segnali dalle città invisibili
  Giro96 Premio Brancati 2002
Un Brancati di qualità
di alessandro calleri

Si è conclusa domenica 22 Settembre la 33ma edizione del Premio letterario nazionale “Brancati-Zafferana”, un’istituzione che da qualche anno a questa parte sembra aver ritrovato in se stessa lo spirito primigenio che la (ri)propone, di fatto, come uno dei premi letterari più importanti in Italia. Realizzato in collaborazione tra il Comune di Zafferana, Provincia Regionale di Catania e Università di Catania, la tre giorni del Brancati ha visto svolgersi, prima della cerimonia di premiazione, due giorni di convegni dedicati a Stefano D’arrigo (nella foto), scrittore messinesse scomparso quasi dieci anni fa e autore del corposo “Horcynus Orca”, libro tutt’ora poco digerito dai critici e sul quale è calata ingiustamente l’oblio

Gli alleati viaggiatori (ed. Mondatori) di Giancarlo Majorino, classe 1925, si è aggiudicato il premio per la sezione Poesia, un libro che descrive il viaggio della nostra vita, una continua migrazione accompagnati da bestie feroci che ci ricordano la cattiveria degli uomini. Per il poeta “la Sicilia è una zona mista di colore, di speranze, di odori che si mescolano insieme. Qui non è possibile non avere a che fare con il fenomeno dell’emigrazione e dell’immigrazione”, parole che non possono non rimandare all’immensa tragedia umana che, proprio in quei giorni, si consumava sulle spiagge ragusane, in cui hanno perso la vita decine di uomini e donne alleati viaggiatori verso nuove sponde che non hanno mai avuto il piacere di salutare. Il premio per la sezione Narrativa è andato invece alla scrittrice

Silvana Grasso per il romanzo “La pupa di zucchero” (ed. Rizzoli), opera che interrompe il lungo silenzio della scrittrice siciliana e rappresenta il tentativo di rendere visibile la fragilità umana di fronte al tempo ed alla morte, mentre per la Saggistica è stata Lina Bolzoni, con il suo “La rete delle immagini” (ed. Einaudi) ad aggiudicarsi il premio,“di cui – come dichiara la stessa autrice - ho saputo proprio mentre leggevo Brancati”.

Dopo le premiazioni “ufficiali” arriva il premio alla memoria assegnato al poeta Salvo Basso, prematuramente scomparso qualche mese fa. Con questo premio, assegnato all’unanimità, la giuria ha voluto premiare “Ccamaffari” ( ed. Prova d’Autore), l’ultima raccolta in versi del poeta, meritatamente arrivata in finale per la sezione poesia che consegna alla parola un vissuto ricco di creatività e sentimenti. Il numeroso pubblico in sala ha accolto con piacere l’annuncio salutando con calorosi applausi i familiari del poeta presenti in sala durante la cerimonia di premiazione.

Dopo alcuni anni di buio, in cui il Brancati sembrava essersi cristallizzato dentro schemi rigidi e precostituiti, il premio torna alle sue origini più genuine, una difficile opera di recupero del rapporto tra cultura-società che sembrava fosse quasi definitivamente scomparso. Un lavoro lungo e meticoloso iniziato qualche anno fa dall’attuale amministrazione comunale che inizia a dare frutti che in molti speravano. Sara Barbagallo, Assessore alla Cultura del Comune di Zafferana, afferma che: “investire in cultura non significa cercare politiche semplici e risultati immediati, ma vuol dire soprattutto programmare per il futuro”, mentre Giuseppe Leopardi, sindaco di Zafferana, raggiante sul palco, ha avuto il piacere di annunciare la nascita della fondazione “Brancati-Zafferana”, un fatto che consentirà al premio di avere il riconoscimento del presidente della repubblica e che consentirà all’attività culturale di protrarsi durante tutto l’arco dell’anno.

 

Il Progetto
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