segnali dalle città invisibili
 

Giro92 Risonanze
Festa di musica e d’arte. Battiato a Donnafugata

di Giacomo Alessandro Fangano

Lo scorso 14 giugno, il più filosofico fra i cantanti italiani ha intrattenuto, pur senza incantare, i 3500 spettatori del concerto per la riapertura al pubblico del celeberrimo Castello di Donnafugata, a 20 anni dall’acquisizione da parte del Comune i Ragusa, per un miliardo di vecchie lire, che si è fatto carico anche della successiva ristrutturazione.

Il castello prende il nome dalla contrada, ma nessuna fiabesca fuga ne è la causa: l’etimo è d’origine araba - Ayn as jafât - 'fonte della salute, e che in siciliano diviene Ronnafuata. Il nucleo centrale del castello risale al secolo XVII, ma fu ampliato nel secolo IXI. I continui rimaneggiamenti, gli hanno conferito, uno stile indefinito, con un’indiscutibile, ma sfarzosa, imponenza. L’edificio, che oggi ha 122 stanze, domina un parco sterminato di 3000 metri quadrati. Di particolare suggestione la grande terrazza con ai lati le torri circolari e gli otto balconi a sesto acuto che si affacciano sul terrazzo; spicca una loggia in stile gotico veneziano.

Nel castello sono state girate scene di alcuni film famosi, come l'episodio La Giara del film Kaos, dei fratelli Taviani. Per avere un’’idea della potenza dei vecchi proprietari, Corrado Arezzo, barone di Donnafugata, volle, e ottenne, una piccola stazione ferroviaria nel suo feudo, realizzata facendo deviare la linea Siracusa-Licata.

Tornando allo spettacolo d’inaugurazione, Battiato è stato affiancato, come sempre negli ultimi 10 anni, dal filosofo lentinese Manlio Sgalambro, ormai showman consumato (ha perfino un album all’attivo) che ha cantato, suscitando il divertito entusiasmo del pubblico, canzoni intramontabili come “La vie en rose” e nuove hits come “me gustas tu” di Manu Chao, con in mezzo un “rap chimico”.
Il più sobrio Battiato ha proposto oltre alle canzoni del proprio repertorio (“Strani giorni”, “Shock in my town”, “Il mantello e la spiga”, “la cura”, Areknames” “E ti vengo a cercare”, “la stagione dell’amore”, “Nomadi”, ”Sarcofagia”, ”Voglio vederti danzare”, “L’era del cinghiale bianco” “centro di gravità permanente” I treni di Tozeur”, “Cuccuruccuccu”, Prospettiva Njevski” e l’”animale”), intervallate dalle cover di FLEUR 1 (“La canzone dell’amore perduto”, Ruby tuesday”) e da alcune anticipazioni da FLEUR 3, “Il cielo in una stanza”, “il cammino interminabile”. Fughiamo subito eventuali dubbi di qualcuno, preoccupato per essersi perso FLEUR 2: per Battiato c’è 3 senza 2: “Voglio rassicurare così chi mi segue, perché non deve aspettarsi una trilogia; ho voluto chiudere così l’esperienza degli album di cover”. Aggiungiamo che accantonerà per un po’ la musica, così da potersi dedicare ad un progetto cinematografico, come autore e regista, dopo le esperienze di teatro, opera e pittura.

Informazioni per le visite del Castello: dal il 15 giugno alle 9 l’apertura al pubblico. Ingresso a pagamento, possibilità di guide. Orari per le visite: 9/13 e 15/18 tutti i giorni escluso il lunedì.

 

 

Il Progetto
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