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riccardo orioles <ricc@libero.it>
tanto per abbaiare
6 gennaio 2003 n.160
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L'internet del dopoguerra. La Microsoft, la Internet Security
Systems,
la Foundstone ed altre hanno da tempo ufficializzato un'intesa
per
limitare le informazioni sulla sicurezza dei rispettivi
software. Le
falle, in particolare, non verranno comuniate al pubblico
prima di
trenta giorni dalla loro scoperta.
Questo, nel quadro della "lotta al terrorismo".
A parte il terrorismo,
essa pero' risolve uno dei principali problemi di marketing
della
Microsoft che diverse volte e' stata pubblicamente sputtanata
da
programmatori indipendenti che, avendo riscontrato bug pericolosi,
li
hanno denunciati in rete. Non e' una questione accademica:
la
percezione di un'affidabilita' non totale ha gia' spinto
fuori Windows
numerosi clienti, fra gli enti pubblici tedeschi (Bundeswehr
in testa)
passati a Linux "per ragioni di sicurezza". Col
pretesto della lotta al
terrorismo, in altre parole, alcune aziende decidono di
prendersi un
vantaggio sulla concorrenza, privando i clienti di informazioni
essenziali e ponendo in vendita dei prodotti insicuri.
* * *
Il classico videoregistratore a cassette, come tutti sappiamo,
e' ormai
da anni uno strumento obsoleto. Il Dvd e i nuovi hard-disk
veloci
miniaturizzati e ad alta capienza assolvono, concettualmente,
molto
meglio al compito di immagazzinare e distribuire informazioni
audio e
video. In piu', la banda larga fornisce un canale adeguato
per la
circolazione di masse praticamente infinite di informazioni
- diciamo
pure di film. Un'azienda d'avanguardia, la SonicBlue, ha
annunciato un
prodotto che ottimizza le prestazioni del "registratore
digitale" e la
sua interfaccia di rete: ognuno puo' rapidamente e a basso
costo
registrarsi quello che vuole e se lo crede opportuno distribuirlo
a una
dozzina (ma non piu') di amici. Le principali media corporation
americane, Abc, Cbs e Nbc, le hanno immediatamente aperto
una causa
legale *preventiva* contro per violazione del copyrigth,
prima ancora
che uscisse l'apparecchio. E anche qui, per giustificare
questa
giurisprudenza "preventiva", si fa appello allo
stato d'eccezione in
cui l'industria versa nel quadro della "guerra".
E' come se, nel 1901, una fabbrica di diligenze avesse fatto
causa
"preventiva" alla De Dion Buton o alla Panhard-Levasseur
accusandole di
favorire, con la loro diabolica invenzione, il proliferare
delle rapine
in banca (e' infatti incontestabile che un rapinatore in
automobile
fugge piu' velocemente di un rapinatore a cavallo) e invitando
i
giudici non a sequestrare magari le automobili esistenti
ed
effettivamente utilizzate per rapine, ma a impedire preventivamente
ope
legis la stessa nascita di una cosi' pericolosa e criminale
invenzione.
* * *
A Washington, l'hackeraggio e' stato equiparato per decreto
ai reati di
terrorismo, con pene fino all'ergastolo e competenza dei
tribunali
d'eccezione. A questi fini viene considerato "terrorista
informatico"
("Deterrence ad Prevention of Cyberterrorism Act",
sez.815) chiunque
arrechi danni equivalenti o superiori a cinquemila dollari.
Il ragazzo
che s'introduce nel server della scuola e' dunque equiparato
al
terrorista che prepara un attentato al tritolo, rischia
le stesse pene
e verra' trattato alla stessa maniera. Il decreto - sempre
nel quadro
dello "stato di guerra" - verra' applicato anche
in maniera
retroattiva.
* * *
Le majors che sono riuscite ad eliminare Napster (senza
trarne grande
guadagno: ora gli utenti si scambiano i file direttamente
fra loro) e
che tengono i prezzi dei CD musicali fra le 35mila e le
45mila lire,
chiedono una legge che permetta loro di inserirsi senza
permesso nei
singoli computer dei cittadini collegati all'internet. Anche
qui, il
pretesto e' l'"antiterrorismo".
* * *
Gli episodi di questo genere, nel silenzio generale, si
moltiplicano.
