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WATERMANIA: MAI PIU’ SCOMODI IN BAGNO

Prende piede prepotentemente l’arte del W.C., nascosto oggetto del desiderio
di Tigellino, da: www.qui-italia.it
 

La fervida mente umana ha necessariamente bisogno di spaziare e muoversi a proprio piacimento per non poltrire. Forse è per questo che, accanto alla cosiddetta “web mania”, inesorabile nell’adorazione del feticcio Internet, sta strisciando e prendendo piede una bizzarra consuetudine: il culto del bagno e del WC in tutte le sue manifestazioni, soprattutto tecnologiche.

Il design impazza e l’occasione è davvero ghiotta per tutti quelli che, aggrovigliati nell’adorazione di un fenomeno così inconsueto ma così presente nella nostra vita di tutti i giorni, possono finalmente sbizzarrirsi ad aprire siti dedicati alla decantata “stanza pensatoio”, rifugio ultimo di tante fatiche e laboratorio pensante di tanti progetti poi sviluppati alla grande nel resto della giornata.

La valorizzazione del water e di quella sua funzionalità, che va ben oltre il chiaro momento contingente, ha trovato finalmente il suo momento d'esaltazione in molti siti internet, www.toiletclub.it in primis, ed il corredo delle foto di “comodità di appoggio” apre la porta di un universo sconosciuto a molti. Lungi dall’immaginare il water come solo strumento d'espiazione, vengono proposte in rete infinite varianti di postazioni splendidamente accessoriate: supporti tecnici che farebbero invidia ai manager rampanti ed alle più navigate ed efficienti segretarie.

Il bagno assume dunque una funzione strategica nell’economia domestica e ancora più nella domotica, la cavalcante scienza che si sta impadronendo dell’automazione di gran parte dello spazio abitato. Le stanze da bagno ricercate iniziano ad essere concepite come affare, non più solo come locali di sgombero. Fanno bella mostra water con annessi fax, Pc con tastiera e video per elaborare concetti e spedire email, tastiere telefoniche per conversare in viva voce mascherando però con maestria i chiari momenti di difficoltà, tavolette termiche con microprocessore che provvede al riscaldamento del supporto (assolutamente consigliabile per l’inverno),

C’è addirittura chi ha costruito una vera e propria professione sulle mania nascente. E’ nata così la figura del toiletologo (non ancora riconosciuta nel novero dei liberi professionisti). L’esperto fornisce pacchetti di lezioni ed insegna a valorizzare il water, a pulirlo a dovere, a fronteggiare le emergenze del caso, a riparare lo sciacquone quando necessario e addirittura vengono fornite lezioni di fisica, attinenti alla postura da tenere nel momento topico.

Uscendo dalla sfera assolutamente privata viene spontaneo fare delle considerazioni con chiari addentellati sociali. Il water condiviso, quello d'uso pubblico, è diventato oggetto di cult anche e soprattutto per i ricercatissimi momenti di aggregazione e di comunicazione che offre. Qualche distratta disciplina scientifica e sociale dovrà prima o poi occuparsi, infatti, dell’arte sublime del graffito associata ai momenti di “riflessione”.

Sui muri dei bagni pubblici campeggiano migliaia di scritte che meriterebbero una trattazione separata e approfondimenti sociologici mirati. Appelli disperati per la ricerca di partner o assillanti ed inascoltati desideri di non sentirsi esclusi da una comunità così vasta riempiono intere pareti. Compaiono frasi di scherno, sberleffi con risposta incrociata e vergata a seguire, a mo’ di sfida, esortazioni a “socializzare” con gli altri, inviti a cena e forum veri e propri organizzati alla meglio. Queste forme d’arte dipingono uno spaccato indimenticabile e sarebbe un vero peccato sprecarne le potenzialità.

http://www.qui-italia.it/art.asp?id=21927

 

Il Progetto
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