Zo centro
di cultura contemporanea.
Piazzale Asia 6 catania 095/
533871
Il
16 marzo Michael Gira...
SABATO 2 MARZO
h.22.30 Nodance
open sound e mondi immaginari
Riprende il ciclo
delle sonorizzazioni d'ambiente
curate da Roberto Agosta. Diffusioni
musicali avvolgenti, battiti
lenti per movimenti rarefatti.
Una nuova concezione dello spazio
sonoro nel quale ritrovare frammenti,
radici, etnie, loop, frequenze,
memorie. Musiche, luci e visioni
sospese in una dimensione inedita.
Gravitazione libera. Immaginazione
obbligatoria.
DOMENICA
3 MARZO
h.22.30
A SHORT APNEA
Difficile spiegare
la nascita di un gruppo come
a Short Apnea se non si consultasse
il curriculum dei suoi protagonisti
dediti alla sperimentazione
e al libero attraversamento
dei generi musicali sin dagli
anni 80. Weimar Gesang, Tasadey,
Afterhours, Six Minute War Madness
sono i nomi di queste loro esperienze,
esempi importanti di innovazione
e ricerca nell'ambito della
nuova musica italiana. Da esse
Paolo Cantù, Fabio Magistrali
e Xabier Iriondo hanno attinto
forme e tecniche musicali, sviluppandole
all'interno del progetto A Short
Apnea concepito come una breve
immersione nei territori tortuosi
e affascinanti del rock di confine.
Cantautorismo crepuscolare ,
free jazz, noise, splendida
psichedelia ed altro ancora
sono le coordinate sonore di
una band futuribile e avanguardista,
già divenuta punto di
riferimento della scena musicale
italiana.
LUNEDI'
4 MARZO
h.19.00
42° parallelo - libri autori
temi a sud
Carmine Abate
"Storie di due mari"
in collaborazione
con la Facoltà di Lingue
e Letterature straniere dell'Università
di Catania.
Carmine Abate, nato a Carfizzi,
comunità Arbëreshë
della Calabria, ha incorporato
dentro di sè e nella
sua narrativa il tema della
memoria della propria comunità
e cultura di appartenenza. Avendo
però vissuto l'esperienza
dell'emigrazione la sua vita
e il suo mondo culturale si
sono segmentati in una molteplicità
di mondi che convivono l'uno
accanto all'altro. <<
Le storie che mi ronzano in
testa - dice l'autore - continuo
a sentirle in una babele di
lingue: l' arbëreshë,
che è la lingua in cui
penso e sogno, l'italiano della
mia scolarizzazione, il calabrese,
il tedesco, il germanese, cioè
la lingua ibrida degli emigrati;
e poi le parole e i modi di
dire dei tanti luoghi in cui
ho vissuto.
I suoi romanzi compongono un
paesaggio esistenziale e culturale
profondamente sincretico in
cui è possibile ritrovare
accanto alla narrazione delle
tradizionali storie che gli
Arbëreshë si tramandano
da secoli la memoria di esperienze
maturate nei suoi vari nomadismi.
Interverranno
l'autore, Antonio Pioletti,
Sandro Lutri, Franceso Altimari.
MARTEDI' 5 MARZO
h.21.30
Macchina disorganizzata 3/5
un progetto di CaneCapovolto
"Macchina
Disorganizzata "è
il nuovo progetto del collettivo
artistico CaneCapovolto che
si ispira alle ricerche del
matematico Alan Turing, che
nel 1935 descrisse una rete
di neuroni artificiali interconnessi
in maniera casuale. Esso sperimenta
la capacità di interazione
di un musicista in relazione
all'apporto casuale ed imprevedibile
di una macchina: un lettore
CD esegue in modalità
"random" una sequenza
di 65 tracce comprendenti effetti
sonori, brevi testi, composizioni
originali, audio cinematografico
ed ampie sequenze di silenzio."
Protagonisti di questo terzo
appuntamento saranno i musicisti
Carlo Natoli e Francesco Cusa.
