segnali dalle città invisibili
  Giro99 Bookfestival 2002
Carlo Infante

Giornalista free lance ed esperto di nuovi media, le linee d’iniziativa su cui è più impegnato sono quella della sperimentazione di nuove forme ludico-partecipative alla cittadinanza digitale (www.trovarsinrete.org) e quella dell’arte dello spettatore in rete (www.teatron.org).
Come giornalista ha collaborato con diverse testate (Lotta Continua, Il Manifesto, Reporter, Scena, Reporter, L'Unità, La Repubblica, Letture, Rai Educational- Mediamente, Radiorai, Rainews24) come esperto di nuovi media progetta e cura Seminari Universitari (Scienze della Comunicazione - Università di Siena, Sociologia della Comunicazione e dello Spettacolo - Università di Urbino, DAMS - Università di Bologna) ed ha curato, per la RAI, il ciclo "Mediamente scuola" e le trasmissioni satellitari "Futur Channel" per il Futurshow 1999.
Nel 1997 ha pubblicato "Educare On Line" (IPM netbook) e nel 2000, per Bollati Boringhieri, "Imparare giocando. L'interattività tra teatro e ipermedia". Il sistema educativo può, attraverso la multimedialità interattiva, collegare tra loro due forme diverse di apprendimento, quella sensoriale e quella alfabetica che, di fatto, corrispondono alle funzioni dei due emisferi cerebrali. La dimensione ludica del virtuale rappresenta uno dei migliori modi possibili per imparare, attraverso la simulazione, in un mondo futuro inevitabilmente digitale. Una riflessione sul rapporto tra gioco, ipermedia, educazione, teatro e arti elettroniche, rivelando quell'interattività che sta alla base di tutti questi campi.

Giornalista, educatore ed esperto di nuovi media, l’autore indaga la dimensione ludica del virtuale: a suo giudizio uno dei modi migliori di imparare, perché stimola la partecipazione e l’esperienza diretta, coinvolgendo la sensorialità e il pensiero analogico. Se da un lato il libro tenta di far cadere tabù e diffidenze nei confronti dei videogame e di Internet, dall’altro sottolinea gli aspetti virtuosi che sottendono l’interattività, l’ipermedialità e la connettività del futuro digitale.

 

Il Progetto
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