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Giro92
Movimento
Due giugno: festa della Repubblica
di giacomo a. fangano
Questanno
le Istituzioni, per festeggiare la rediviva ricorrenza
del 2 Giugno, anniversario del Referendum del
1948 per la scelta fra Monarchia e Repubblica,
hanno provato a farci ubriacare di patriottismo,
aiutati in questo dalla febbre per i mondiali.
Così la vigilia della festa è funestata
da una parata di stelle su RAIUNO per ricordarci
che ci sono dei grandi italiani che nel mondo
si fanno onore.
Per fortuna la festa di piazza che si svolge in
quasi tutti i comuni dItalia è unaltra
cosa. Forse è un monito a non dimenticare
che la libertà è un bene essenziale
e non accessorio, che le bandiere liberano e non
imprigionano, che il senso di appartenenza ad
un paese non è reato, che linno di
Mameli non serve solo a creare polemiche intorno
alla nazionale di calcio.
Mi associo a quelli che lodano Ciampi per la riscoperta
dei valori nazionali, perché i valori della
patria sono imprescindibili dalla formazione personale,
anche se unintera generazione di politici
ha voluto dimenticarlo. Il merito dellattuale
Presidente della Repubblica è quello di
aver ripreso una tradizione che con il tempo potrà
dare i propri frutti culturali.
E proprio Ciampi era la star più acclamata
della parata militare che si è svolta a
Roma. Il pubblico era quello della grandi occasioni,
nella splendida Via dei Fori Imperiali adornata
di bandiere tricolore. Più applauditi i
reparti che sfilavano con una presenza femminile,
ma i più attesi erano gli alpini, che chi
vive a Catania, purtroppo, ha avuto modo di conoscere
meglio di quanto non abbiano potuto fare i romani!
Oltre 2 ore di sfilata leggera, cioè
senza i missili e gli armamenti che lo scorso
anno hanno destato tanta impressione, anche per
rispettare il clima di apparente smilitarizzazione
sancito dagli accordi fra Bush e Putin sul disarmo
militare e per lincontro NATO di Pratica
di Mare. Abbiamo visto carri armati (gommati per
non creare problemi al manto stradale), carabinieri
con la salopette da neve e gli sci, truppe a cavallo,
la Folgore, il Battaglione s.Marco, le crocerossine,
i volontari della Protezione Civile, le divise
storiche di molti corpi, rappresentanze di eserciti
facenti capo allOnu e molte bande militari.
Sui cieli di Roma sfilavano gli elicotteri in
dotazione alle nostre forze armate, e hanno concluso
le tanto amate frecce tricolore, di poco antecedenti
la passeggiata con la vecchia Flaminia di Ciampi.
E poi? Tutti dentro il Vittoriano a vedere le
bandiere del Sacrario, il Sacello del Milite Ignoto
e la splendida vista su Roma delle terrazze del
Campidoglio..
Per ricordarci del valore delle istituzioni dovremo
aspettare un altro anno.
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