segnali dalle città invisibili
  Giro96 Risonanze
Catania/Palermo: Kultur porchetta

di rocco rossitto
 

Andare da Catania a Paleremo in autobus è come viaggiare attraverso il tempo.
Si parte dal caos del centro di Catania, si entra nel cuore della Sicilia.
Il silenzio delle montagne, gialle, aride: il tempo che sembra fermarsi. Il cemento dell’autostrada che viola la purezza e la tristezza di un paesaggio desertico. Poi d’un tratto spunta il mare, Termini Imprese è vicina. Palermo è subito dopo. La Sicilia orientale è diversa da quella occidentale, e questa non è una novità, ogni volta la diversità si esprime violenta senza lasciare via d’uscita. La mia meta è la festa dell’Unità, quella provinciale, ai giardini inglesi. Mentre percorro via Notarbartolo, scorgo casualmente un albero. E’ l’albero di Falcone.
LO STATO ISOLA I MAGISTRATI, LA MAFIA POI LI UCCIDE. Il foglio è sbiadito, ma l’attualità del messaggio mette i brividi.

Arrivo allo spazio Kultur Lounge, dove allo stand di Tribù Astratte mi aspettano. Tribù Astratte è una “utopia di carta”, un mensile che “cerca di spiazzare la realtà per capirla meglio”. Con queste frasi, Antonio Cipriani, apre il primo di due incontri sul ruolo dell’identità nella cinematografia, fra Sardegna e Sicilia. Così si proiettano in due giorni, vari cortometraggi e un lungometraggio di Giovanni Columbo, regista sardo di Arcipelaghi. Il progetto che ingloba gli incontri, a cui partecipo anche io per Girodivite si chiama Coltivare Cultura. Un’altra utopia, considerando il trattamento riservato dagli organizzatori a questo spazio. La solida odissea, niente che possa stupire, ma si constata mestamente certi modi di fare. Esempio lampante l’assenza in questi incontri di un esponente, che sia uno, dei famigerati DEMOCRATICI DI SINISTRA.
Al di là delle polemiche, dovute purtroppo, gli incontri vanno discretamente bene, si discute, ci si confronta, un momento interessante all’interno della FIERA (OPS, pardon) della FESTA DELL’UNITA’, quella provinciale dei DEMOCRATICI DI SINISTRA.

Nota: nel titolo di questo articolo c’è la porchetta. La porchetta? Sì l’odore di porchetta era ampiamente presente nello spazio riservato a Tribù Astratte e Libraria, ci trovavamo proprio dietro gli stand dei paninari.Cultura e porchetta, binomio perfetto!

 

 

Il Progetto
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