segnali dalle città invisibili
  Giro95 Punto G speciale ben laden
Intervista esclusiva a Concetta Bin Laden

La terza moglie dell’uomo più ricercato del mondo si confessa a Girodivite
di Angelo L. Pattavina

Di Concette in Sicilia ce ne sono tante, si sa.
Ma forse non tutti sanno che ce n’è una che ha avuto una fortuna molto particolare. E’ la moglie di Osama Bin Laden. Per essere più precisi è una delle mogli dello sceicco saudita più ricercato al mondo. Sì, perchè una delle mogli di Bin Laden, incredibile ma vero, è siciliana. Di Pedagaggi esattamente.
Il suo nome da nubile era Concetta Lo Cicero. Oggi può “vantare” l’appellativo di “la moglie del diavolo”.
Noi di Girodivite l’abbiamo incontrata in segreto per parlare un po' con lei di colui che le ha preso il cuor.

Girodivite: Dove ha conosciuto Osama?
Cetty Bin: Ero ad una festa a “La Gisira”. Non so cosa ci facevo io là. Ero ubriaca, mi si è avvicinato uno con un turbante in testa e mi ha attraccato con la scusa più idiota della storia dell’attracco: “Scusa, che ore sono?” (solo dieci anni dopo mi confessò che mi aveva chiesto l’ora non per abbordarmi ma perchè sua madre lo aspettava a casa alle undici e mezzo). Io gli risposi in maniera figa: “L’ora che ti compri un orologio”. Lui mi disse che stava aspettando che suo padre gli regalasse quello dei marines americani con bussola, traduttore, calcolatrice, termometro, tergicristalli incorporato e tutti gli optional esistenti. “Spacchioso”, pensai io in quel momento. E gli stampai una funciata.

Girodivite: Quanto tempo dopo vi siete sposati?
Cetty Bin: Ma giusto il tempo di capire quanti soldi aveva, fare due più due, quindi... all’incirca... un paio di mesi.

Girodivite: Un amore fulminante?
Cetty Bin: Sì, a lui piacciono queste cose così, gli piace sorprendere. Infatti mi faceva un sacco di regali, anelli, collane, bracciali, aricchini... e io ci domandavo: “Osama, non possiamo campare sempre coi soldi di tuo padre, trovati un lavoro”. E lui mi diceva: “Non ti preoccupare, ho un pugno di situazioni sotto le mani, cose grosse, tu pensa 'a saluti, ca u restu pensa Dio... ehm Allah, volevo dire”. E grazie a Dio, Allah s'ariuddava ogni giorno di noi.

Girodivite: Dove siete stati in viaggio di nozze?
Cetty Bin: Siamo stati a New York. Mi ha portato nella “Grande Mela” la chiamava lui e non faceva altro che ripetermi: “Me la voglio mangiare tutta questa città”. Abbiamo una foto sotto le Tuin Tauers, lui ci teneva tantissimo, mi diceva: “Non si sa mai, un giorno potrebbero crollare”. Era un veggente. Ancora oggi non ho capito come ha fatto a prevederlo...

Girodivite: (Beh, magari un giorno o l’altro glielo spieghiamo...) Ma volevamo farle una domanda un po' più intima. Com’è Osama a letto?
Cetty Bin: E che ne so io?

Girodivite: Perchè, non avete consumato?
Cetty Bin: No, no. Il nostro era un matrimonio combinato. Io ci guadagnavo un po' di soldi. A lui davano la cittadinanza italiana. Non so qual’era la sua convenienza, ma a me conveniva abbastanza.

Girodivite: Quindi lei non è gelosa delle altre mogli di suo marito?
Cetty Bin: No, e chimm’antaressa. Tanto è tutta nà copertura. Secondo me iddu è frociu, insomma gay , e il suo fidanzato è quel suo amico là, Omar, come si chiama? Doveva stare sempre con lui, per me non aveva mai tempo. Erano sempre in giro assemi. E poi quell'altro, ca telefonava dall'America tutti i iorna... come si chiamava... Gioggi... Io ci faceva: "Cu è", e iddu:"U ziu dall'Amerika!". Sì, u ziu e iù sugnu a papera i Londra!

Girodivite: Quando è stata l’ultima volta che lo ha visto?
Cetty Bin: Non è che poi ci siamo visti tanto ultimamente, a mia basta ca ogni misi ci su i soddi a banca, si ni pò stari unni voli. L’ultima volta, un anno fa precisi, mi rissi: “Scendo a comprare le sigarette”. E iu ci rissi: “Ma su mancu fumi!”. E iddu: “Sono nervoso”. “E per che cosa?”, ansistiu iu. E iddu: “Non mi stressare”. E si ni iù.

Girodivite: Lei la guarda la televisione?
Cetty Bin: Certo. Tutte le telenovele.

Girodivite: (Va bene, lasciamo stare).
Girodivite: Un vecchio detto siciliano dice: “Mogli e buoi dei paesi tuoi”. Che ne pensa?
Cetty Bin: Ma non lo so, Osama invece mi diceva sempre: “Mogli e buoi dei paesi che vuoi”. Ma io non l’ho mai capito chi vuleva diri.

Quando ci siamo congedati ci ha chiesto se, visto che noi eravamo giornalisti, le potevamo fare avere l’autografo di Flavio del Grande Fratello. Le abbiamo detto che avremmo fatto il possibile, quindi se qualcuno ci può aiutare...
Un mondo migliore è (im)possibile.

 

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