segnali dalle città invisibili
  Giro94 Sikula Reggae Festival 2002
realtime - "Territori di voci e di memorie", 2° round

Secondo forum sul "comunicare fuori dal mercato"
di Angelo Luca Pattavina

Rosolini.
Cava dell'Eremo di Croce Santa.
Ore 19.30

La molteplicità delle voci.
La persistenza delle memorie.

Voci e memorie da unire, da condividere, da trasmettere e comunicare.
Trasmettere e comunicare. Perchè, come ricorda Gianluca Ferro (L'Erroneo) introducendo il secondo forum del meeting "Territori di voci e di memorie", c'è una lezione importante troppo spesso dimenticata: quella di Danilo Dolci che, già nel 1986 nel suo libro "Dal trasmettere al comunicare", sottolineava l'importanza del saper distinguere la vera "comunicazione" di massa dalla più semplicistica "trasmissione" di informazioni che invece, purtroppo, sempre più va affermandosi come linea dominante nel (ormai poco variegato) mondo della comunicazione.
Primo passo: trasmettere, dunque. Trasmettere saperi, smettendo con l'essere sempre troppo autoreferenziali ed allargando il bacino di ascolto a quante più persone possibili.
C'è bisogno di lavorare proprio in questa direzione, agendo, non più in termini di "compravendita" di notizie, ma recuperando il senso dello "scambio" e della "condivisione".
Secondo passo: comunicare. Come? Quali linguaggi utilizzare?
Punto controverso ma essenziale. Le voci in questo senso sembrano essere unanimamente concordi nel bisogno di "svecchiamento" del linguaggio, liberandolo da tutte quelle retoriche sessantottine o di partito in cui troppo spesso annega la comunicazione.
Ma questa sembra essere l'unica riflessione condivisibile.
Anche perchè, poi, c'è chi avanza dei dubbi. Come "Blicero" (Indymedia), che ritiene che il problema principale non sia propriamente il linguaggio, ma la cultura. Bisogna certamente agire sia sulla semplificazione del linguaggio (senza perdere i contenuti naturalmente) sia su una maggiore comprensione dei meccanismi di comunicazione tradizionale, ammette lui, ma la cosa più importante, nel complesso, è riuscire ad evolvere la coscienza culturale generale, in modo da permettere a tutti di porsi nei confronti di ciò che viene loro detto in maniera più critica e più consapevole.
"Proporre una comunicazione che agisca su più canali", sostiene poi Giampiero Filoramo (L'Isola Possibile), con lo sviluppo di un progetto unico che comprenda un giornale cartaceo, un portale e, perchè no, anche una radio. Sviluppare sinergie tra le varie realtà sia per ciò che riguarda la progettualità contenutistica, sia per ciò che riguarda poi la distribuzione materiale dei prodotti stessi, perchè solo così è possibile avere una maggiore visibilità e impatto.
Il bisogno di comunicare è evidentemente forte. Purtroppo però un limite pesante che àncora tutti i discorsi sembra essere quello che sottende alla logica "non-ho-capito-neanche-la-metà-di-quello-che-vuoi-dire-ma-penso-comunque-di-non-condividerlo". Forse ci sarebbe bisogno di guardarsi allo specchio e di fare un po' più di autocritica.
Ma se questo è vero, è vero anche che la discussione sta andando avanti. E questo può essere solo indice della voglia di superare gli stupidi arroccamenti individualistici.

A seguire, sempre negli spazi allestiti per il meeting, è stato proiettato il film documento "Serre" di Michelangelo Ricci. Introdotto da Giuseppe Scifo (responsabile del progetto) e da Sergio Mustile (attore nel film) "Serre" è un video documentario sui riflessi negativi della globalizzazione sui piccoli mercati locali (come quello ortofrutticolo di Vittoria) e, di conseguenza, sulle soluzioni "sporche" adottate dagli agricoltori per evitare la totale fuoriuscita dal mercato; un esempio su tutti, la storia dei pomodori dipinti con additivi di dubbia bontà per dare più colorito ad una raccolta risultata troppo "bianca". Proprio per questo motivo il video, che fino ad adesso era stato proiettato solo a Roma nell'ambito del festival "Arcipelago", è stato "censurato" subito dopo la sua realizzazione sia dal Comune di Vittoria (che prima aveva assicurato il suo appoggio al progetto) che dalla CIA (non quella americana) la Confederazione Italiana degli Agricoltori.
Purtroppo, come il giorno prima, la musica in diffusione ed il sound check hanno reso impossibile poter continuare con le altre visioni in programma.
L'appuntamento è per Domenica, ultimo giorno del meeting, per tirare le conclusioni.

 

Il Progetto
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