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Il Marketing Etico e le multinazionali

di Valentina Arena

Da sempre riconosciamo come unico obiettivo delle aziende il profitto, che sia un’azienda di prodotti o di servizi, tutte le menti e le mani di questa puntano alla creazione di denaro. Il tempo, però, ha modificato la struttura stessa dell’impresa e insieme anche il marketing, ovvero quel processo sociale e manageriale attraverso cui l’impresa, per mezzo dei beni e dei servizi da essa realizzati, soddisfa bisogni e desideri di uno o più individui.
Il marketing ha subito, quindi, una serie di modifiche passando per diverse fasi evolutive: marketing di massa, marketing indifferenziato, marketing concentrato o personalizzato, fino ad arrivare al marketing etico, nodo centrale per molte imprese nazionali e multinazionali.
La dichiarazione delle aziende di essere vicine ed attente ai propri clienti si scontra con la loro percezione di essere visti esclusivamente come “consumatori”.
Riuscire invece ad instaurare una relazione con il cliente, in quanto “uomo sociale”, risulta essere per le aziende un differenziale competitivo molto forte.
Il marketing etico garantisce un notevole vantaggio per le aziende, che cercano in ogni modo di presentarsi agli occhi del suo cliente come soggetto concentrato sul sociale, come un soggetto attento a “tutti” i suoi bisogni.
I grandi colossi del mercato hanno ricercato e selezionato dei potenziali partner operativi nel mondo del no profit ( Unicef, FAO, Peace Association, Caritas) e sviluppato con questi dei progetti di comunicazione a sfondo sociale, creando campagne di comunicazione fondate su valori etici: pace e promozione dei diritti umani, lotta al razzismo e all’AIDS, tolleranza e rispetto per le diverse culture.
Sicuramente un bel concetto quello del marketing etico, se solo tutte le più grandi multinazionali, a partire da Benetton, P&G, Nike ed altre, lo mettessero realmente in pratica.
Non basta lanciare grandi campagne di comunicazione accompagnate da belle foto e pay off d’effetto, che magari riescono anche a toccare il cuore dei “consumatori”.
Allora ci chiediamo, quante delle multinazionali esistenti fanno realmente marketing etico?
La realtà è che la logica del mercato viaggia su binari ben diversi da quelli della logica dei valori etici e sociali.

 

Il Progetto
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