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Giro93
Movimento
Tra le rose e le viole
Presentazione del libro di
Porpora alla libreria Voltapagina di Catania
di angelo luca pattavina. foto
di alice barchitta.
Sapete
tutto, sappiamo tutti. Metà del clero è
frocio quanto noi.
Comincia così, con questa provocazione
a ritmo di musica, lincontro di giorno 27
giugno nel giardino della libreria Voltapagina
di Catania, per la presentazione del nuovo libro
di Porpora Marcasciano (vicepresidente del Movimento
Identità Transessuale di Bologna), intitolato
Tra le rose e le viole.
Il libro, dedicato a Silvia Rivera (una delle
contestatrici che partecipò alla rivolta
dello Stonewall nel 1969 e morta qualche mese
fa), porta impresso in copertina un battito di
mani, un applauso a tutti i trans, al loro coraggio
ed al loro orgoglio, quello con cui affrontano
ogni giorno questo mondo fatto a misura di eterosessuali.
Cè un vuoto di conoscenza dellesperienza
trans nel vissuto quotidiano e quello che Porpora
ha voluto comunicare è proprio questa esperienza.
Nel mio lavoro non ho fatto altro che lasciar
parlare le persone, spiega lautrice.
Così, attraverso racconti di vita e testimonianze
dirette, dieci storie ci cantano levoluzione
del movimento transessuale in Italia dalla fine
degli anni 50 ad oggi.
Un movimento che per primo ha demolito il ruolo
del maschio, visto come valore assoluto, e che
ha
proposto la favolosità dellessere
transessuali.
Usciti dal silenzio e dallemarginazione
in cui sono stati costretti in passato oggi, però,
il movimento trans (ma in generale tutto il movimento
GLBT) si trova a doversi confrontare con unaltra
sfida: il mercato della globalizzazione. Sì,
perchè come spiega sagacemente Helena Velena
(intervenuta allincontro in quanto curatrice
della postfazione del libro di Porpora) la politica
imprenditoriale, quella del tipo siamo un
prodotto, vendiamoci, conquistiamo spazi di mercato,
si è insinuata anche allinterno del
movimento trans, finendo col dare visibilità
e notorietà a qualche effimero protagonista
(Platinette, per esempio) ma senza portare nessun
giovamento al vivere quotidiano di chi sceglie
una vita diversa da quella etero.
Il pensiero unico omosessuale è quello
che ha castrato il vero vigore delle
idee per cui lottano persone come Silvia Rivera.
Lomosessualità non è
solo glitter, ma quello che il mercato sessuale
fà, non è altro che distruggere
quello che si cerca di costruire, cioè
spazi di vita.
Il circolo Open Mind sta lottando per una politica
generale dei diritti civili, non solo quelli degli
omosessuali, mettendo in primo piano tematiche,
come quelle del pacifismo, che sono patrimonio
anche di altri movimenti sociali. Ed
in questo percorso non è solo, ma è
ben supportato dallUfficio Nuovi Diritti
della CGIL che, per voce di Maria Gigliola Toniollo
(intervenuta anche lei allincontro come
curatrice della prefazione del libro di Porpora)
oltre a ribadire il proprio appoggio politico
al movimento, ha spiegato come il governo (soprattutto
il Ministero delle Pari Opportunità della
sicilianissima Stefania Prestigiacomo) stia, invece,
remando contro, affossando lunica Commissione
che era stata costituita per occuparsi della problematica.
Essere un uomo oggi e donna
laltro, non è cosa facile ricorda
il/la protagonista del film Priscilla, la
regina del deserto, ed il coming-out(letteralmente:
venire fuori, esporsi) è un passo ancora
adesso molto spesso difficile da affrontare. E
da accettare.
Ma queste persone non vogliono morire tra
le viole, come cantava Patty Pravo. Vogliono
solo poter vivere tra le rose e le viole.
E rivendicare di essere accettate per quello che
sono. E non per quello che altri vorrebbero che
fossero.
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