divertenti (o imbarazzanti) che mi è capitato di vedere negli ultimi tempi nella nostra misera città.

Partiamo da una cosa semplice, semplice che dovrebbe essere di immediata lettura e interpretazione: Una strada è stata intitolata agli imprenditori Zaccà e Rosolia. Non ho idea di chi sia Rosolia anche se immagino che sia un socio di Zaccà… chi è Zaccà lo so bene visto che nella via in questione sorge il negozio Zaccà sport che, insieme ad articoli sportivi, vende anche un vasto assortimento di armi. Pistole, fucili, coltelli… da Zaccà sport trovate un po’ di tutto.
Non vi fa ridere? Forse vi fa piangere allora? Non trovate che sia un'idea geniale, in una città in cui di armi ce ne è fin troppe, intitolare una via ad un'imprenditore che con la vendita delle armi si è arricchito… o come minimo è campato?
Ma non indugiamo e andiamo oltre perché c'è di meglio per i vostri occhi. Perché la fantasia e l'impertinenza e la protervia di certa gente è infinita e sfiora la genialità incompresa.

Il secondo tassello di questo trittico che vi proponiamo, solo per i vostri occhi, è uno splendido cartello con l'insegna di un ufficio pubblico che immaginiamo sia di fondamentale importanza per la città intera. E' l'ufficio "Tempi ed orari della città". Se l'avessi trovato aperto sarei entrato per rendervi edotti di quale grande lavoro per la comunità venga svolto entro le sue oscure mura. Ma posso, comunque, fare sfoggio della mia immaginazione per fornire alcune possibilità:
1 Non sai che ore sono, non hai un orologio, in strada non c'è nessuno a cui chiedere? Rivolgiti all'ufficio "Tempi ed orari della città" in base alla zona in cui ti trovi potranno calcolare l'ora esatta!
2 Non sai a che ora apre la scuola di tuo figlio? Non sai se il macellaio sotto casa fa orario continuato o va a casa a mangiare? Vuoi sapere a che ora passa l'autobus per andare in centro? Chiama l'ufficio "Tempi ed orari della città"!
3 (lascio per ultima la più fantasiosa delle teorie) Bisognava trovare un posto di lavoro per qualche amico o parente dei nostri cari amministratori? Gli uffici sono tutti occupati? Niente paura… basta inventarsi l'ufficio "Tempi ed orari della città" per risolvere ogni problema di disoccupazione!
Magari abbiamo esagerato un po’ ma mi chiedo comunque che razza di servizi possano offrire al cittadino in quell'ufficio…

Ed ora veniamo alla perla. Al monumento al nulla. Al summa di tutte le buffonate e mangerie varie: le già ribatezzate "posacenere" Terme Achilliane!
E per fortuna ci hanno messo il cartello davanti se no i catanesi sarebbero andati tutti al manicomio cercando di capire cosa cavolo fosse quel buco recintato che sta in piazza Duomo.
Il cartello ci indica che sono le Terme Achilliane, noi ci sporgiamo per cercare di cogliere qualche particolare, per comprendere, per immaginarsi come dovessero essere ai tempi in cui vennero edificate. Tiriamo fuori le nostre scarse nozioni di arte classica, di archeologia, richiamiamo alla memoria gli insegnamenti di Alberto Angela, ci sforziamo ancora e ancora per comprendere la bellezza e l'importanza nascosta in questo grosso buco che sicuramente non riusciamo a cogliere perché siamo degli ignoranti… e invece no. Li non c'è proprio nulla vedere. E se qualcosa c'è sta ben sepolta ad un paio di metri sotto terra nonostante il simpatico cartello dica altrimenti.
E Loro lo sanno… il sindaco e gli amici suoi lo sanno bene che è solo una buffonata tant'è che nella splendida foto di piazza Duomo che ha tappezzato Catania per qualche tempo, delle Terme Achilliane non c'è ombra. "Catania cambia Catania" recitava quell'inutile e odioso cartello pseudo-elettorale pagato di tasca nostra per convincerci che stanno lavorando per noi.

Bhe… la faccia tosta di questa gente mi ha veramente nauseato. E nel dubbio se ridere o piangere scelgo di sicuro di mandarli tutti a quel paese.


Galleria Fotografica - Catania cambia Catania
Fotografie di Luca Salici

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