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“Ossidiana” di Piero Buscemi

di Cesare Piccitto

Piero Buscemi è nato a Torino nel 1965.
Ha frequentato la Facoltà di magistero di Messina.
Vive e lavora a Siracusa.

Continua la mia ricerca di nuovi e nascenti talenti, in tutti gli ambiti (musica, poesia, arte, letteratura, ecc.) che pur essendo degli ottimi “artisti” visto i risultati che ottengo (pubblicazioni, vincite in concorsi di rilevanza nazionale, ecc.) stranamente non riescono a farsi conoscere al “ grande pubblico”. Come in tutti gli ambienti purtroppo se sei da solo e bravo ma non hai nessuna raccomandazione, conoscenze o soldi è praticamente impossibile farsi conoscere ad un pubblico più vasto che non siano parenti e amici. Dato che non condivido minimamente tale logica cerco attraverso GIRODIVITE di dare una piccola occasione a una piccola parte di questa miriade di “creativi”, che hanno molto da dire e dare, portandoli almeno alla conoscenza di un pubblico più vasto. Piero Buscemi lo ho conosciuto mesi fa durante un laboratorio di scrittura che frequentammo insieme. Un tipo di poche parole che si “illumina di immenso” ogni volta che si parla di scrittura, libri e autori. Saputa la notizia della sua prima pubblicazione dal titolo “OSSIDIANA” ho colto l’occasione per fargli questa breve intervista.

Quando e perchè hai cominciato a scrivere?
Ho cominciato a scrivere in maniera più continuativa e cercando di rendere i miei scritti più personalizzati all'età di 15 anni quando imparai a suonare la chitarra e provai ad abbinare qualche testo da cantare. Poi verso i diciott'anni ho fondato con un amico un giornale a Messina con il quale tentare di fare qualcosa di più serio. Il giornale si chiamava "Querelle" e durò qualche numero, oggi l'amico lo ha trasformato in una associazione culturale.

A quali modelli ti ispiri, autori più o meno famosi?
Credo che non si possa determinare con certezza un modello a cui ispirarsi. Quando si scrive, si prova, anzi provo ad essere me stesso, anche se è ovvio che prima di essere scrittore è necessario essere un buon lettore. In questo, ognuno s'indirizza verso autori che colpiscono la propria fantasia e se è questo che intendi nella domanda, i miei autori preferiti in quegli anni sono stati Henry Miller, Jack Kerouac, Albert Camus, Jean Paul Sartre e i grandi della letteratura italiana, vedi Pirandello, Ignazio Silone. Oggi un autore che mi piace leggere è Erri De Luca.

Quali altri opere hai creato prima e dopo Ossidiana, pubblicate e non?
Prima di Ossidiana ho pubblicato una raccolta di poesie con il titolo "Passato, presente e futuro" e nello stesso anno d'uscita di Ossidiana (2001), un'altra raccolta di poesie intitolata "Apologia di pensiero". Nel cassetto ho un altro romanzo già finito che prenderà il titolo di "Aerosol", dove racconto la mia esperienza di giornalista autodidatta ai tempi del giornale "Querelle" e sto lavorando su un altro libro che narra la storia di un ragazzo di quindici anni che figlio di un sindacalista, per opporsi all'ipocrisia idealistica del padre, sceglie di diventare un "esattore" di un mafioso locale.

Cos’è "Ossidiana"?
Ossidiana è l'esperienza di un uomo comune che all'interno di un piccolo paese, vincendo le elezioni amministrative, conquista una piccola fetta del potere. Durante il suo mandato, quest'uomo in un continuo ritorno al passato, viene trascinato sul sottile equilibrio del potente costretto dal suo ruolo a sfruttare la situazione del momento (vedi appalti, bustarelle) e il contatto quotidiano con la gente "comune" e i suoi problemi. La svolta di questo suo esame di coscienza l'avrà quando coinvolto nel funerale di Stato a Palermo, del giudice Falcone, che ho preferito inscenare nella Cattedrale, giungerà alla conclusione che tutto è ipocrisia, la sua vita, gli ideali sperperati nelle piazze, il suo potere che è rappresentato dalla metafora dell'ossidiana (vetro vulcanico con il quale venivano costruite le punte delle armi e che rappresentava nel passato il potere per coloro che la possedevano) e l'altra faccia della medaglia del potere, rappresentata dalla pomice, altro prodotto lavico, nella quale il personaggio affonderà la stoltezza dell'uomo, impotente alla forza scatenante della natura (l'Etna).

Chi ti ha ispirato per tale opera? Hai fatto tutto da solo?
Lo spunto per scrivere questo libro mi è venuto qualche anno fa durante le elezioni del sindaco nel mio paese d'origine (Nizza di Sicilia vicino Messina). Mentre lo scrivevo ho raccolto altre fonti d'ispirazione sugli eventi di cronaca e sulle mie esperienze personali. Ho fatto tutto da solo, se intendi che non ho affidato a nessun "correttore" letterario la revisione del testo.

Fatti una domanda e datti una risposta...
Domanda: cosa desideri di più per te e per il mondo?
Risposta: che finiscano tutte le guerre.

Il libro è distribuito in tutta Italia presso librerie convenzionate con la casa editrice, vedi Crisafulli a Catania. Come ogni libro può essere richiesto in qualsiasi libreria che nel caso non lo abbia a disposizione, può richiederlo alla casa editrice con i canali di prenotazione standard. Oltretutto è facilmente visibile in internet cercandolo sul sito di Internetbookshop che è la libreria on-line più famosa d'Italia. Consiglio e invito tutti a comprare “OSSIDIANA” perché è un buon libro, secondariamente il ricavato delle vendite sarà totalmente devoluto a EMERGENCY


 

Il Progetto
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