segnali dalle città invisibili
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Lentini, uno spettacolo triste

una scuola devastata da ladri e teppisti
di rocco rossitto

E pensare che lo avevano pure promesso di comprarlo un sistema d’allarme. Lo avevano promesso a fine agosto in un assemblea affollata da bambini, genitori, insegnanti, forze dell’ordine e da una decina di ragazzi venuti da tutta Italia gratuitamente a rendere più pulita la scuola. Era agosto e si stava finendo il primo campo scuola intitolato: “SBULLA LA CITTA’ ” dove alunni insieme ad altri ragazzi, animatori provenienti da tutta Italia, avevano ripulito ed abbellito la scuola.
Si, il sindaco di Lentini, dott. Rossitto, il vice sindaco Guercio e l’assessore alla pubblica istruzione avevano usato belle parole, promettendo, promettendo e continuando a promettere.

E invece nulla, non c’è stato nulla, nessun allarme, niente di niente e puntualmente la settimana scorsa, ignoti, sono entrati nel quarto istituto comprensivo Gugliemo Marconi di Lentini in provincia di Siracusa, hanno svuotato estintori, sporcato e creato ulteriori danni ad una scuola che negli ulti due anni ha visto per ben 25 volte violata la sua integrità, subendo furti per ingenti quantità di denaro, e subendo soprattutto l’umiliazione attraverso atti vandalici.

Non si capisce cosa ancora freni il sindaco e la sua giunta incapace a muoversi considerando il fatto che le spese che stanno sostenendo per la pulizia e per gli estintori, e che la passata giunta, incapace anch’essa, ha sostenuto, supera di gran lunga la spesa necessaria per fornire un sistema di allarme alla Guglielmo Marconi.

La settimana scorsa, però, all’indomani degli ultimi atti vandalici, “la scuola” non ha resistito, e con il dirigente scolastico in testa, Armando Rossitto, è andata dal Sindaco e si è fatta ricevere nell’aula consigliare per pretendere i loro diritti. Il sindaco con linguaggio “politichese” ha fatto capire che ha avuto problemi, che la sua giunta non è all’altezza e che si sarebbe impegnato. Le solite promesse, farcite di retorica, e in più trovandosi in completa difficoltà ha pure accusato il preside Rossitto, dicendo che i suoi discorsi sono da campagna elettorale. Non è difficile immaginare cosa avranno pensato gli alunni della scuola vedendo il loro preside che richiedeva diritti per la scuola, per i bambini che richiedeva che le promesse fatte in pubblico mesi prima fossero rispettate, non è difficile immaginare cosa hanno pensato gli stessi bambini vedendo il loro sindaco incapace di mantenere tali promesse e per giunta pronto ad attaccare il preside e quindi la scuola tutta.
Uno spettacolo triste, molto triste.

 

Il Progetto
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