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Giro97
Movimento
Sciuscià contro il monopolio dell'informazione
da ilbarbieredellasera 1 ottobre
2002
La squadra di Sciuscià
invita tutti i giornalisti alla rivolta contro
il
monopolio dell'informazione. Una lettera aperta
al segretario Fnsi
Ecco il testo integrale della lettera firmata
da Santoro, Ruotolo e Iacona:
''Caro Segretario, considera questa una lettera
aperta a tutti i
giornalisti italiani.
Chi ti scrive ha avuto il tuo appassionato sostegno
e quello del segretario
dell'Usigrai, Roberto Natale, in questa difficile
battaglia per la difesa
della libertà di espressione. Tu, come
tanti altri colleghi, hai alzato la
voce dopo le dichiarazioni bulgare del presidente
del consiglio, Silvio
Berlusconi.
Hai contribuito alla campagna promossa da 'Articolo
21. Liberidi' che
chiede alla Rai di rimettere in onda 'Il Fatto'
e 'Sciuscia''; hai offerto
il
sostegno legale per difenderci dai pretestuosi
provvedimenti disciplinari
promossi dalla Rai nei nostri confronti.
Personalmente non potevi fare di piu' - sottolinea
la lettera - ma proprio
per questo motivo e' giunto il momento che la
difesa dell'Articolo 21 della
Costituzione diventi la battaglia di tutti i giornalisti
italiani.
Quello che e' successo a noi e a Enzo Biagi domani
puo' capitare agli
altri.
E' vero, le pressioni sui giornali e sulla televisione,
non sono una novità
ma e' la straordinarieta' della situazione ad
esigere un momento di
riflessione ma anche di mobilitazione perche'
e' in gioco l'abc del nostro
mestiere: l'indipendenza e l'autonomia.
Quando c'e' un presidente del Consiglio che controlla
direttamente o
indirettamente l'intero sistema radiotelevisivo,
gran parte dell'editoria,
della comunicazione, del mercato pubblicitario,
vuol dire che e' a rischio
la libertà di informare e di essere informati.
E' la prima volta che in un paese democratico
il potere politico
delegittima una parte dell'informazione. E' la
prima volta, e senza che
nessuna legge lo preveda, che il governo interferisce
cosi' pesantemente
nella vita interna di un'azienda come la Rai''.
''Caro Segretario - conclude la lettera -, quando
si chiude un programma
senza una motivazione editoriale, quando si procede
ad una censura
preventiva, quando si impedisce a milioni di telespettatori
di seguire il
loro programma preferito e' come se si chiudesse
un giornale. Cosa dobbiamo
aspettare ancora prima che la categoria decida
di battersi?''.
Michele Santoro, Sandro Ruotolo, Riccardo Iacona
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