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Carmina Amorosa - Carmelo Panebianco da GIARDINO CELESTE

Canzone provenzale
al Maestro Santo Russo

Primule sotto la pioggia
di marzo una svanita volta
rondini reduci di vampe
scendono gocce nel respiro
di glicine. Vuoto parco
erba su erbe oscillante
le tempie lasci vagare
tra steli onde spine.

Leggera si dissolve
la rugiada sui petali
svegli di Claire.

Claire più chiara
della grotta lunare
Claire ragazza
impertinente di Provenza.

Senza muschio né ornamenti
folate cospargono polline
negli azzurri orli
Claire oscurità
della mia malinconia.

Più effimera dell’acino
Claire scorre
nell’aroma delle piaghe
Claire ragazza
svolazzante di Provenza.

Non mi doni un sorriso
uno sguardo, quasi
neanche t’accorgi ch’esisto.

Claire vitigno
stravagante di Provenza.

Jardins sous la pluie.

Demetra

Dorme sui gigli sui narcisi
scivola sui cigli assopiti.

Nel giardino delle Esperidi
assaporò l’ambrosia ricordò
impazzite falene sfidare
trascurati falò. Penetrò
col fiato cortecce trasmise
risvegli alla creta.

Volano alto i corvi
gli eucalipti.

Non la notte eclisserà
i tizzoni del roveto
mia Demetra
né l’impudicizia dello stagno.
Demetra, prezioso canneto
di ranocchi.

In quale profonda grotta
ti nascondi, Demetra?

Dovessi scorticarmi fronte
e inguine, io il klefta
ti scoverò tappeto radioso.
Dovessi cercarti cento
e mille anni coglierò
la fragola della tua selva
i datteri della tua bocca
Demetra, mio bouzouki.

In quale grotta profonda
ti nascondi, Demetra?

Colora il sangue
i vitigni.
La danza è fiato
rappreso del dio.

Dorme sui gigli sui narcisi
scivola sui cigli assopiti.

Cantico

Volteggiano calendule
adolescenti di Jerusalem.

Tu conoscenza mia essenza
i tuoi cincinni baita di nibbio

tu campanula amica mia sapienza
corbezzoli acerbi i tuoi capezzoli

cinomio della prateria roderò
la tua ampolla di rugiada

ad una ad una mieterò mio recinto
tutte le spighe nere del Kutik

raccoglierò ad una ad una
tutte le gocce del Dittan.

Bagnati prediletto accaldato
nella brina del mio incavo

sfamati pannocchia penetrante
nel chiostro chiuso del mio favo.

Volteggiano calendule
adolescenti di Jerusalem.

Ebrielha

Tu Ebrielha
tu linfa
tu malva mia salvezza
tu violaciocca
tu ortica purpurea
armoniosa aquilegia
tu prugna
tu roseto
padiglione virtuoso
fonte dilatata
tu vite rampicante
musco ingrottato
boschetto adornato.

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