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Giro97
Zerobook
I 21 di Acid house
di angelo l. pattavina
Titolo:
Acid House ("The Acid House")
Autore: Irvine Welsh
Edizione: Guanda (1999)
Anno di prima pubblicazione: 1994 (Irvine Welsh)
Note: Traduzione di Massimo Bocchiola. Dal libro
è stato tratto il film omonimo di Paul
McGuigan.
"Un camion di ghignate e di
sesso".
Ghignate sordide e sesso sporco.
Per la serie, sangue e merda. Ma anche sperma
e "pere".
Pulp, ma senza essere veramente pulp.
Ventuno racconti, tra pessimismo e fastidio, di
gente incasinata dentro e fuori, con tutte le
loro ambizioni, contraddizioni, ossessioni e sogni.
Storie di donne votate al sesso, di uomini sfrontati,
solitari e tristi, di nonne tossiche, di mamme
incazzose e compiacenti, di filosofi "intrippati"
male e così via. Storie vere, verosimili
o assolutamente fantastiche, ma raccontate sempre
con un gergo schietto e feroce.
Gente incastrata nell'unico mondo che riesce a
vedere ma anche "gente che ha provato a sfangarsela".
Estremo, trasgressivo, a volte paurosamente irritante.
E non è solo una questione morale. Ma di
sensibilità verso ciò che si sa
essere maledettamente reale.
Vietato scandalizzarsi.
Ai miei genitori, Pete e
Jean Welsh,
per tutto l'amore e l'aiuto che mi hanno dato
Irvine Welsh
«Cazzo, qua si chiava troppo,
ci si fa troppe canne e si mena troppo poco. Ecco
che cos'è che non va oggigiorno.»
«Ero talmente emozionata
quando abbiamo incontrato la regina madre: oh,
è stato stupendissimo. Peccato solo il
momento che gli abbiamo presentato Lisa, la mia
bambina. Quello lì è andato da orrore.
E' stata la mia bambina Lisa, cioè, è
stata colpa sua. Non aveva capito, sapete? Io
gli avevo sempre raccomandato a Lisa di dire la
verità: la verità sempre e comunque,
donnino, gli dicevo. Insomma, oggigiorno non sai
mai bene che cosa devi raccomandargli, o no?»
«... "Ti è andato
proprio tutto a culo, stronzo" gli disse
l'uomo portando alle labbra una pinta da ottanta
scellini. "Eh? Cosa?" Boab era nuovamente
allibito. "Sì, tu... Boab Coyle. Senza
casa, senza lavoro, senza passera, senza amici,
fedina penale sporca, faccia gonfia e tutto nel
giro di poche ore. Salute." L'uomo ammiccò
e gli fece un brindisi. A Boab venne un'incazzatura
mista a curiosità... »
«Era un bravo figlio, e come
tutti i bravi figli voleva tanto bene a sua madre.
Anzi, aveva per lei un'autentica venerazione.
Però non poteva scucciolare con lei; c'era
suo padre lì seduto, che li vedeva. Si
alzò dal letto e fasciò in una vestaglia
la sua timida nudità. Mentre, uscendo dalla
stanza, passava davanti a suo padre, sentì
il vecchio che diceva: "Bè, Edipo,
te lo dico io che nel chiavare sei complicato
mica da ridere... »
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