CARLO NATOLI
- live electronics
FRANCESCO CUSA - batteria
VENERDI' 8 MARZO
h. 22.30
TRUMAN'S WATER
Soul Junk
Dal 1991 i Trumans Water organizzano
un sound vibrante ed anarchico,
aggiungendo il proprio originale,
avventuroso contributo all'uso
di rumore e tensione all'interno
di strutture sonore rock. Ritmiche
complesse e chitarre dissonanti
contribuiscono a creare una
musica che difficilmente può
essere costretta dentro la stabilità
di definizioni e categorie.
Un rincorrersi continuo tra
post e progressive rock, psichedelia
sghemba e germi melodici, parodia
dei Sixties e tracce di noise
surreale. Sfuggente e magmatico,
il loro incedere sonoro sembra
essere freneticamente in fuga
verso mondi musicali saturi
di energia. La stessa che restituiscono
con passione e generosità
durante le loro folgoranti esibizioni
live. Dopo un lunghissimo tour
europeo i Truman's Water arrivano
finalmente a Catania con una
line-up formata dai due fratelli
e scatenati chitarristi Kirk
e Kevin Branstetter, dal possente
batterista Kevin Cascell e da
Glenn Galaxy, chitarrista aggiunto
e fondatore dei Soul Junk, band
americana di supporto che aprirà
la serata.
SABATO 9 MARZO
h.23.00
MAFFIA SOUND SYSTEM
Il Maffia Sound
System è un gruppo di
DJ, produttori e musicisti che
lavorano dal 1995 all'interno
del Maffia Illecit Music Club
di Reggio Emilia. Il Maffia
è un club dedicato alla
musica di frontiera e di ricerca,
legato in particolar modo alla
scena delle nuove sonorità
elettroniche.
Il Maffia Sound System vanta
un lunghissimo curriculum come
supporter ai migliori DJ e live
act della scena internazionale:
Fatboy Slim, Roni Size, DJ Shadow,
Howie B. Ha inoltre suonato
in varie città e locali
italiani ed esteri, tra i quali
il Bar Rumba di Londra con Ross
Allen, Gilles Peterson e Roni
Size; e recentemente all'"Aka",
l'hype bar del "The End".
80. PERENNEMENTE
17,18,19,20
MARZO h.21
Lupo
di Carmelo Vassallo
con Carmelo Vassallo, Biagio
Guerrera
una produzione Zo- centro culture
contemporanee
Dal 17
al 20 marzo al centro culturale
Zo, prima nazionale dello spettacolo
teatrale Lupo, testo dell' autore-attore
catanese Carmelo Vassallo già
premiato nel 1997 al Premio
Riccione per il Teatro con una
menzione speciale.
Con qualche parentela genetiana
vivificata da un bellissimo
uso del linguaggio - un dialetto
catanese che prende ritmi e
gergalità diverse in
bocca ai due diversi personaggi
- Carmelo Vassallo ci racconta
un fatto di cronaca mitizzato
dalla fantasia di chi l'ha vissuto
quindicenne. Quindici anni dopo
è proprio costui a rivelarcelo,
quando ha raggiunto l'età
che aveva l'altro personaggio
ai tempi del fatto, cioè
il Lupo del titolo, che ora
ritorna nella memoria o in flashback.
Questo vagabondo emarginato
e un po' selvaggio è
stato ucciso dal più
giovane alla fine di un'estate
di amicizia, rievocata dai tre
lunghi monologhi da lui rivolti
al ragazzo fremente al balcone,
sotto gli occhi intransigenti
della madre: un rapporto semplice
e solo sotterraneamente morboso,
fatto di calcetto, pesche di
ricci, gelati, giri in vespa,
ma che degenera per il giovane
nell'ossessione di un possesso
fisico temuto anzi forse sognato
e mai subito, portandolo al
delirio e al coltello. Ma l'ossessione
ritorna ancora in lui rivivendo
la storia mentre impasticca
la madre per liberarsene e il
suo ululato si confonderà
alla fine con quello del lupo
ora mannaro, a suggello d'un
racconto nero nato in forma
d'idillio.
Per
maggiori info:
www.zoculture.it
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