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Giro98
forum sociale europeo
LULA, LA STORIA, E LE MADRI DI PLAZA DE MAYO
Il Sud America al Forum Sociale
Europeo, tra crisi e speranza.
di lorenzo misuraca
Tutti quelli che hanno partecipato
al forum sociale di Firenze hanno avuto probabilmente
la sensazione che , da questo evento in poi, laltro
mondo tanto agognato dal movimento dei movimenti
è un po più possibile che
in passato.
In realtà, forse, tale sensazione si era
insinuata lieve ma inesorabile già da alcuni
giorni, e cioè dalla vittoria elettorale
di Lula alle presidenziali brasiliane.
il Brasile si sa, ha sempre trascinato a sé
limmaginario di noi pallidi e legnosi occidentali,
ma se il mito del sedere carioca coperto solamente
da un filo interdentale, e quello delle acrobatiche
azioni di eroici calciatori al Maracanà
sono roba trita e ritrita, per il giovane (e non)
che sente il sangue ribollire ala parola rivoluzione,
Il subcontinente brasiliano propone ulteriori
stimoli.
Dalla leggendaria fuga di Zumbì, schiavo
negro fattosi re e capo dei rivoltosi nel Ottocento,
alla rivendicazione culturale e identitaria del
Movimento Negro di Bahia, dal tropicalismo di
Caetano Veloso e Vinicio De Moraes, alla Teologia
della liberazione di padre Balduino, dalla lotta
dei Sem Terra, al partido dos trabalhadores di
Lula, il progressista occidentale ha sempre guardato
con attenzione i moti e le novità sociali
provenienti dal Brasile.
La vittoria elettorale del Partito dei lavoratori,
storicamente alleato dei Sem Terra nella lotta
alla riconquista del proprio territorio da coltivare,
ridà nuova speranza non solo ai poveri
e agli oppressi di quella nazione ma tutto luniverso
politico della sinistra mondiale.
Il Brasile per la sua grandezza è paragonabile
ad un continente, e in un periodo storico in cui
le sinistre hanno perso il potere in tutti i paesi
occidentali di rilievo, il trionfo di Lula acquista
una possibilità di riscatto per il socialismo
nel mondo. Oltretutto la collocazione geo-politica
del Brasile è altamente strategica. Si
trova in un continente(o quasi), quello latino-americano,
posto in bilico tra sviluppo e bancarotta (vedi
Argentina), tra capitalismo e socialismo, tra
FMI e Porto Alegre.
Allinterno del forum, oltre le presenze
fisiche dellex sindaco di Porto Alegre dei
Sem Terra, aleggiava la presenza di Lula e del
futuro della sua nazione. A lula sono stati dedicati
numerose riflessioni e grandi speranze sulle azioni
politico-economiche del neo presidente, soprattutto
durante la conferenza su America Latina:
crisi globale e resistenze sociali.
Hanno partecipato esponenti appartenenti a movimenti
sociali di tutto il Sud America, da Via Campesina
al Pastoral council brasiliano.
Particolarmente toccante lintervento di
Estela Carlotto, appartenente alle Abuelas Plaza
de Mayo, lassociazione di mamme e nonne
dei desaparecidos argentini durante la dittatura
militare degli anni settanta. La Carlotto ha parlato
della lotta e della dignità di donne straziate
dal dolore della sparizione di figli e figlie,
ma decise a non fermarsi fino al raggiungimento
totale della verità e alla piena punizione
dei colpevoli. Lanziana signora racconta
alla platea di aver subito più di una volta
attentai omicidi (lultimo pochi giorni prima),
ma aggiunge, ferma nella voce, che una madre cui
hanno ucciso un figlio non ha paura di morire
perché non ha più nulla da perdere.
Lassociazione Plaza de Mayo (dal nome della
piazza di Buenos Aires nella quale da più
di ventanni le madri-coraggio argentine
si riuniscono periodicamente per protestare),
si è unita in questo periodo tragico per
il popolo argentino alla lotta dei piqueteros,
e a tutti coloro che si stanno costituendo in
rete per uscire, attraverso una proposta di socialismo,
dalla drammatica bancarotta che ha presipitato
il paese in una crisi economica difficilmente
risanabile. Estela Carlotta, accolta alla fine
dellintervento da unovazione e dal
grido El pueblo unido jamas serà
vencido, esprime la speranza, cosiccome
durante lintervento successivo il colombiano
Lucio Garzòn, che Lula non sprechi la grande
occasione di rilancio del socialismo che gli è
capitata tra le mani.
I relatori sono concordi nellinvito al presidente
brasiliano affinchè rifiuti lALCA,
il piano di aiuti economici in cambio di accordi
commerciali fortemente sfavorevoli per i paesi
latinoamericani proposto dagli Stai Uniti, e scelga
il MERCOSUR, il programma di mercato unico sudamericano
che rafforzi la fragile economia del sub-continente,
e sia al contempo equa per chi ne prenda parte.
La storia siamo noi, nessuno si senta escluso,
canta un certo De Gregori,. E la storia del Sud
America e della nuova speranza socialista, oggi
è anche, e soprattutto, Lula e la sua enorme
responsabilità, da cui speriamo-
non si senta escluso.
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