Fra non molto ci troveremo di fronte a un internet molto
diverso da
quello che conosciamo adesso. I tentativi di sottoporre
il progresso
tecnologico agli interessi privati avranno successo, probabilmente,
nel
settore dei prodotti di consumo ma falliranno nell'internet
vero e
proprio, che e' fisiologicamente democratico per natura.
Si tratta di tentativi deplorevoli sul piano etico e su
quello civile e
- in un certo senso - "antioccidentali". Cosa
sarebbe successo se le
multinazionali delle candele (se a quei tempi fossero esistite)
fossero
riuscite a ridurre al silenzio Thomas Alva Edison? Se Gutemberg
fosse
stato arrestato per riproduzione abusiva? Se i fratelli
Wright,
all'alba di quel mattino, fossero stati bloccati da un mandato
del
giudice su richiesta della Cunard Lines? Se per combattere
il
terrorismo - ad esempio - dei nichilisti russi fossero stati
assoggettati a censura preventiva i telefoni di tutto il
mondo? Un
"forse", un "certamente" e un "chissa'".
Il "forse" riguarda l'ipotetica vittoria sul terrorismo
(i nichilisti
in realta' furono cancellati dalla diffusione dei consigli
di fabbrica
in Russia). Il "certamente" riguarda i profitti
dei fabbricanti di
candele e dei gestori di diligenze, liberi di moltiplicarsi
tranquillamente senza l'incomodo di fastidiose concorrenze.
Il
"chissa'" riguarda tutti noi: chissa' se alla
fine dei conti non ci
piacerebbe di piu' camminare a piedi e andare a letto con
le galline,
dopo aver soffiato sulla candela. Buonanotte.
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Argentina. Calano - di circa un terzo - gli utili delle
banche
italiane: Argentina, Enron e new economy. Calano anche i
dipendenti,
soprattutto nelle mega-banche che si stanno "ristrutturando".
Nel
frattempo, non si riesce in alcun modo a conoscere i dati
dell'inflazione reale: i calcoli ufficiali si basano su
una serie di
prezzi (per esempio i biglietti dei treni espressi, che
praticamente
non esistono piu') chiaramente obsoleti. Domanda: quanto
s'e' portato
via all'estero, col giro Montedison-Fiat (per esempio) l'Avvocato?
Chi
e' il padrone di quasi tutti i supermercati? Come mai, nonostante
la
condanna formale dell'antitrust, le assicurazioni continuano
a far
cartello per raddoppiare i prezzi? Soluzioni finora proposte:
rimettere
i prezzi in lire; stampare dei biglietti da un euro; pregare
padre Pio.
* **
Il governo argentino, nel frattempo, si difende dall'accusa
di aver
prodotto inflazione. Secondo un istituto molto autorevole,
l'Eurispes,
gli alimentari nel giro di un anno sarebbero rincarati del
trenta per
cento. "Menzogna! - ribatte il governo - I rincari
sono stati inferiori
al dieci per cento!".
Ma un dieci per cento d'inflazione, e proprio nel settore
dell'amministrazione, e' gia' qualcosa di pre-argentino
(con il trenta
percento, saremmo a Ferrer e all'assalto ai forni). Il governo
non e'
il solo colpevole dell'inflazione, che va molto al di la'
dei
meccanismi controllabili da un governo. Ma il fatto stesso
che le cifre
del dibattito siano queste, la dice lunga sulla situazione
reale, al di
la' degli spot, del paese (stiamo parlando sempre dell'Argentina).
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Guerre. Circa centoquaranta le vittime degli incidenti stradali
per le
feste. Un Bin Laden quotidiano di cui nessuno si accorge
piu'.
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Giudiziaria. E' stato rinviato a giudizio, per abusivismo
edilizio
nella valle dei Templi, l'ex sindaco di Agrigento Calogero
Sodano. Il
tribunale sta adesso valutando se accettare la costituizione
di parte
civile (con richieste di danni per centinaia di talenti)
avanzata,
tramite lo studio Galasso di Palermo, dai signori Zeus,
Giunone,
Castore e Polluce.
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Mimmo Lombezzi wrote:
< In Etiopia ci sono sei milioni di esseri umani che
non hanno piu'
nulla da mangiare. Tra febbraio e marzo potrebbero diventare
tredici
milioni pero' si investe sulla clonazione di esseri umani...
