Giro97
Cosa succede in città...
GAPA/Catania: PROGETTO PER LA CASA DI QUARTIERE
PREMESSA
Il quartiere in oggetto si trova
nel centro storico di Catania, in quella zona
ricca di tradizioni culturali che via via è
stata depauperata dei benefici della cittadinanza
sociale. La conseguente assenza di qualsiasi tipo
di intervento rivolto al ripristino dei benefici
suddetti, che avrebbero dovuto riguardare soprattutto
linfanzia, ha contribuito a favorire tutti
quei comportamenti devianti che fanno sì
che da quartieri come questo, provengano la maggior
parte dei ragazzi incorsi in arresto nel distretto
di Catania. Alla base di questa situazione cè,
secondo noi, una grossa responsabilità
da parte di coloro che in questi anni non si sono
adoperati per rimuovere le condizioni che hanno
permesso il sostentamento e lo sviluppo della
criminalità politico-mafiosa.
Consideriamo fondamentale che lattuazione
dei diritti di ognuno, come il miglioramento delle
condizioni di salute, di educazione, del tempo
libero, dello sviluppo,
. il DIRITTO ALLA
DIGNITA, debba scaturire dalla partecipazione
di tutti.
Riteniamo importante scommettere sulla promozione
e lo sviluppo di tutti i protagonismi per innescare
il processo di trasformazione auspicato.
Per noi protagonismo è lo sviluppo della
capacità di conoscerci e conoscere, di
avere una propria opinione, di decidere e di fare.
BENEFICIARI DELLAZIONE
I beneficiari diretti saranno
i bambini, le bambine, i ragazzi, gli operatori/trici
e le famiglie del quartiere.
OBIETTIVI
Generali
Promozione di un protagonismo sia
nei minori che negli adulti: lo sviluppo della
capacità di conoscere, di avere una propria
opinione, di decidere e di fare, per avere un
ruolo attivo nella realtà in cui si vive.
Specifici
Garantire opportunità educative,
in cui educare significa favorire una presa di
coscienza dei vari aspetti della propria personalità
(aspetto fisico, intellettuale, morale, creativo
ecc. ) e del contesto culturale e politico per
fornire stimoli ed occasioni per una crescita
armonica dellindividuo.
Creare un ambiente in cui il soggetto diventi
attivo e partecipativo nella vita della casa.
Favorire la nascita di una coscienza critica in
bambine, ragazze e mamme, laddove manchi, dellidentità
femminile.
Creare un ambiente in cui la pedagogia dei
desideri sia lhumus per lespressione
del potenziale creativo di ognuno.
Favorire lo sviluppo dellautostima e la
capacità di ognuno di autodirigersi e autodeterminarsi.
Creare occasioni di incontro con persone migranti
per favorire un contatto positivo con la diversità,
coinvolgendo, nelle attività della casa,
i migranti e le migranti presenti nel quartiere.
Favorire forme di comunicazione non violente.
Coinvolgere le famiglie del quartiere in modo
che la casa possa essere considerata una risorsa
disponibile del territorio.
ATTIVITA
La sede di realizzazione delle
attività è la casa di quartiere,
in cui saranno strutturati diversi laboratori.
Sono anche previste attività che ciclicamente
si svolgeranno allesterno del centro per
instaurare un rapporto con i minori che frequentano
la strada e valorizzare e ridefinire in essa le
modalità di aggregazione.
Saranno previste anche scambi
di esperienze con realtà simili che operano
nei paesi del Sud del mondo per crescere nella
consapevolezza che i meccanismi di esclusione
sociale possono essere affrontati solo in un ambito
di cooperazione internazionale, per un reale scambio
orizzontale di esperienze, metodologie e risorse
umane.
Ai fini della riuscita delle iniziative
saranno organizzate riunioni che coinvolgeranno
tutti gli attori centro per una verifica e riprogrammazione
delle attività.
A questo proposito un nodo centrale dellintervento
è quello di coinvolgere quanto più
possibile tutti nella gestione della casa e delle
sue attività. La prima fase del progetto,
che sta alla base di tutte le altre, consiste
nella ristrutturazione degli spazi della casa
che saranno sistemati e abbelliti secondo i desideri
di chi dovrebbe poi gestire gli stessi spazi.
Le attività saranno scelte e strutturate
in laboratori
Si propongono fin da ora alcune possibili attività,
ma ciò dipende da voglie, risorse e competenze:
- attività manuali, che prevedono luso
di materiali poveri e di recupero (ad esempio
finalizzate ad arredare ed abbellire il centro)
- attività grafico-pittoriche;
- attività di espressione corporea;
- laboratori musicali;
- attività teatrali e di drammatizzazione;
- laboratorio di poesia e scrittura creativa;
- attività finalizzate alla redazione di
un giornale di quartiere;
- laboratorio di fotografia;
- corsi di cucina multietnica;
- discussioni di gruppo in relazione a temi differenti
legati al mondo dei preadolescenti;
- attività di recupero scolastico;
- attività sportive;
- attività di animazione di strada finalizzata
al coinvolgimento dei minori;
- organizzazione di gite e campeggi;
Inoltre si prevede di mettere su:
un piccolo centro di documentazione a disposizione
del quartiere
un ufficio di assistenza legale
un centro di informazione e orientamento lavorativo
per disoccupati
un asilo autogestito dalle mamme
una redazione per un foglio informativo di quartiere
una radio libera di quartiere
Una stanza della casa sarà
adibita a foresteria (alloggio) per i graditi
ospiti che in alcuni periodi potranno condividere
con noi questa esperienza.
La casa sarà aperta ad incontri
pubblici, a cene, a feste ad arene estive, a corsi
vari, una casa viva che potrebbe contribuire a
rendere vivo il quartiere.
Per ora è tutto e
buon viaggio
S.Cristoforo, settembre 2002
G.A.P.A Centro di aggregazione popolare
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