di
Valentina Arena |
Alla fine degli anni Novanta, il
servizio pubblico televisivo riveste un ruolo importante
in tutta l'Europa. Negli ultimi anni però l'introduzione
della tv via cavo e satellitare, la nascita di internet
e dei servizi digitali segnano la fine dei monopoli televisivi
di servizio pubblico. Ma come si struttura il servizio pubblico
televisivo in Europa e nel resto del mondo?
Regno Unito
Il sistema televisivo inglese è costituito da tre
pilastri: Bbc, tv commerciale e pay tv. L'ente di servizio
pubblico è la Bbc che è interamente finanziata
dal canone, proveniente dalle tasche dei cittadini britannici.
L'Ente pubblico inglese si distingue, in particolare, per
la mancanza di pubblicità al suo interno e per il
fatto che non può investire le risorse da canone
in attività commerciali. Queste ragioni fanno della
Bbc l'archetipo di "servizio pubblico puro". Il
Regno Unito ha scelto,inoltre, la struttura mediale "plurale",
cioè un sistema di spartizione della missione tra
Tv pubblica e tv private. Le attività delle emittenti
commerciali non si sovrappongono a quelle della Bbc ma completano
l'offerta, secondo dei criteri imposti dalle autorità
di regolamentazione e controllo.
Germania
In Germania il sistema televisivo si basa su due forti pilastri:
tv commerciali e tv di servizio pubblico (Ard e Zdf). L'elemento
distintivo della tv pubblica tedesca è la struttura
federale. Ogni stato è responsabile della normativa
relativa agli enti radiotelevisivi che stilano regolarmente
degli Statuti propri. Sul fronte pubblicità, Ard
e Zdf hanno attuato dei compromessi. Lo strumento pubblicitario
è infatti escluso nel prime-time (oltre le 20) e
nel fine settimana. Questo significa liberarsi dai processi
di concorrenza diretta e dallo scontro tra Tv pubblica e
tv commerciale, ma soprattutto diversificazione dell'offerta
nel prime-time, con la possibilità per l'ente pubblico
di sperimentare programmi e linguaggi altrimenti relegati
alle fasce notturne.
Paesi Bassi
Il sistema mediale di questi paesi è molto competitivo
e si basa su un meccanismo che regola il tempo antenna dei
tre canali di servizio pubblico (Nederland1,2,3). Tale meccanismo
gestisce una distribuzione delle licenze di trasmissione
fra le associazioni che rappresentano i vari interessi sociali,
politici e religiosi della popolazione olandese. Il tempo
concesso a ogni canale è proporzionale al peso "sociale"
che le associazioni esercitano nel Paese. La tv olandese
è obbligata a una programmazione fatta di informazione,
cultura ed educazione. Si tratta di una reale imposizione
di servizio pubblico nei palinsesti delle tv commerciali.
Australia
La missione di ente pubblico televisivo è svolta
da Abc, la più importante istituzione culturale australiana
che ha il compito di rafforzare l'identità nazionale,
di sviluppare la creatività e proteggere la diversità
culturale di tutte le comunità presenti in Australia.
Essa si impegna praticamente a dipingere il Paese come multiculturale.
Sulla Abc viene esclusa, nella maniera più assoluta,
qualsiasi forma di pubblicità e sponsorizzazione.
Negli anni Ottanta, Abc, tv pubblica storica, viene affiancata
da una seconda emittente autonoma, la Sbs. Entrambe sono
tv di servizio pubblico e di fatto sono in concorrenza.
Nuova Zelanda
Il modello neozelandese è tra i più particolari
al mondo. L'attività di radiodiffusione pubblica
è gestita da una società per azioni, il gruppo
Tvnz, con 2 canali TvOne e TvTwo. L'unico azionista di Tvnz
è lo Stato e i due canali sono finanziati dalla pubblicità.
Poiché la Nuova Zelanda è costituita da gruppi
di culture e lingue differenti, la missione della tv pubblica
si complica. TvOne e TvTwo devono infatti assicurare programmi
per tutti i gruppi etnici. Per molti anni sono stati acquistati
programmi statunitensi, rischiando una "colonizzazione
culturale"ma per evitare questo, è stato istituito
nel 1989, Nz On Air, ente che raccoglie i proventi da canone
allo scopo di sovvenzionare la produzione di programmi di
interesse generale nelle tv nazionali. Nz On Air è
una società di finanziamento di programmi con funzione
culturale e di consolidamento dell'identità multiculturale
della società neozelandese. L'obiettivo più
importante di Nz On Air è però garantire la
possibilità di realizzare programmi che altrimenti
non sarebbero prodotti dalle tv commerciali.
Come si può notare esistono
diversi modi di intendere il "servizio pubblico televisivo".
Ogni struttura mediale possiede vantaggi e svantaggi, ma
sembra che la Rai si distingua più per i "minus".
La Tv Italiana ci appare sempre più piatta, riduttiva
e semplicista e soprattutto "antica" rispetto
al contesto internazionale. Delusi da una Rai che ha ormai
ben poco di "servizio pubblico" vogliamo sperare
in un cambiamento che riporti la Tv nella "retta via".
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