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Il partito di Falcone e dei ragazzini
"Il partito di Falcone e dei ragazzini" non aveva
un comitato centrale
o uno stemma, ma in realta' era l'unico partito esistente
in Sicilia,
oltre alla mafia. Il rumore di fondo, in quegli anni, era
costituito
dalle dichiarazioni dei sindaci che escludevano l'esistenza
della mafia
nella loro citta', dai giornali ad azionariato mafioso che
invocavano
silenzio, dalla brava gente che lavorava chiassosamente
all'autodistruzione della sinistra, e dai colpi di pistola.
Furono i ragazzini di Palermo a scendere in campo per primi.
Il liceo
Meli, l'Einstein, il Galilei, poi via via tutti gli altri.
Si passava
sotto il Palazzo di Giustizia e il corteo, che fino a quel
momento
aveva gridato a voce altissima i Nomi, faceva improvvisamente
silenzio.
La' dentro lavoravano i nostri magistrati. Falcone, Borsellino,
Di
Lello, Ayala, Agata Consoli, Conte: meta' del Partito erano
loro.
L'altra meta', i liceali.
A Catania, fra il 1984 e il 1986, furono almeno duecento
i ragazzi che
in una maniera o nell'altra parteciparono, da militanti,
alle
iniziative dei Siciliani Giovani: furono i primi a gridare
in piazza i
nomi dei Cavalieri e a lavorare quotidianamente - il volantino,il
centro sociale, l'assemblea - per strappargli dagli artigli
la citta'.
A Gela, a Niscemi, a Castellammare del Golfo, nei paesini
dove i
padroni hanno la dittatura militare, essi vennero fuori
e lottarono,
paese per paese e citta' per citta'. "La Sicilia non
e' mafiosa -
affermavano orgogliosamente - La Sicilia e' militarmente
occupata dalla
mafia". La Sicilia, dove ancora nel 1969 un ragazzo
fu fatto uccidere
dal padre - boss mafioso - perche' era iscritto alla Fgci.
La Sicilia
che ha combattuto, che non s'e' arresa mai.
Ha combattuto, ed ha fatto politica, ha ragionato. La politica
come
partecipazione, come trasversalita', come societa' civile
nasce nelle
lotte palermitane e catanesi di quegli anni: oggi e' common
sense
dappertutto. La fine del vecchio ceto politico, di tutta
la vecchia
storia, fu intuita per la prima volta qui. Non e' un caso
se il
movimento studentesco, ai tempi della Pantera, era ripartito
da
Palermo. Non e' un caso se Palermo in quegli anni e' stata
l'unica
citta' ad avere un'opposizione di massa, e vincente.
Dall'83 al '93 in Sicilia e' vissuto, con alti e bassi ma
con una
sostanziale continuita', un vero e proprio movimento di
liberazione.
Contro la mafia, ma anche contro tutto cio' che essa porta
con se',
contro le sue radici..
Questo movimento avrebbe potuto essere esattamente l'anello
che mancava
alla sinistra italiana, il punto di partenza per ricostruire
tutto.
Invece, e' rimasto solo. Avrebbe potuto essere - se la sinistra
ufficiale l'avesse voluto - la nuova classe dirigente del
paese. Davide
Camarrone del liceo Meli, Antonio Cimino di Corso Calatafimi,
Fabio
Passiglia, Nuccio Fazio, Vito Mercadante, Angela Lo Canto,
Carmelo
Ferrarotto di Siciliani Giovani, Nando Calaciura, Tano Abela,
il
professore D'Urso: avete mai letto questi nomi sui giornali?
Benissimo.
Infatti, neanche i nomi dei primi socialisti uscivano sui
giornali,
cent'anni fa.
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Due lapidi in due citta' del mondo
< In questa piazza il 15 novembre 1944
ebbe luogo la battaglia della Bolognina
fra forze partigiane e invasori nazisti e fascisti
Cittadino che passi
se alzi lo sguardo vedi il fabbricato al civico 5
ove caddero 6 giovani patrioti
combattendo per l'indipendenza della patria
offrirono la vita per la nostra attuale liberta' >
* * *
< Qui e' stato ucciso
Giuseppe Fava
La mafia ha colpito chi con coraggio
l'ha combattuta, ne ha denunciato le
connivenze col potere politico ed
economico, si e' battuto contro
l'installazione dei missili in Sicilia
Gli studenti di Catania >
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girare.
"A che serve vivere, se non c'e' il coraggio di lottare?"
(Giuseppe
Fava)
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