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Nel cortile dellistituto
darte di Catania, in pieno centro
storico, il 19 settembre si è esibito
un trio inedito. Il concerto rientra nella
terza edizione di Elettronica, rassegna
organizzata dai MercatiGenerali. Una tromba,
dei tamburi siciliani e macchinari elettronici
hanno stregato un numerosissimo pubblico
che ha ascoltato in religioso silenzio la
performance.
Difficile raccontare un ora e quarantacinque
minuti, in cui Alfio Antico in versione
intimistica ha solleticato i sui tamburi
come solo lui sa fare, trasportando i suoni
e i canti degli antichi pastori siciliani,
le loro sofferenze e le loro gioie. Difficile
raccontare questo miscuglio ben amalgamato,
le incursioni a tutto fiato di Roy Paci,
camaleontico potrebbe essere laggettivo
giusto, considerando il fatto che Roy viene
dalla recente tour con gli Aretuska che
lo ha visto impegnato, nellultimo
anno, in tutta Italia e non solo. Barovero,
che per chi non lo sapesse, suona fisarmonica
e tastiere nei Mau Mau, condisce il tutto
con loop ed diavolerie elettroniche.
Tre vite (artistiche) diverse che si incontrano
nel cuore di Catania, riuscendo a mettere
su un concerto che non ti aspetti sia possibile,
o che riesci solo ad intuirlo per la bravura
dei tre musicisti, ma che quando sei nel
vivo ti rendi conto che la tua immaginazione
aveva solo provato ad immaginare ciò
che si stava realizzando.
Il risultato è magia pura, anche
perché il palcoscenico è un
cortile in stile tardo barocco, e questo
non capita spesso.
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