Siena è stata la prima città
cablata in Italia. Con il termine “ città
cablata” ci si riferisce alla costruzione di una
rete di fibre ottiche che collega le abitazioni di una
città ad un servizio di comunicazione interattiva
innovativo. Spieghiamoci meglio: innanzi tutto, la funzione
più immediata e messa in atto per prima è
quella che permette all’utente di ricevere il
canali televisivi nazionali (Rai, Mediaset, Tmc), quelli
delle emittenti locali, i canali satellitari analogici
in chiaro (Cnn, Eurosport, Bloomberg, ecc.), oltre ai
bouquet digitali di Rai, Raisat, Mediaset, D+ e Strema,
tramite un collegamento via cavo, invece che con le
antenne. Il che signica una maggiore stabilità
del segnale televisivo ricevuto, e –soprattutto
nel caso di Siena, città antica- ridurre notevolmente
l’impatto estetico e ambientale delle antenne
di ricezione; adesso chi osservasse i tetti dei palazzi
medievali di Siena, non vedrà più la selva
di antenne, di ogni forma e colore, che li affollava
fino a poco tempo fa. Ma prima
di analizzare gli ulteriori sviluppi e utilizzi della
fibra ottica, cerchiamo di capire meglio cos’è
l’oggetto in questione.
La
fibra ottica è una delle espressione più
avanzate della tecnologia dell'informazione, essendo
in grado di trasportare enormi quantità di
informazioni, a velocità molto superiori rispetto
ai cavi in rame tradizionali. La fibra ottica si differenzia
dagli altri mezzi di trasmissione poiché consente
di trasferire le informazioni digitali attraverso
la propagazione di impulsi luminosi. Questa qualità
conferisce alla fibra ottica immunità alle
interferenze elettromagnetiche. Fisicamente si presenta
come un cavo costituito da una sottile fibra di vetro
o silicio, ad una estremità viene applicata
una sorgente luminosa, quale un diodo led o un laser,
che emette luce a seguito di un impulso elettrico,
all'altra estremità si trova un rivelatore
che trasforma la luce giunta in impulsi elettrici.
Questi impulsi luminosi viaggiano all'interno della
fibra ottica per lunghi tratti senza attenuazioni
apprezzabili grazie al fenomeno della riflessione
totale. Sfruttando quindi la velocità che può
raggiungere la luce si ottiene uno scambio di dati
digitali molto rapido ogni lunghezza d'onda permette
di trasmettere 10 miliardi di bit al secondo, ogni
fibra può portare sino a 1000 lunghezze d'onda
e un cavo può contenere 864 fibre, ne risulta
che la capacità trasmissiva raggiungibile è
di 8,6 Petabit per secondo (ovvero 8,6 milioni di
miliardi).
A Siena è stata usata la tecnologia
Hfc. Il funzionamento della rete Hfc (l'acronimo significa
rete ibrida ottico coassiale) a larga banda è
molto semplice. E' come un grande impianto centralizzato
d'antenna. La rete senese è di natura bidirezionale:
può cioè portare le informazioni dall'Head
End comunale - acquistato grazie alla sponsorizzazione
della Banca Monte dei Paschi - e dalle centrali Telecom
Italia verso le case dei cittadini, ma anche nella
direzione opposta. Questo apre la strada a tutti i
servizi interattivi, internet ed altro ancora, compresa
la voce (VOIP) senza l'utilizzo della linea telefonica
su doppino di rame o altro.
In realtà, a Siena dal punto
di vista dell’interattività sono ancora
in atto i primi esperimenti. Il progetto prevede la
nascita (parzialmente avvenuta) di un canale civico
all’interno della Rete Civica Senese. Secondo
il comune di Siena, “La Cable Tv sarà
un nuovo media, una tv senza palinsesto, un contenitore
a completa disposizione dell'utente che potrà
scegliere quando vuole di vedere un film senza dover
noleggiare una cassetta, seguire una lezione universitaria,
farsi visitare dal proprio medico o compiere bancarie
evitando le file allo sportello. La redazione è
già al lavoro ed ha realizzato alcuni video
su temi specifici.”
Tramite il sistema Video on Demand,
gli utenti potranno usare il televisore per richiedere
i servizi e prodotto preferiti a disposizione. Bastera
aggiungere al televisore una tastiera a raggi infrarossi
ed un set top box (un decoder) in cui inserire una
carta magnetica.
La carta esiste già dal '96,
si chiama Siena Card, e in essa attraverso un microchip
vengono registrati le informazioni personali dell’utente
(e qui entra in gioco ancora una volta la questione
della privacy), permettendo di fare svariate cose:
pagare il parcheggio, la corsa in bus, il ticket sanitario,acquistare
merce, ecc…
Tornando alla cable tv, una delle prime
applicazioni ad entrare in funzione sarà quella
dello streaming video. L'utente potrà cliccare
sullo schermo, vedere il trailer, e se convinto potrà
procedere al download e vedersi il film quando vuole.
L'università di Siena sta invece
muovendosi sul fronte della teledidattica: oltre alle
lezioni interattive, realtà già sperimentata
diffusamente, si sta lavorando per mettere a punto
la produzione di prodotti mirati per lo studente:
una intera lezione universitaria (con link verso testi
scritti da consultare immediatamente, riferimenti
bibliografici, approfondimenti, sintesi, questionari)
da scaricare dal televisore e poter vedere con calma.
In più sono allo studio vere e proprie lezioni
interattive con la possibilità di comunicazione
diretta (con web cam) tra studenti e professore.
L’altro pater del progetto, il
Monte dei Paschi, sfrutterà la cablatura per
migliorare il servizio di home banking fornito ai
clienti, con lo sviluppo di un vero e proprio sportello
virtuale cui accedere tramite il televisore di casa.
Per quanto riguarda la telemedicina
il Comune sta lavorando insieme alla Usl per una piattaforma
integrata. L'Azienda sanitaria sta completando la
propria rete e quando anche gli ambulatori dei medici
saranno tutti allacciati alla fibra ottica sarà
possibile realizzare facilmente un sistema di telesoccorso
e visita sul video con domande del medico curante
e risposte del paziente attraverso l'apparecchio televisivo
e la tastiera. Al sistema saranno collegate anche
le farmacie comunali che potranno così ricevere
in tempo reale e direttamente dal medico la comunicazione
dei medicinali prescritti al paziente.
L’investimento per la rete civica
cablata è di 30 miliardi di lire ( poco più
di 15 milioni di euro), e si appoggia al finanziamento
del Monte dei Paschi, e alle infrastrutture (le fibre
ottiche) di Telecom Italia.
Il progetto è faraonico, l’investimento
anche. Sinceramente lascia un po’ perplessi
che di fronte agli enormi scenari aperti dalle potenzialità
della fibra ottica, ci si concentri quasi esclusivamente
sull’aspetto “commerciale” del servizio.
In quanto, anche i servizi offerti dal comune e dall’università
possono essere ricondotti alla necessità primaria
di fare marketing con l’obbiettivo,di essere
rieletti per l’amministrazione comunale, e di
aumentare le immatricolazioni per l’ateneo.
Sarebbe bello che fosse dato
più spazio ad un uso più adatto ad una
nuova partecipazione democratica del cittadino al
potere, e ad una auto-organizzazione efficiente della
base, piuttosto che concentrarsi come al solito su
come “soddisfare il consumatore”.
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