segnali dalle città invisibili
  Giro94 Movimento Dossier Acqua 2002
Il paese dove l'acqua c'è e i treni arrivano...

di angelo luca pattavina

Non so se avete presente quella pubblicità con la candida colomba bianca che si siede placida sul sedile di un treno di fronte al distinto passeggero che legge il suo giornale. Ecco, io stavo vedendo proprio quella, e un attimo dopo su un altro canale annunciavano il deragliamento di un treno sulla Palermo-Messina. Il paradosso. Due mondi che non combaciano. Ma che esistono entrambi.

Fare zapping in tv, si sa, è snervante e in alcuni casi anche indice di instabilità mentale. Ma come insegna “Blob” riesce a darti bene le mille sfaccettature delle cose. Accosti due estremi ed ecco che viene fuori il paradosso.
Così, capita che salti da un canale all’altro e ti ritrovi a vedere, prima la pubblicità glorificatrice e poi, un istante dopo, la catastrofe sconvolgente. Le due facce della stessa medaglia. E allora ti sorge il dubbio che qualcosa non va.

Ma la cosa più assurda che mi ha fatto riflettere è il fatto che quella pubblicità qui in Sicilia non dovrebbe essere neanche trasmessa perchè è veramente un’offesa a chi viaggia in treno da queste parti. Perché quella pubblicità non si ricorda delle piccole tratte abbandonate in Sicilia ma parla solo delle grandi opere che faranno grande il futuro delle “FFSS”. Perché quella pubblicità parla solo dei nuovi treni ultraveloci che in un attimo uniranno Bologna a Roma, mentre qui siamo ridotti ad accontentarci degli scarti del nord e a dover impiegare anche sette ore per andare da un lato all’altro della Sicilia; perché della colomba bianca che si vede in quella pubblicità probabilmente qui ci sono solo i suoi poco candidi escrementi; perché i “distinti passeggeri” qui in Sicilia cominciano a “distinguersi” sempre meno.

E non è tutto.
Purtroppo il paradosso pubblicità-realtà dei treni non è un caso isolato. Mi è capitato di viverne un altro a distanza di pochi giorni.
Uscendo da lavoro, ho visto un grande cartellone pubblicitario che glorificava gli sforzi fatti perchè a Catania ci fosse l’acqua ed invitava i cittadini a non sprecarla. Dieci minuti dopo a casa di un amico scopro che manca l’acqua da due giorni. Il paradosso. La realtà contro l’immaginazione.
Ora, è sicuramente vero che, per ciò che riguarda la situazione idrica, la situazione catanese è migliore di quella di altre parti della Sicilia ed è sicuramente valido l’invito a non sprecare una risorsa così preziosa; ma ostentare una vittoria, che si rivela essere in realtà una vittoria a metà, ritengo sia anche questa un’offesa a chi vive ogni giorno una realtà assolutamente diversa da quella patinata dallo spot pubblicitario.

La pubblicità ha le sue forme e i suoi obiettivi. Certamente.
Ed ha un potere enorme. Quello della persuasione martellante.
E’ veramente così difficile non lasciarsi abbindolare?
Chiedetelo al vostro senso critico.

 

Il Progetto
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