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Siena città cablata
Prospettive (e pericoli) dell’introduzione della fibra ottica nella comunicazione locale
Lorenzo Misuraca

Siena è stata la prima città cablata in Italia. Con il termine “ città cablata” ci si riferisce alla costruzione di una rete di fibre ottiche che collega le abitazioni di una città ad un servizio di comunicazione interattiva innovativo. Spieghiamoci meglio: innanzi tutto, la funzione più immediata e messa in atto per prima è quella che permette all’utente di ricevere il canali televisivi nazionali (Rai, Mediaset, Tmc), quelli delle emittenti locali, i canali satellitari analogici in chiaro (Cnn, Eurosport, Bloomberg, ecc.), oltre ai bouquet digitali di Rai, Raisat, Mediaset, D+ e Strema, tramite un collegamento via cavo, invece che con le antenne. Il che signica una maggiore stabilità del segnale televisivo ricevuto, e –soprattutto nel caso di Siena, città antica- ridurre notevolmente l’impatto estetico e ambientale delle antenne di ricezione; adesso chi osservasse i tetti dei palazzi medievali di Siena, non vedrà più la selva di antenne, di ogni forma e colore, che li affollava fino a poco tempo fa.

Ma prima di analizzare gli ulteriori sviluppi e utilizzi della fibra ottica, cerchiamo di capire meglio cos’è l’oggetto in questione.

La fibra ottica è una delle espressione più avanzate della tecnologia dell'informazione, essendo in grado di trasportare enormi quantità di informazioni, a velocità molto superiori rispetto ai cavi in rame tradizionali. La fibra ottica si differenzia dagli altri mezzi di trasmissione poiché consente di trasferire le informazioni digitali attraverso la propagazione di impulsi luminosi. Questa qualità conferisce alla fibra ottica immunità alle interferenze elettromagnetiche. Fisicamente si presenta come un cavo costituito da una sottile fibra di vetro o silicio, ad una estremità viene applicata una sorgente luminosa, quale un diodo led o un laser, che emette luce a seguito di un impulso elettrico, all'altra estremità si trova un rivelatore che trasforma la luce giunta in impulsi elettrici. Questi impulsi luminosi viaggiano all'interno della fibra ottica per lunghi tratti senza attenuazioni apprezzabili grazie al fenomeno della riflessione totale. Sfruttando quindi la velocità che può raggiungere la luce si ottiene uno scambio di dati digitali molto rapido ogni lunghezza d'onda permette di trasmettere 10 miliardi di bit al secondo, ogni fibra può portare sino a 1000 lunghezze d'onda e un cavo può contenere 864 fibre, ne risulta che la capacità trasmissiva raggiungibile è di 8,6 Petabit per secondo (ovvero 8,6 milioni di miliardi).

A Siena è stata usata la tecnologia Hfc. Il funzionamento della rete Hfc (l'acronimo significa rete ibrida ottico coassiale) a larga banda è molto semplice. E' come un grande impianto centralizzato d'antenna. La rete senese è di natura bidirezionale: può cioè portare le informazioni dall'Head End comunale - acquistato grazie alla sponsorizzazione della Banca Monte dei Paschi - e dalle centrali Telecom Italia verso le case dei cittadini, ma anche nella direzione opposta. Questo apre la strada a tutti i servizi interattivi, internet ed altro ancora, compresa la voce (VOIP) senza l'utilizzo della linea telefonica su doppino di rame o altro.

In realtà, a Siena dal punto di vista dell’interattività sono ancora in atto i primi esperimenti. Il progetto prevede la nascita (parzialmente avvenuta) di un canale civico all’interno della Rete Civica Senese. Secondo il comune di Siena, “La Cable Tv sarà un nuovo media, una tv senza palinsesto, un contenitore a completa disposizione dell'utente che potrà scegliere quando vuole di vedere un film senza dover noleggiare una cassetta, seguire una lezione universitaria, farsi visitare dal proprio medico o compiere bancarie evitando le file allo sportello. La redazione è già al lavoro ed ha realizzato alcuni video su temi specifici.”

Tramite il sistema Video on Demand, gli utenti potranno usare il televisore per richiedere i servizi e prodotto preferiti a disposizione. Bastera aggiungere al televisore una tastiera a raggi infrarossi ed un set top box (un decoder) in cui inserire una carta magnetica.

La carta esiste già dal '96, si chiama Siena Card, e in essa attraverso un microchip vengono registrati le informazioni personali dell’utente (e qui entra in gioco ancora una volta la questione della privacy), permettendo di fare svariate cose: pagare il parcheggio, la corsa in bus, il ticket sanitario,acquistare merce, ecc…

Tornando alla cable tv, una delle prime applicazioni ad entrare in funzione sarà quella dello streaming video. L'utente potrà cliccare sullo schermo, vedere il trailer, e se convinto potrà procedere al download e vedersi il film quando vuole.

L'università di Siena sta invece muovendosi sul fronte della teledidattica: oltre alle lezioni interattive, realtà già sperimentata diffusamente, si sta lavorando per mettere a punto la produzione di prodotti mirati per lo studente: una intera lezione universitaria (con link verso testi scritti da consultare immediatamente, riferimenti bibliografici, approfondimenti, sintesi, questionari) da scaricare dal televisore e poter vedere con calma. In più sono allo studio vere e proprie lezioni interattive con la possibilità di comunicazione diretta (con web cam) tra studenti e professore.

L’altro pater del progetto, il Monte dei Paschi, sfrutterà la cablatura per migliorare il servizio di home banking fornito ai clienti, con lo sviluppo di un vero e proprio sportello virtuale cui accedere tramite il televisore di casa.

Per quanto riguarda la telemedicina il Comune sta lavorando insieme alla Usl per una piattaforma integrata. L'Azienda sanitaria sta completando la propria rete e quando anche gli ambulatori dei medici saranno tutti allacciati alla fibra ottica sarà possibile realizzare facilmente un sistema di telesoccorso e visita sul video con domande del medico curante e risposte del paziente attraverso l'apparecchio televisivo e la tastiera. Al sistema saranno collegate anche le farmacie comunali che potranno così ricevere in tempo reale e direttamente dal medico la comunicazione dei medicinali prescritti al paziente.

L’investimento per la rete civica cablata è di 30 miliardi di lire ( poco più di 15 milioni di euro), e si appoggia al finanziamento del Monte dei Paschi, e alle infrastrutture (le fibre ottiche) di Telecom Italia.

Il progetto è faraonico, l’investimento anche. Sinceramente lascia un po’ perplessi che di fronte agli enormi scenari aperti dalle potenzialità della fibra ottica, ci si concentri quasi esclusivamente sull’aspetto “commerciale” del servizio. In quanto, anche i servizi offerti dal comune e dall’università possono essere ricondotti alla necessità primaria di fare marketing con l’obbiettivo,di essere rieletti per l’amministrazione comunale, e di aumentare le immatricolazioni per l’ateneo.

Sarebbe bello che fosse dato più spazio ad un uso più adatto ad una nuova partecipazione democratica del cittadino al potere, e ad una auto-organizzazione efficiente della base, piuttosto che concentrarsi come al solito su come “soddisfare il consumatore”.

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